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BORG MCENROE
RECENSIONE - VINCITORE del Premio del Pubblico BNL alla XII. Festa del Cinema (26 ottobre-5 novembre 2017) - Tornano protagonisti al cinema i due campioni antagonisti del tennis degli anni Settanta/Ottanta: Björn Borg (Sverrir Gudnason) e John McEnroe (Shia LaBeouf) - Dal 9 Novembre
"Per me 'Borg McEnroe' è la versione ambientata nel mondo del tennis di 'Toro scatenato'. Racconta di due ragazzi, ognuno in lotta per dimostrare di essere il migliore, per sentirsi importante, per essere qualcuno. Imprigionati nella loro rivalità – una delle più spettacolari nella storia dello sport – hanno finito col fare i conti con loro stessi e con i propri demoni. Per esplorare il tumulto interiore di Bjorn e John, il film fa uso di una fotografia cruda, utilizzando molto la camera a mano e la steady-cam per trasmettere un senso di immediatezza e realismo. A questo si contrappongono sequenze volte a creare un’atmosfera ricca, con immagini quasi simboliche che mirano a suggerire l’importanza storica degli eventi. Il film parla di uno scontro tra titani, e questo richiede le dovute proporzioni. Mettiamo lo spettatore nei panni di Bjorn e di John, ma poi abbandoniamo questo spazio saturo e talvolta claustrofobico per riacquistare una prospettiva più ampia che sottolinei l’importanza del match e la dimensione esistenziale della storia. Essendo un biopic ispirato alla vita di Bjorn e John, e in particolare alla leggendaria finale di Wimbledon del 1980, 'Borg McEnroe' rievoca un’era dello sport in cui i giocatori di tennis erano delle 'rock star' e in cui John e Bjorn emergevano come i più grandi. Non si trattava solo di due uomini che giocavano a tennis. Si trattava dello scontro tra due continenti. Due comportamenti, due caratteri opposti messi uno di fronte all’altro. Due modi diversi di essere uomini. 'Borg McEnroe' dimostra meravigliosamente tutto questo"
Il regista Janus Metz Pedersen
Galleria Fotografica:
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