MACCHINE MORTALI
RECENSIONE - Dal 13 Dicembre
"L'idea più grande che avevo in mente era quella di una città che si muove su ruote, ma poi mi sono chiesto: 'Perché dovrebbe esistere una città su ruote?' Sembrava strana come idea, ma poi ho capito che una grande città su ruote potrebbe inseguirne una più piccola per conquistarla ... e la cosa poteva funzionare".
Lo scrittore e illustratore Philip Reeve
"La società ha ricostruito una parvenza di ciò che era un tempo, tranne che le città ora effettivamente si muovono. Sono enormi città frazioniste - Londra è lunga più di un miglio - e danno la caccia alle città più piccole per depredarle, nel mezzo di un paesaggio chiamato il Grande Terreno di Caccia, che è essenzialmente l'Europa... Nella sua forma più semplice, le città più grandi mangiano quelle piccole. E quelle piccole mangiano le città più piccole, e le città più piccole mangiano le più piccole ancora. Si tratta di un'evoluzione naturale che coinvolge la Terra da oltre 1.000 anni, quindi è consolidata. Il problema del darwinismo urbano è che ha un limite. Alla fine le grandi città avranno mangiato tutte le città più piccole, quindi dovranno attaccarsi l'un l'altra o cercare qualcos'altro di cui nutrirsi... Sei sempre alla ricerca di storie con un senso di umanità. E 'Macchine Mortali' ce l’ha".
Il co-sceneggiatore Peter Jackson
Galleria Fotografica:
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