"... personalmente provo molta ansia, come penso faccia la maggior parte delle persone. Voglio dire, non è debilitante per la maggior parte del tempo. Il personaggio mi ha davvero toccato e mi ha fornito gli strumenti con cui realizzare che la mia forma d’ansia aveva lo scopo di proteggermi. Se mi capitava di pensarci quando avvertivo il mio battito cardiaco accelerare e superare il limite, mi chiedevo: qual è l’intenzione? Per questo ho cercato di lavorarci su, per cercare di capire cosa l’avesse scatenato, provare ad arrivarci insieme in un modo diverso che non sia un attacco di panico, possibilmente... A volte l’ansia può emergere in modo intenso, anche in quei momenti di sollievo. Ad esempio, l’ultima volta che ho avuto un attacco di panico è stato soltanto dettato dal sollievo. Temevo che qualcosa potesse andare male e invece non è andata così. Per cui ero sollevata, è stato intenso"
L'attrice Maya Hawke
(Inside Out 2; Stati Uniti, Giappone 2024; Animazione, Avventura, Commedia; 96’; Produz.: Walt Disney Pictures, Pixar Animation Studios; Distribuz.: Walt Disney Studios Motion Pictures)
Deve Cassel (Ennui) (Voce italiana) Paul Walter Hauser (Imbarazzo) (Voce originale) Federico Cesari (Imbarazzo) (Voce italiana) Yong Yea (Lance Slashblade) (Voce originale) Stash (Lance Slashblade) (Voce italiana) Kensington Tallman (Riley Andersen) (Voce originale) Sara Ciocca (Riley Andersen) (Voce italiana) June Squibb (Nostalgia) (Voce originale) Diane Lane (Mrs. Andersen) (Voce originale) Kyle MacLachlan (Mr. Andersen) (Voce originale) Lilimar (Valentina 'Val' Ortiz) (Voce originale) Yvette Nicole Brown (Coach Roberts) (Voce originale) Dave Goelz (Guardia del subconscio Frank) (Voce originale) Frank Oz (Guardia del subconscio Dave) (Voce originale)
Musica: Andrea Datzman
Costumi: Trevor Barrus, Lorraine Harte Fitzgerald e Christina Garcia Weiland
Scenografia: Jason Deamer
Fotografia: Adam Habib e Jonathan Pytko
Montaggio: Maurissa Horwitz
Effetti Speciali: Blue Sky Studios e Timhouse
Makeup: Mary Van Escobar e Min-Yu Chang
Casting: Natalie Lyon e Kevin Reher
Scheda film aggiornata al:
20 Luglio 2024
Sinossi:
Il film Disney e Pixar Inside Out 2 torna nella mente dell'adolescente Riley proprio quando il quartier generale viene improvvisamente demolito per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni! Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che a detta di tutti gestiscono da tempo un'attività di successo, non sanno come comportarsi quando arriva Ansia. E sembra che non sia sola.
Commento critico (a cura di FRANCESCO ADAMI)
INSIDE OUT 2: UNO SPRIZZANTE MUTAMENTO DI EMOZIONI
L’adolescenza richiede un passaggio emozionale che può cambiare alcune delle convinzioni più salde. Riley Andersen sfiderà la sua stessa natura pur di arrivare a comprendere gli elementi della sua vera personalitÃ
Inside Out 2 è il secondo lungometraggio basato sulla crescita personale ed emozionale di Riley. Arrivata all'età di 13 anni, Riley ora deve affrontare tutte le problematiche del passaggio tra l'età infantile a quella di adolescente. Proprio negli ultimi anni della scuola primaria, inizia a creare le basi della sua personalità attraverso una forte amicizia con Bree e Grace, con le quali diventerà inseparabile. Il cambiamento è alle porte quando manifesta il suo talento per l’hockey e viene selezionata dalla Coach Roberts, insegnante sportiva della scuola, per partecipare ad un campo estivo per giocatrici semi professioniste. Riley vorrebbe seguire l'esempio di una nota giovanissima giocatrice, Valentina “Val†Ortiz, ed allo stesso tempo stare
con le sue amiche, ma queste, finito il campus, dovranno andare a un Istituto diverso da quello assegnato a
Riley. Inizia così un'intensa esperienza all'interno della mente della giovane ragazza che proverà nuove emozioni, come Ansia, Invidia, Imbarazzo e Noia.
Una colorata storia di sensibilità e sentimenti
La sceneggiatura rispetto al precedente film è maggiormente articolata: la rappresentazione di nuove emozioni accentua una decostruzione narrativa che si tramuta in improvvisi cambi di espressività e gestualità accentuati, in particolare nelle interazioni di Riley verso gli altri. Le emozioni provocano alti sbalzi di umore che si rivelano attraverso forme di linguaggio verbale e corporale che innestano un cambiamento all’interno della mente di Riley, tanto da creare nuovi scenari. Nel primo lungometraggio il rapporto con la famiglia e il trasferimento sono state due delle tematiche centrali della narrazione, mentre in questo secondo capitolo, l’hockey e la competitività sportiva sono il punto di partenza dal quale si
diramano i primi sentimenti e desideri di ammirazione e integrazione sociale. Così iniziano tutta una serie di cambiamenti e di emozioni
che porteranno ad una rappresentazione leggera e semplice delle più articolate espressioni, riflessioni e idee della mente umana.
La tecnica: Una illuminata personalità tra nuove tecnologie e vecchie nostalgie
Trascorsi ormai molti anni dal primo film, il team dei creativi ha dovuto rielaborare alcuni macchinari e dispositivi per poter ricreare un’ambientazione e un’immagine simile ma esteticamente evoluta. Grazie ad Hexport, un sistema di spostamento dei dati di un’interfaccia verso software innovativi, i grafici della Pixar sono riusciti a riportare in Presto
- il noto programma di animazione usato per realizzare la maggior parte dei film - tutta l’ambientazione e la modalità per rendere ancora più vivaci i personaggi presenti nel film. Il direttore della fotografia Jonathan Pytko ha accentuato maggiormente la forma visiva cinematografica di questo film d’animazione: a partire dalla
sequenza iniziale in cui la pista da hockey è illuminata in modo drammatico con luci, colori ed ombre, attraverso una scenografia digitale costituita da faretti che riflettono la luce sui volti dei personaggi, come se tutto questo accadesse nel modo reale. Difatti si nota anche una
netta distinzione all’interno del film tra le ambientazioni sature e densamente luminose, presenti nelle sequenze rappresentate nella mente di Riley, e quelle nel mondo esterno che sono dotate di una luce più naturale, con ombre ed un alto contrasto.
Conclusioni
Un film realizzato con estrema cura in ogni singolo dettaglio, sia narrativo che tecnico. Un degno seguito per una delle storie più psicologiche e neuro scientifiche di tutta l’animazione prodotta da Disney e Pixar. Da non perdere, compresa la sequenza finale dopo tutti i titoli di coda.