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BLACK SEA: UNA CACCIA AL TESORO A GRANDI PROFONDITÀ, CARICA DI TENSIONE! IN QUESTO THRILLER PIENO DI SUSPENSE GIRATO DAL REGISTA PREMIO OSCAR KEVIN MACDONALD (L'ULTIMO RE DI SCOZIA, STATE OF PLAY), IL CAPITANO DI SOMMERGIBILI JUDE LAW
VINCITORE del LEONE NERO al XXIV. COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL (9 – 14 dicembre 2014) - RECENSIONE ITALIANA e PREVIEW in ENGLISH by GUY LODGE (www.variety.com) - Dal 16 APRILE
"Sono sempre stato attratto dall'esplorazione di ciò che la costante minaccia del pericolo causa alla psiche di una persona... volevo fare un film sul terrore di essere intrappolati sott'acqua – e pensavo che esiste una paura generalmente associata ai sottomarini a causa della loro inerente claustrofobia. Ho pensato anche a come i loro equipaggi divengano una famiglia. Possono abituarsi talmente tanto al fatto di essere insieme entro i confini del sottomarino che quando ne escono sono delle persone piuttosto disfunzionali. C'è gente che è più felice in mare, e gente che è più felice in un barattolo, perché ci stanno meglio, invece nel mondo reale si sentono persi. È stata questa l'ispirazione per i personaggi del film, così come la nostra curiosità per ciò che fanno i marinai dei sottomarini – passare mesi e mesi in un sottomarino… Così ho pensato 'Facciamo un film in un sottomarino'".
Il regista Kevin MacDonald
"In 'Vite vendute' c'è anche il tema degli uomini disperati che intraprendono una missione suicida. Inoltre, anche nella nostra storia c'è una 'sporca dozzina', per cui c'è anche un'altra influenza cinematografica, quella appunto di 'Quella sporca dozzina'. Sentivamo di dover realizzare una storia emozionante che desse la sensazione di essere vera, sporca di sudore, pregna dell'odore della benzina dei motori. C'è sempre una dimensione realista nei film di Kevin, che siano ispirati a fatti veri o di finzione".
Il produttore Charles Steel
"Ho letto tantissimi libri e mi sono anche iscritto a dei forum online sui sottomarini. Ma poi ho intrapreso il percorso opposto, perché non volevo che questo aspetto dominasse la storia, che doveva riguardare dei personaggi. Sì, bisogna rendere la realtà del sottomarino, ma in fondo la storia riguarda degli uomini disperati che cercano di racimolare qualcosa per se stessi".
Lo sceneggiatore e scrittore teatrale Dennis Kelly
Galleria Fotografica:
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