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COSE NOSTRE - MALAVITA: LUC BESSON PORTA SUL GRANDE SCHERMO (CON IL SOSTEGNO DI MARTIN SCORSESE COME PRODUTTORE ESECUTIVO) UN'ACTION COMEDY A TINTE DARK IN CUI PROTAGONISTA E' UNA STRANA FAMIGLIA LEGATA AL PENTITISMO DI STAMPO MAFIOSO E CAPITANATA DA ROBERT DE NIRO E MICHELLE PFEIFFER. A LORO PROTEZIONE L'AGENTE TOMMY LEE JONES
RECENSIONE - Dal 17 OTTOBRE
"Giovanni, che ormai è conosciuto con il nome di Fred Blake, ha provato a cambiare vita e a ricominciare già in tanti altri posti, prima negli USA, poi a Parigi, infine nel Sud della Francia. Ma nessun posto è quello giusto, sostanzialmente perché il boss e la sua famiglia non riescono proprio ad abbandonare il vecchio ‘modo’ di gestire i problemi. In questo film, si trovano catapultati nel paesino francese più piccolo che si possa immaginare, dove – loro pensano - nulla può succedere. Ma si sbagliano. Infatti le cose iniziano a cambiare… Principalmente, lo humour del film deriva dalle incomprensioni tra la famiglia Blake e i vicini di casa. C’è, infatti, una certa tensione tra la nuova famiglia e le famiglie del posto. Nella campagna francese, se ti serve un idraulico, devi aspettare circa due anni. Questa gente pensa di essere padrona del mondo. Se ti comporti male con loro, aspetti quattro anni. Chiunque, dal prete locale, al salumiere all’idraulico di questo minuscolo paesino, tutti cercano di approfittarsi un po’ degli americani, convinti che siano pieni di soldi. Ma non sanno ancora con chi hanno a che fare. Non ti puoi permettere di fare uno sgarbo del genere a Giovanni Manzoni – o Fred Blake che dir si voglia. Se tenti di fregarlo, lui ti ammazza... Non vogliamo prendere in giro nessuna cultura, né quella degli americani né quella dei Francesi. Prendiamo in giro tutti. So com’è fatta la gente in questi piccoli villaggi sperduti e lontani da Parigi. Sono cresciuto in un luogo simile. Certo, ho vissuto anche a New York e a Los Angeles, quindi conosco bene anche gli americani e le loro manie. È stato divertente mettere insieme tutto ciò e vedere cosa succede".
Il regista e sceneggiatore Luc Besson
"'Un uomo che ha costruito la propria vita sulla violenza può mai uscirne e vivere una vita normale?'... Ho fatto alcune ricerche sul Programma di Protezione Testimoni, anche se la mia storia in realtà resta prima di tutto una commedia che vede protagonista un boss mafioso alle prese con le difficoltà quotidiane. Ho pensato che il contrasto potesse essere ancora più interessante se avessi messo il personaggio in un ambiente totalmente diverso. In questo caso, infatti, il personaggio deve affrontare due sfide contemporaneamente: imparare a vivere come tutti gli altri, e adattarsi allo stile di vita di un paese che spesso lo disorienta... Tutti i membri della famiglia devono vivere nascondendosi, colpevoli e in esilio. E’ questo che caratterizza la storia della famiglia e per quanto non si tratti proprio di una famiglia normale, i problemi che devono affrontare sono gli stessi che affrontano tutte le famiglie del mondo. Quando i Manzoni arrivano in Normandia, sembrano degli alieni e per questo devono restare uniti. La cosa più importante per loro, a quel punto, diventa l’attaccamento che nutrono reciprocamente".
Lo scrittore Tonino Benacquista
Galleria Fotografica:
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