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NANNI MORETTI DI NUOVO PADRE DI FAMIGLIA ALLE PRESE CON UN GRAVISSIMO LUTTO DA METABOLIZZARE: QUEL CHE DA' VITA AL SUO 'CAOS CALMO'
Dal 58° Festival Internazionale del Cinema di Berlino
"La sfida che ho raccolto con questo film è quella di restare insieme al protagonista per la maggior parte del tempo nello stesso luogo e provare a non trasmettere mai la sensazione di staticità. Dal romanzo di Veronesi, ho tratto questa suggestione: Pietro rimane davanti alla scuola non soltanto per sorvegliare la reazione della figlia, ma soprattutto per vigilare sul racconto della propria vita, per tenerlo saldo tra le mani. Saremo d’accordo con Carlo, il fratello di Pietro, quando gli dirà che forse Claudia, non vedendo suo padre soffrire, non sente di poter provare dolore. E’ per queste ragioni che mi sembra necessario non abbandonare mai Pietro: ogni scena ruota intorno a lui, sia in senso figurato sia in senso fisico. L’intera storia è narrata dal suo punto di vista. Tecnicamente ho usato movimenti di macchina che mi permettessero di descrivere le sue emozioni, rispettando il suo pudore di fronte al dolore e il tentativo di tenerlo a bada.
Vorrei essere riuscito a raccontare questa lunga attesa, restituendo ciò che nel romanzo è così bene raccontato: lo spaesamento di noi uomini 'moderni' davanti all’impossibilità di elaborare un lutto, senza poter confidare né in una tradizione religiosa, né in una laica".
Il regista Antonello Grimaldi
(Caos Calmo ITALIA 2008; drammatico; 112'; Produz.: Fandango in collaborazione con Rai Cinema, Portobello Pictures e Phoenix Film Investment; Distribuz.: 01 Distribution)
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