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IL RICATTO: ALTA TENSIONE ORCHESTRATA DAL REGISTA EUGENIO MIRA (AGNOSIA), CON ELIJAH WOOD E JOHN CUSACK, IN UN DIRETTO OMAGGIO A MAESTRI COME SPIELBERG, ZEMECKIS, DE PALMA E, SOPRATTUTTO, AL CLASSICO DI HITCHCOCK 'L'UOMO CHE SAPEVA TROPPO'.
RECENSIONE - Dal 31° Torino Film Festival - Dal 20 MARZO
"Sono cresciuto con lupi come Steven Spielberg, Robert Zemeckis, Brian De Palma e Sir Alfred Hitchcock, 'il maestro dei maestri', e non appena ho sentito de 'Il ricatto', il vorace appassionato di cinema che è in me è venuto fuori in un attimo, stampandomi in faccia un sorriso a 32 denti. Perché? Giudicate voi stessi: 'La storia di un pianista che si è ritirato a causa della sua fobia da palcoscenico e che ritorna sul palco dopo 5 anni?' Questo sì che è un personaggio! Proprio quando sta per suonare la prima battuta, si accorge che a fondo pagina dello spartito qualcuno ha scritto: 'sbaglia una nota e morirai'. Deve essere uno scherzo, è una cosa fuori di testa! Ebbene, diventa ancora più fuori di testa: 'Il cattivo riesce a ricattare il protagonista attraverso un auricolare e gli dà istruzioni mentre lui sta suonando di fronte a un auditorium di 4.000 spettatori, obbligandolo a partecipare a una… rapina'. Che cosa?! Dovevo leggerlo. Ho letto la sceneggiatura e mi ha sbalordito..."
Il regista Eugenio Mira
Galleria Fotografica:
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