'Celluloid Portraits Vintage' - Meryl Streep, Liam Neeson, Alfred Molina Retrò - RECENSIONE - Barbet Schroeder (Mistero Von Bulow), sulla sceneggiatura di Ted Tally (Oscar per Il silenzio degli innocenti), dirige Meryl Streep e Liam Neeson in un legal thriller applicato ad un inaspettato dramma familiare a trazioni opposte, tra dubbi e incertezze su colpevolezza o innocenza di un figlio - Uscito negli Usail 23 febbraio 1996
(Before and After; Usa 1996; Legal thriller e dramma familiare; 108'; Produz.: Hollywood Pictures in associazione con Caravan Pictures; Distribuz.: Buena Vista Pictures Distribution)
Cast: Meryl Streep (Dr. Carolyn Ryan) Liam Neeson (Ben Ryan) Edward Furlong (Jacob Ryan) Julia Weldon (Judith Ryan) Alfred Molina (Avv. Panos Demeris) Daniel von Bargen (Fran Conklin) John Heard (Wendell Bye) Ann Magnuson (Terry Taverner) Alison Folland (Martha Taverner) Kaiulani Lee (Marian Raynor) Larry Pine (Dr. Tom McAnally) Ellen Lancaster (Assistente di Panos) Wesley Addy (Giudice Grady) Oliver Graney (T.J) Bernadette Quigley (Mamma di T.J.) Cast completo
Paul Giamatti (Presente all'udienza in aula) John Wylie (Dr. Trygve Hanson) Pamela Blair (Assistente della Dr.ssa Ryan)
Musica: Howard Shore
Costumi: Ann Roth
Scenografia: Stuart Wurtzel
Fotografia: Luciano Tovoli
Montaggio: Lee Percy
Effetti Speciali: John D. Milinac
Makeup: Jean Ann Black; J. Roy Helland (per Meryl Streep)
Casting: Howard Feuer
Scheda film aggiornata al:
22 Settembre 2024
Sinossi:
In una villa confortevole di un piccolo centro alla periferia di Rochester, una sera d'inverno, fredda e nevosa, Ben Ryan, mentre scherza con Judith, la figlia più piccola, sui preparativi per la cena, riceve la visita preoccupata di un amico poliziotto che gli chiede la chiave del garage per controllare la sua automobile. Alla reazione di Ben, sorpreso per l'insolita domanda, l'amico gli dice che è stata trovata morta, orrendamente sfigurata, una ragazza frequentata da Jacob, il suo sedicenne figlio che è stato visto poco prima con costei.
Ben convince Carolyn a ricorrere a Panos Demeris, un avvocato assai noto, cinico e presuntuoso, al quale non viene detto nulla sull'occultamento delle prove. Frattanto, elemento catalizzatore risulta la piccola Judith che riesce a raggiungere il fratello, che si è isolato in un capanno sistemato su di un grosso albero della villa. In seguito Jacob rientra in casa e dice, finalmente, tutta la verità : non ha ucciso volontariamente la ragazza ma, in un diverbio in cui gli aveva confessato di averlo tradito facendosi mettere incinta da un altro, costei è caduta incidentalmente sul crick dell'automobile mentre tentava di usarlo.
Temendo di non esser creduto dalla polizia Jacob fugge; poi si costituisce ma ottiene gli arresti domiciliari a casa sua dove la gente del paese mette in cattiva luce la famiglia. Processato, Jacob ottiene una condanna relativamente mite (5 anni) per omicidio preterintenzionale; e così pure Ben per l'occultamento delle prove (circa un anno). Dopo 2 anni, Jacob viene rilasciato in libertà vigilata e così la famiglia potrà cercare di ricostruirsi una "normalità ", dopo essersi trasferita, anche se il loro "dopo" non sarà più come "prima".
Storyline:
In a small Western Massachusetts town, Dr. Carolyn Ryan and her sculptor husband Ben live with their two children Jacob and Judith. Their world is shattered when Sheriff Fran Conklin tells them that Martha Taverner has been killed and witnesses saw Jacob with her just before she died. When he asks to speak with Jacob, the family realizes that he's not in his room as they thought. Fran asks to look at Jacob's car, but Ben refuses. When Fran asks Judith where Jacob is, Ben demands the sheriff get a warrant.
When Fran leaves, Ben inspects Jacob's car, finding a pair of gloves and a car jack with blood on them. Ben burns the gloves, cleans the jack and tosses it with his art materials before the police return. When he tells Carolyn what he has done, she is afraid that Ben may have destroyed evidence that could help them find Jacob, as she is fearful that a maniac may have killed both Martha and her son. The Ryans plaster the town with signs trying to find Jacob, but the town ostracizes them, assuming Jacob is a murderer.
Postcards start to arrive from Jacob. Over the course of five weeks, he sends postcards from all over the country. Carolyn is convinced that he's been kidnapped and wants to alert the police. Ben remains wary of disclosing anything, insisting they must keep the postcards a secret. Eventually Jacob is caught in Boston and brought back home to stand trial. For the first several days, he is catatonic, only speaking aloud to enter his plea at the arraignment.
Jacob speaks to Judith in their treehouse when she asks him if he really traveled all over the country. He explained that he would take the train to the Boston airport once a week and press the postcards on people who were headed to the cities on the cards. He would explain that he had just returned from a vacation there but had forgotten to mail the postcards to his parents, and he did not want them to think he'd forgotten them. The travelers would mail the cards for him when they arrived at their destination.
The family receives a harassing phone call from one of the townspeople. Ben bitterly mocks the caller and offers an impassioned defense of his son. Touched by his father's sincerity, Jacob opens up and explains what happened: he had been fighting with Martha when she revealed that she was pregnant, in addition to the fact that she had been sleeping with several other boys. They made up, but while they made love in Jacob's car, they got snowed in. Unable to free the car through a variety of methods, they decided to try to jack one end of the car up while they packed snow under the other end. Their fight reignited and got violent. Martha swung a crowbar at Jacob and missed him by an inch. He charged at her, knocking her to the ground. She landed face first on the jack and was killed. Ben decides that it is best to not reveal the truth. He coaches Jacob on a different version of the story, which they tell to their lawyer, but the plan goes awry when Ben is deposed by the grand jury and realizes that there is no father-son privilege which exempts him from testifying. When Carolyn is called to testify, she reveals the truth. Jacob's lawyer is incensed, but he explains that he will simply treat Carolyn as a hostile witness and her testimony will amount to hearsay, since it conflicts with Jacob's account of the events.
When Ben discovers what Carolyn has done, he is furious. A family argument ensues and in the morning, Jacob is missing again. He turns up at the police station, where he has given a full confession. As a minor, he needs his parents to sign his confession. Ben refuses, explaining that he could never sign anything that took Jacob away from him.
Jacob is sentenced to five years for involuntary manslaughter, but is released after only 2 years with probation, and Ben is sentenced to almost one year for his cover up. The family relocates to Miami.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
E’ sempre un piacere recuperare un tassello di percorso dei grandi attori di oggi, anche quando non si tratta di un capolavoro. L’interesse nasce dalla scoperta del loro approccio giovanile ai personaggi di una storia in quel momento, per lo più mai deludente. Interpreti del calibro di Meryl Streep e Liam Neeson hanno inscritto nel rispettivo DNA l’aura di chi è è sempre stato in grado di trascinare lo spettatore dentro i tormenti del proprio alter ego cinematografico. Ed è così anche per quanto riguarda questo Before and After (Prima e dopo) datato 1996, dunque quasi trent’anni fa, diretto da Barbet Schroeder (Mistero Von Bulow) e sceneggiato da Ted Tally (Premio Oscar per Il silenzio degli innocenti). La storia è un mix tra il legal thriller e il dramma familiare che, tratto dal romanzo di Rossellen Brown, si rivela peraltro di grande attualità , alla luce del tema ‘omicidio volontario o
involontario’, a seconda di come stanno le cose, da parte di un figlio. L’approccio dei genitori al riguardo può rivelarsi persino opposto, ed è questo per l’appunto il caso, laddove la madre medico, Dr. Carolyn Ryan di Meryl Streep, persegue la verità integrale mentre il padre artista, il Ben Ryan di Liam Neeson, ritiene opportuno tutelare il proprio figlio magari occultando prove incriminanti. Nel mezzo c’è il tormento della sorella minore Judith Ryan (Julia Weldon) che diventa l’ago della bilancia, l’occhio super parte, discreto e defilato della storia. La prima ad aprire, e l’ultima a chiudere, la triste vicenda in voce fuori campo, osservando come tutto nella vita possa cambiare in un attimo, aprendo così un abissale differenza tra il ‘prima e il ‘dopo, per l’appunto.
Si entra subito nel vivo della storia con carrellate panoramiche in un sobborgo innevato di Rochester (Minnesota), laddove si intravede un corpo. Poche battute in
cui la dr. Carolyn/Streep viene richiamata dalla visita in corso di un bambino, proprio a causa di una ragazza portata in sala operatoria con il corpo martoriato, ma ormai deceduta. La ragazza è di sua conoscenza, ma quel che non le è ancora noto è che frequentava il proprio figlio. Solo quando un poliziotto si presenta imbarazzato alla porta dei coniugi Ryan per metterli al corrente del possibile coinvolgimento del loro figlio Jacob (Edward Furlong, il John Connor di Terminator 2-Il giorno del giudizio), si apre una divaricazione comportamentale tra i due genitori, destinata a non incrociarsi mai fino all’epilogo. Epilogo laddove è possibile prendere atto che, più che dalla verità netta e cruda, la giustizia dipende anima e corpo dall’abilità delle rispettive arringhe di difesa e di accusa degli avvocati, asservite ad offrire risposte convincenti alle sensazioni (o sensazionalismi) provati a riguardo del caso dall’opinione pubblica. Ma grazie a
Dio il film scarta dal sostare, se non per qualche passaggio fugace a volo d’uccello, nelle aule di tribunale, preferendo addentrarsi nelle interrelazioni familiari mutate di colpo all’ombra dell’omicidio e delle accuse a carico di quel figlio che nel frattempo è sparito. Fattore non certo secondario che la vittima e il presunto carnefice siano entrambi minorenni. Ed è altresì interessante come l’opinione pubblica tenda alla semplificazione dei fatti, arrivando a demonizzare tutti i componenti della famiglia del ragazzo.
Ma il prima e il dopo del titolo del film riguarda anche la sparizione e il ritorno sulla scena del ragazzo in famiglia: Jacob/Furlong assume prima un atteggiamento catatonico, e dopo, si decide a confessare ai genitori per primi come siano andate realmente le cose. Da qui in poi, i diversi approcci tra la madre (Streep) e il padre (Neeson) si acuiscono creando tensioni e dissapori con il conseguente disorientamento e sofferenza
sia del figlio Jacob/Furlong che della sorella Judith/Weldon. L’evidente coinvolgimento del ragazzo nell’omicidio, per quanto solo molto più avanti nella storia se ne riveli la dinamica del tutto ‘accidentale’, porta all’inevitabile assistenza legale da parte di un avvocato, laddove ha modo di distinguersi un giovane Alfred Molina, quale finestra rivelatrice dello scenario più opportuno per la difesa. Anche qui i contrasti tra i genitori e l’avvocato si inanellano e si aggrovigliano sul cruciale nodo della salvaguardia del bene del ragazzo, che poi finisce per pagarne le conseguenze maggiori.
ragazzo, anche se questo significa non dire la verità , infangare ed occultare prove. In quale modo perseguire verità e giustizia che dovrebbero sempre trionfare? I problemi etici su verità e giustizia veleggiano così a lungo sulle loro teste e la scelta della madre (Streep), di far trionfare verità e giustizia sarà dominante, ma il prezzo da pagare sarà per lei una realtà inaspettata e un boccone particolarmente amaro da mandar giù, tra stupore ed impotenza. Alla luce di tutto quanto, se si rendesse necessaria una votazione nelle buone performance di tutti gli attori in campo - in cui non spicca ma esiste, un cameo per Paul Giamatti - ovviamente Streep e Neeson starebbero sul podio, ma forse, per una volta, sarebbe il secondo tra i due ad occupare il gradino più alto.