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THE HOST: DIANE KRUGER, SAOIRSE RONAN E WILLIAM HURT NEL NUOVO THRILLER SCI-FI DI ANDREW NICCOL ('GATTACA', 'IN TIME') ISPIRATO AL ROMANZO DELL'AUTRICE DI 'TWILIGHT' STEPHENIE MEYER
RECENSIONE ITALIANA e PREVIEW IN ENGLISH by SCOTT FOUNDAS (www.variety.com) - Dal 28 MARZO
"Sono giunta all’idea di racchiudere due personalità in un solo corpo. Entrambe sono innamorate di due persone diverse, il che genera un grande conflitto. Adoro le relazioni confuse. È divertente lavorarci su... Qui è presente l’amore materno, che è una grande parte della mia vita. C’è l’amore di una comunità e delle persone che vi appartengono. Ho chiesto a me stessa: cosa può succedere se ci si innamora di qualcuno e questo ci trasforma in un traditore nei confronti della propria gente? L’amore fa fare cose che non si farebbero altrimenti, crea conflitti e disordine... La saga di 'Twilight' parlava dell’amore romantico e del modo in cui ci si sente a 17 o 18 anni. Non esiste altro al mondo. Si può fare ed essere qualsiasi cosa per amore. È un luogo divertente da esplorare nella fantasia. 'The Host' affronta invece la ricerca di equilibrio nella vita. Sicuramente è presente il lato romantico, ma è una storia più adulta e realista, nonostante gli elementi sci-fi... Il mondo è stato invaso, secondo lo stile de 'L’Invasione degli Ultracorpi'. Queste nuove entità, che si fanno chiamare Le Anime, sono un gruppo omogeneo, armonioso e pacifico. Esse risolvono molti dei problemi del mondo: non ci sono più la fame, le malattie, la paura o la violenza. Nessuna bugia, nessun inganno o furto. L’idea che qualcuno possa creare danni non ha più ragione di esistere... (gli umani) "Hanno perso ogni cosa, comprese le persone per loro più importanti, ma questa storia è narrata dalla prospettiva di uno degli alieni, cosa che rappresenta un nuovo modo di approcciare il racconto".
La scrittrice Stephenie Meyer
"Si parla spesso di personaggi che nei loro ruoli sono divorati da conflitti interiori, e in questo caso è letteralmente così. Il nostro personaggio principale è stato 'occupato' da un essere alieno. Le due personalità sono in lotta l’una contro l’altra. Questo è un grandissimo concetto... È spesso semplice dire qualcosa riguardo il presente facendo riferimento al futuro, è una sorta di Cavallo di Troia: il pubblico pensa che siccome è riferito al futuro quello a cui sta assistendo non ha nulla a che vedere con sé e in quel momento è possibile spingerlo verso una profonda riflessione... Mi piace che il fulcro della storia sia ancora l’amore, ma questo deve avere delle prospettive più ampie, stiamo affrontando la sopravvivenza dell’umanità. Ci stiamo chiedendo se una specie che in realtà salva il pianeta debba avere un posto sulla Terra. Questi sono temi molto più profondi di qualsiasi altro lavoro precedente di Stephenie Meyer. È difficile dire cosa ciascuno coglierà di tutto questo, ma spero che questo film possa intrattenere e lasciare a tutti qualcosa su cui riflettere".
Il regista e sceneggiatore Andrew Niccol
Galleria Fotografica:
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