ALEXANDER PAYNE A ROMA: 'HO TRASFORMATO GEORGE CLOONEY IN UN UOMO QUALUNQUE. Il regista ha presentato 'PARADISO AMARO', candidato a 5 OSCAR
26/01/2012
- (TMNews) Roma, 25 gennaio - All'indomani dell'annuncio delle CINQUE CANDIDATURE agli OSCAR per il suo PARADISO AMARO il regista americano ALEXANDER PAYNE ha incontrato la stampa italiana a Roma e ha commentato: "Non posso dire che me lo aspettavo ma lo sospettavo, dopo aver vinto due Golden Globe. La cosa che mi rende più felice è di essere stato nominato insieme a mostri sacri come Scorsese e Woody Allen: non vedo l'ora di incontrarli".
PARADISO AMARO, che arriverà in Italia il 17 febbraio, racconta la storia di un padre di famiglia interpretato da GEORGE CLOONEY che si trova a ricucire il rapporto con le due figlie dopo che la moglie è entrata in coma: "E' vero che Clooney è una grande star, con tutto il contorno di gossip e paparazzi, ma è soprattutto un attore e sapeva che nei miei film io cerco la realtà e la normalità. Anche quando ho mostrato Nicholson come un uomo di mezza età fidanzato con una sua coetanea in 'A proposito di Schmidt' tutti si sono stupiti, ma i miei personaggi sono sempre uomini qualunque alle prese con una crisi, come succede nella realtà" ha affermato il regista.
In PARADISO AMARO si tocca l'argomento dell'eutanasia, visto che il protagonista deve dare seguito al testamento biologico lasciato dalla moglie, ma il regista si è detto stupito che in Italia si discuta sulla sua legittimità: "Non so se qui l'argomento susciterà un dibattito, negli Usa il testamento biologico è una cosa assolutamente normale, che io condivido" ha detto.
PAYNE, di origine greca, ha anche voluto commentare la morte del regista Theo Angelopoulos: "Kurosawa diceva che sognava di morire sul set, a lui è successo esattamente questo. Ho un bellissimo ricordo di lui, lo incontrai a Salonicco e mi disse: 'Continua a fare film perché di registi greci famosi nel mondo ci sono solo Kazan e Cassavetes, spero che il tuo nome diventi famoso come il loro".
PARADISO AMARO è in corsa per cinque statuette, fra cui quella per 'Miglior Film', 'Miglior Regia' e 'Miglior Attore', ma il cuore di PAYNE batte per il film iraniano Una separazione: "E' in lizza per 'Miglior Film Straniero' e 'Miglior Sceneggiatura', ma secondo me avrebbe meritato anche altre nomination" ha affermato.
PAYNE, che ieri ha incontrato gli studenti della Scuola Internazionale di Cinema e Televisione e ha visitato Cinecittà Studios, alla domanda se gli piacerebbe girare un film a Roma ha risposto: "Girare a Cinecittà? Sarebbe un sogno".
LA REDAZIONE
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