Freud - L’ultima analisi di Matthew Brown (L’uomo che vide l’infinito, 2015). La sceneggiatura, di Mark St. Germain, si basa sull’omonima opera teatrale scritta da lui stesso, a sua volta ispirata al saggio The Question of God: CS Lewis e Sigmund Freud Debate God, Love, Sex, and the Meaning of Life di Armand Nicholi. Saggio che narra di un incontro immaginario tra il padre della psicoanalisi Sigmund Freud e il teologo scrittore CS Lewis).
Cast: Anthony Hopkins (Sigmund Freud) Matthew Goode (C.S. Lewis) Liv Lisa Fries (Anna Freud) Jodi Balfour (Dorothy Burlingham) Pádraic Delaney (Warren Lewis) Stephen Campbell Moore (J.R.R. Tolkien) Rhys Mannion (Giovane C.S. Lewis) George Andrew-Clarke (Paddy Moore) Orla Brady (Janie Moore) Gary Buckley (Albert Lewis) Tarek Bishara (Jacob Freud) Jeremy Northam (Ernest Jones) Anna Amalie Blomeyer (Ilsa) Cara Christie (Impiegata)
Musica: Coby Brown
Costumi: Eimer Ni Mhaoldomhnaigh
Scenografia: Luciana Arrighi
Fotografia: Ben Smithard
Montaggio: Paul Tothill
Effetti Speciali: Paul Byrne (supervisore)
Makeup: Ciara Scannell
Casting: Lillie Jeffrey, Reg Poerscout-Edgerton
Scheda film aggiornata al:
22 Febbraio 2025
Sinossi:
In breve:
Ci troviamo nel momento che precede la Seconda Guerra Mondiale, quando ormai Sigmund Freud (Anthony Hopkins) è giunto quasi alla fine della sua vita. Lo psicanalista decide di incontrare lo scrittore inglese C.S. Lewis (Matthew Goode), autore del ciclo di romanzi Le cronache di Narnia, ma anche teologo.
Proprio con lui Freud vuole discutere riguardo l'esistenza di Dio, analizzando anche il legame che il filosofo ha con la figlia lesbica Anna e la relazione non convenzionale di Lewis con la madre del suo migliore amico. All'interno dello studio di Freud, in questa sua ultima sessione, passato e presente si intrecciano con la fantasia.
In altre parole:
Due giorni dopo l'invasione tedesca della Polonia, C.S. Lewis (Matthew Goode) si reca a Londra da Oxford per incontrare Sigmund Freud (Anthony Hopkins), costretto a fuggire dall'Austria l'anno prima in seguito all'Anschluss.
Durante il loro pomeriggio insieme i due discutono dei fatti salienti delle loro vite e Freud incalza Lewis per sapere di più sulla sua infanzia, la conversione al cattolicesimo incoraggiata da J. R. R. Tolkien, i traumi della prima guerra mondiale, la relazione con la madre di un suo commilitone e il rapporto con gli Inklings. La questione delle fede – fondamentale per Lewis, una neurosi per Freud – li divide profondamente. Lo stesso Freud lascia trapelare le sue insicurezza: malato terminale di cancro, soffre di dolori atroci che solo la morfina riesce ad alleviare e alla sofferenza fisica si unisce la preoccupazione per la figlia Anna, morbosamente attaccata a lui e impegnata in una relazione sentimentalmente con Dorothy Burlingham che Freud disapprova.
Tre settimane dopo Freud ricorre all'eutanasia, con l'aiuto del proprio medico, per porre fine alle proprie sofferenze.
Freud – L’ultima analisi esplora le domande che tutti noi affrontiamo e vede un momento storico che riecheggia i conflitti attuali, cerca di comprendere il libero arbitrio, la fede e la mortalità ed esplora come due rinomati intellettuali trovino una connessione attraverso una differenza apparentemente incolmabile.
Storyline:
A fictional meeting occurs between C. S. Lewis, nicknamed "Jack", and Sigmund Freud, two days after the start of World War II. A debate on the existence of God, as Freud greatly resents Lewis' recent rejection of his own strain of atheism in favour of Christianity, and many other subjects follow. The two men discuss issues such as Lewis' post traumatic stress disorder as a World War I combat veteran, J. R. R. Tolkien and the Inklings, and the nature of Freud's and Lewis' relationships with other people, such as Freud's daughter Anna, who is codependent upon her father. However, she eventually introduces her lesbian lover, Dorothy Burlingham, to him.
Freud dies by suicide several weeks later due to the intense pain from his oral cancer. C.S. Lewis goes on to become a famous author of Christian literature, and the children he later takes in as evacuees during the war serve as inspiration for his Narnia series. Anna and Dorothy live together for decades, and Anna becomes known as the founder of child psychology. The film notes that Freud met with an unidentified Oxford don in the last days of his life, who could possibly have been Lewis.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Conversazione immaginaria tra Sigmund Freud e C. S. Lewis. Un colpo di scena dall’anima teatrale a tutto beneficio del protagonismo indiscusso ed intramontabile, in qualsiasi ruolo, di Anthony Hopkins, dominante all’ombra della più debole, ma funzionale, spalla, di Matthew Goode. Sul tavolo della discussione nientemeno che ‘Dio e la religione cattolica’, in tutte le sue implicazioni, nella vita quotidiana di noi poveri mortali.
Con Freud's Last Session (Freud-L’ultima analisi) Matt Brown (L’uomo che vide l’infinito) porta sul grande schermo il suo adattamento dall'omonima pièce teatrale - ecco, appunto, svelata la radice - di Mark St. Germain, a sua volta tratta dal saggio The Question of God: CS Lewis e Sigmund Freud Debate God, Love, Sex, and the Meaning of Life di Armand Nicholi. Saggio che si focalizza per l’appunto su un incontro immaginario tra il padre della psicoanalisi Sigmund Freud (Anthony Hopkins), agnostico ebreo di metà XIX secolo, e il teologo
sono un vero pezzo da novanta: brillante nel cesello di scrittura, esaltata proprio da quel monumento che è Anthony Hopkins, qui generoso nell’inframezzare nei dialoghi, osservazioni pungenti condite da quella sua puntuale risata, variamente dosata e mutevolmente sarcastica.
nella dimora londinese di Freud, popolata da numerose sculture pagane e sacre come una vera galleria d’arte, degna di un pregiato collezionista, sembra assumere dunque le sembianze di una bolla seduta su una bomba ad orologeria.
Londra, 3 Settembre 1939, due giorni dopo l’invasione tedesca in Polonia
infantile: il suo ‘malsano attaccamento’ al padre, ormai malato terminale per un cancro alla mascella, dai devastanti effetti che il film non ci risparmia, si mescola alla sua relazione affettiva con la collega Dorothy Burlingham (Jodi Balfour), certamente mal accettata dal padre ,inflessibile e conservatore che rimanda il più possibile la possibilità che entrambe vivano sotto il suo stesso tetto. L’ombra lunga del complesso di Edipo, mai risolto con quel padre ingombrante, e l’arresto della Gestapo quando lei si offre al suo posto, sono solo alcune delle pennellate di un affresco familiare fatto anche di grossi dolori. Dolori raccontati ad un certo punto all’’apologista cristiano’ Lewis/Goode e che in parte motivano la miscredenza di Freud/Hopkins. Le confidenze del primo al secondo in merito a traumi infantili innescheranno una riflessione a parte sul tema padre-figlio che ricollegheranno all’enigma divino.
Siamo dunque a due giorni dall’invasione nazista in Polonia - la radio interviene
molto spesso ad informare, quanto a ricordarlo - vale a dire dall’inizio di una guerra che si preannuncia mostruosa, come ammiccano le preliminari manovre degli allarmi per i bombardamenti, la distribuzione delle maschere antigas e l’evacuazione dei bambini: la vera linfa cinematografica iniettata nel ‘teatro’, nella fattispecie con un palcoscenico da grande schermo. Una velata operazione-monito per una contemporaneità da sempre sorda e cieca, indifferente e ben poco recettiva ai numerosi messaggi in codice inviati a vario titolo dal mittente in celluloide al destinatario umano che preferisce perseverare nell’atavico, orrorifico, errore. Ed è forse questo il senso più profondo dell’aver portato la pièce teatrale Freud’s-Last Session al cinema, facendo perno sulla sua ineluttabile attualità .
Ma a loro modo, non sono solo sempre attuali, ma persino intramontabili, le questioni aperte sulla spiritualità in rapporto all’umanità da vivere ogni giorno, con le sue scelte, i suoi destini, il suo passato: “cerchiamo tutti di
lasciare il passato ma i nostri ricordi d’infanzia non ci lasceranno maiâ€. Sentenzia Freud/Hopkins. E non è che una goccia nel fiume in piena che fluirà per l’intera durata del film, in cui i due antagonisti se le canteranno di santa ragione, con la predominanza di Freud su Lewis e, specularmente, di Hopkins su Goode. I due si scopriranno a poco a poco non solo sul piano teorico, ma per le reciproche rivelazioni sul rispettivo vissuto, passato e presente. Freud/Hopkins muove le sue pedine a colpi di sarcasmo fin dall’inizio, ad esempio riguardo al libro di C. S. Lewis, Le due vie del pellegrino che reputa “parodia satirica sul pellegrinaggio del cristiano†che peraltro afferma di non aver mai letto. Ma gli è sufficiente che l’autore faccia cenno al fatto di aver satirizzato in effetti la sua persona con il personaggio di Sigmund nel suo libro, che non gli ci
vuole molto a togliere e buttare la gardenia poco prima infilata sul risvolto della giacca. E il Freud di Hopkins sa essere molto sanguigno in svariate circostanze, mentre il Lewis di Goode incassa o risponde con garbo gentile, anche mentre afferma: “l’uomo che crede in Dio non è un imbecille e quelli che di noi credono in Dio non soffrono di una nevrosi ossessivaâ€.
Insomma, si punzecchiano in un botta e risposta interrotto solo dai rispettivi flashback o da qualche telefonata mirata. In sintesi, Freud a Lewis: "Se hai ragione [su Dio] non sarai in grado di dirmelo. Ma se
ho ragione io, nessuno lo saprà mai!"
La risposta definitiva di Freud/Hopkins si appunta su quella sorta di dedica al libro che consegna al suo interlocutore: “Di errore in errore si scopre tutta la verità â€
“Freud mise fine alla sua vita con l’aiuto del dottor Schur tre settimane dopo, il 23 Settembre 1939. Come fondatore della psicoanalisi le sue teorie sul comportamento umano hanno cambiato per sempre la
psicologia moderna e la cultura occidentale. C. S. Lewis raggiunse la fama per i suoi programmi BBC sul cristianesimo durante la Seconda Guerra Mondiale. Durante la guerra, aprì la sua casa ai bambini evacuati a Londra, che gli furono d’ispirazione per ‘Le cronache di Narnia’. Anna Dorothy e Dorothy Burlingham vissero insieme per i successivi quarant’anni, molto rispettate per il loro lavoro nella psichiatria. Anna è considerata la fondatrice della psicanalisi infantile. Si dice che Freud incontrò un giovane docente di Oxford prima di morire. Non sapremo mai se fosse C. S. Lewisâ€
Perle di sceneggiatura
Voice over: "Mentre camminavo nel deserto in questo mondo, mi sono imbattuto in un certo luogo, dove c'era una spelonca, mi sono sdraiato in quel luogo per dormire, e mentre dormivo ho fatto un sogno" (citazione da John Bunyan)
C.S. Lewis (Matthew Goode): Dottor Freud...
Sigmund Freud (Anthony Hopkins): Prego, si sieda. Non lì, quello è il divano del cambiamento, faccia attenzione.
C.S. Lewis: Lo scontro tra Dio e Satana.
Sigmund Freud: Ah, ma non ho detto da quale parte stavo!
S. Freud: "... Eppure, alla mia età non so più cosa penso. E visto il poco tempo che mi resta, in questa casa forse dovrei iniziare, cercando di dare un senso alla realtà , qualunque sia... (sogghigna) forse è tutto un sogno!... Tutto ciò che vediamo o sembriamo non è altro che un sogno nel sogno. Lo ha scritto Edgar Allan Poe. E' impazzito, quindi stia attento!"
C.S. Lewis: "Vorrei che mio padre avesse camminato nel bosco con me"
Sigmund Freud: "Da qui la sua ricerca di una figura paterna divina"
C.S.Lewis: "Semmai mi ha reso determinato ad evitare le figure paterne"
S. Freud: "Un normale rapporto padre-figlio"
(...)
C.S. Lewis: "La stessa rabbia verso un Dio che non fa nulla. Il desiderio che Dio non esista può essere altrettanto potente quanto la convinzione che esista"
S. Freud: Considero quello che le persone mi raccontano molto meno interessante di quello che scelgono di non dirmi.
S. Freud: Lei sta sfidando il mio scetticismo, è corretto?
C.S. Lewis: Esatto!
Sigmund Freud: Professore, mi sembra che lei non sia maturato a sufficienza per affrontare il terrore di trovarsi da solo nel buio.
Sigmund Freud: Così seppellisce i suoi dubbi, seppellisce i ricordi della guerra, ma nel profondo del nostro essere, siamo tutti codardi di fronte alla morte.