 |
Home Page >
Photo Gallery > La chiave di Sara
|
LA CHIAVE DI SARA: 'SIAMO IL FRUTTO DELLA NOSTRA STORIA'. KRISTIN SCOTT THOMAS IN UN ALTRO POTENTE (ALMENO SULLA CARTA) SQUARCIO DRAMMATICO APPUNTATO SU UN PARAGRAFO DELLA MEMORIA STORICA POCO CONOSCIUTO
I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Dal 13 GENNAIO e in 155 sale dal 27 GENNAIO nella GIORNATA celebrativa DELLA MEMORIA
"L'idea di questo film è nata tre mesi prima dell'uscita di 'UV-Seduzione fatale'. Mi sono imbattuto nel libro di Tatiana de Rosnay e l'ho letteralmente divorato. Il suo intreccio è avvincente: oltre a raccontare il rastrellamento del Velodromo d'Inverno e i campi di concentramento del Loiret, li riesamina attraverso uno sguardo contemporaneo: dopo aver scoperto un segreto di famiglia, una giornalista americana che vive in Francia conoscerà meglio la storia del suo paese di adozione mentre la sua vita resterà sconvolta da qualcosa che all'inizio sembrava non riguardarla.
La storia esplora anche zone d'ombra di cui si è sempre parlato poco, come il comportamento dei testimoni dell'epoca, dei quali collaborazionisti e partigiani costituivano solo una piccola parte. La maggioranza delle persone semplicemente faceva finta di non vedere, cercando così di salvarsi la pelle; come la famiglia Tezac, che in linea di massima non ha fatto niente di male eppure si sente colpevole; o come i Dufaure, eroi quasi loro malgrado. Il libro rifugge da schemi manichei: ci sono i fatti e anche le conseguenze sulle generazioni future, e si è lontani dalle semplificazioni alle quali siamo abituati. Ha anche alcune affinità con la mia storia personale".
Il regista e co-sceneggiatore Gilles Paquet-Brenner
Galleria Fotografica:
Vai alla scheda completa del Film La chiave di Sara
|