Streaming su Netflix - RECENSIONE - Dal 24 Ottobre - Dalla 82. Mostra del Cinema di Venezia (27 Agosto-6 Settembre 2025) - CONCORSO - Kathryn Bigelow (The Hurt Locker, Detroit) dirige per Netflix
"Sono cresciuta in un’epoca in cui nascondersi sotto il banco di scuola era considerato il protocollo di riferimento per sopravvivere a una bomba atomica. Ora sembra assurdo – e lo era – ma all’epoca la minaccia era così immediata che tali misure venivano prese sul serio. Oggi il pericolo non ha fatto che aumentare. Diverse nazioni possiedono armi nucleari sufficienti a porre fine alla civiltà in pochi minuti. Eppure c’è una sorta di intorpidimento collettivo – una silenziosa normalizzazione dell’impensabile. Come possiamo chiamare tutto questo 'difesa' quando l’inevitabile risultato è la distruzione totale? Volevo fare un film che affrontasse questo paradosso, che esplorasse la follia di un mondo che vive all’ombra costante dell’annientamento, eppure ne parla raramente".
La regista Kathryn Bigelow
(A House of Dynamite; Usa 2024; Thriller; 112'; Produz.: First Light Productions, Netflix, Prologue Entertainment; Distribuz.: Netflix)
Soggetto: Il film segue dei personaggi che devono affrontare il collasso dell'ordine sociale, sullo sfondo di una crisi energetica mondiale catastrofica.
Cast: Idris Elba (Presidente degli Stati Uniti) Rebecca Ferguson (Comandante Olivia Walker) Gabriel Basso (Vicesegretario per la Sicurezza Nazionale Jake Baerington) Jared Harris (Segretario alla Difesa Reid Baker) Tracy Letts (Generale Anthony Brady) Anthony Ramos (Maggiore Daniel Gonzalez) Moses Ingram (Cathy Rogers) Jonah Hauer-King (Tenente Robert Reeves) Greta Lee (Ana Park) Jason Clarke (Ammiraglio Mark Miller) Malachi Beasley (SCPO William Davis) Brian Tee (SAIC Ken Cho) Brittany O'Grady (Lily Baerington) Gbenga Akinnagbe (Maggiore Steven Kyle) Willa Fitzgerald (Abby Jansing) Cast completo
Si vede la Casa Bianca in completo caos, dopo che un missile balistico ha attraversato i cieli, puntando dritto verso il cuore degli Stati Uniti. Nessuna nazione lo rivendica. Eppure, l'arma è reale e il conto alla rovescia è già iniziato. Si inseguono così le frenetiche ore che sconvolgono l’amministrazione americana, i quesiti sono tanti, ma due sono quelli più incisivi: chi è il responsabile? E come reagire? Mentre si decide se rispondere o attendere, le tensioni geopolitiche salgono e i segreti di Stato sono pronti ad esplodere.
In dettaglio:
A Fort Greely, in Alaska, il maggiore Daniel Gonzalez e la sua squadra notano un missile balistico intercontinentale non identificato in aria, il cui lancio è passato inosservato. Inizialmente credendo che si trattasse di un test, si rendono presto conto che il missile è una minaccia reale e sta arrivando verso gli Stati Uniti.
Il capitano Olivia Walker lavora alla Casa Bianca per monitorare le minacce al paese. Il suo team viene informato del lancio dell'ICBM e si mette rapidamente in azione. Walker e la sua squadra scoprono di avere circa 18 minuti prima che l'ICBM entri in contatto con Chicago, uccidendo milioni di persone. Durante una videochiamata con il presidente e altri funzionari di alto rango, Walker risponde a diverse chiamate da altri paesi mentre la sua squadra inizia rapidamente a farsi prendere dal panico. Gli antibalistici vengono lanciati dalla squadra di Gonzalez, ma mancano l'ICBM. Nel frattempo il funzionario della FEMA Cathy Rogers viene evacuato in un bunker governativo, con grande rabbia dei suoi colleghi, mentre il vice consigliere per la sicurezza nazionale Jake Baerington si unisce alla videochiamata e sollecita il presidente a non vendicarsi. Mentre il missile è a pochi istanti dall'impatto, un funzionario della Casa Bianca chiede a Walker di raccogliere i nomi della sua squadra nel caso in cui Washington D.C. venga colpita in seguito.
In un'altra base militare, il generale Anthony Brady e la sua squadra rispondono al lancio dell'ICBM e si uniscono allo stesso appello di Walker e del Presidente. Brady esorta il presidente a vendicarsi contro i loro nemici per evitare che il paese venga ulteriormente attaccato. Baerington si scontra con Brady mentre chiede al gruppo di contattare l'esperta di Corea del Nord della NSA Ana Park, che li informa che è possibile che la Corea del Nord sia stata in grado di lanciare la testata. Baerington viene portato in un bunker con l'ammiraglio Mark Miller che lo assiste nel contattare il ministro degli Esteri russo, che afferma che la Russia non è responsabile del lancio e minaccia ritorsioni se gli Stati Uniti attaccano i loro sottomarini. Con il missile che dovrebbe colpire presto, il presidente è incaricato di scegliere piani di ritorsione.
Il Presidente viene allontanato da un evento a una partita di basket alla notizia del lancio dell'ICBM. In viaggio verso un punto di evacuazione, è accompagnato dal tenente comandante Robert Reeves, un consulente strategico di rappresaglia che lo guida attraverso i piani di ritorsione. Il presidente è rapidamente sopraffatto dallo stress della situazione e fatica a scegliere un'opzione. Nel frattempo, il Segretario alla Difesa Reid Baker scopre che il missile è in arrivo a Chicago, dove vive la sua ex figlia Caroline. Incapace di garantire un'evacuazione per lei in tempo, Reid si getta dal tetto del Pentagono. Il presidente e Reeves vengono evacuati da Washington in elicottero mentre il missile entra nello spazio aereo degli Stati Uniti, a pochi minuti dall'impatto. Il presidente riflette sul mondo e tenta di chiamare sua moglie, che è in visita in Africa, prima di chiedere aiuto a Reeves per fare una scelta. Reeves raccomanda due opzioni e il Presidente è costretto a decidere da solo. Nel frattempo, personale di alto rango, tra cui Rogers e Park, entra in un bunker autosufficiente in Pennsylvania mentre l'ICBM sta per colpire.
Storyline:
At Fort Greely, Alaska, Major Daniel Gonzalez and his team notice an unidentified intercontinental ballistic missile in the air, one whose launch has gone undetected. Initially believing it to be a test, they soon realize the missile is a real threat and inbound towards the United States.
Captain Olivia Walker works at the White House monitoring threats to the country. Her team is notified of the ICBM launch and quickly scramble into action. Walker and her team figure out they have roughly 18 minutes until the ICBM makes contact with Chicago, killing millions. While in a video call with the President and other high-ranking officials, Walker fields several calls from other countries while her team rapidly begins to panic. Anti-ballistics are launched by Gonzalez's team, but they miss the ICBM. Meanwhile FEMA official Cathy Rogers is evacuated to a government bunker, much to her colleagues' anger, while Deputy National Security Advisor Jake Baerington joins the video call and urges the president not to retaliate. As the missile is moments away from impact, a White House official asks Walker to gather the names of her team in case Washington, D.C. is hit next.
At another military base, General Anthony Brady and his team also respond to the ICBM launch and join the same call as Walker and the President. Brady urges the President to retaliate against their foes to avoid the country being further attacked. Baerington clashes with Brady as he requests the group contact the NSA's North Korea expert Ana Park, who informs them it is possible North Korea were capable of launching the warhead. Baerington is taken to a bunker with Admiral Mark Miller who assists him in contacting the Russian foreign minister, who claims Russia is not responsible for the launch and threatens retaliation of their own if the United States attacks their subs. With the missile due to hit soon, the President is instructed to pick out retaliation plans.
The President is whisked away from an event at a basketball game upon news of the ICBM launch. En route to an evacuation point, he is accompanied by Lieutenant Commander Robert Reeves, a retaliatory strategy advisor who guides him through the retaliation plans. The President is quickly overwhelmed by the stress of the situation and struggles to pick an option. Meanwhile, Secretary of Defense Reid Baker learns the missile is inbound to Chicago, where his estranged daughter Caroline lives. Unable to secure an evacuation for her in time, Reid jumps to his death off the roof of the Pentagon. The President and Reeves are evacuated out of D.C. by helicopter as the missile enters U.S. airspace, minutes away from impact. The President reflects on the world and attempts to call his wife, who is visiting Africa, before asking Reeves for help to make a choice. Reeves recommends two options and the President is forced to decide for himself. Meanwhile, high ranking personnel, including Rogers and Park, enter a self-sufficient bunker in Pennsylvania as the ICBM is about to impact.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
La celluloide ‘muscolare’ di Kathryn Bigelow apre ad un mondo contemporaneo sull’orlo di una crisi di nervi. L’effetto boomerang del riarmo e del nucleare, riporta sui carboni ardenti quella che fu già a suo tempo una ‘Guerra Fredda’. E una minestra riscaldata, di questi tempi, è ben peggiore
“diverse nazioni possiedono armi nucleari sufficienti ad annientare la civiltà in pochi minuti"
incensato Dipartimento della Difesa statunitense: il trovarci sull’orlo del precipizio, dell’estinzione di massa, mentre galoppa la fattiva incapacità di porre degli argini reali. Riuscire a far assaporare il totale ‘fuori controllo’ di contro agli sventolamenti di cotanta pregressa propaganda, in questi termini, è, non solo un’operazione coraggiosa, ma un disegno lucido, brillante di sagace lungimiranza, dove è di scena una tensione reale, eviscerata da sventolamenti di parte, mentre al posto della spettacolarizzazione, serpeggia la sfera privata di ognuno, occhieggiante dal dietro le quinte di un dramma incipiente giocoforza condiviso, talmente inaspettato da generare sincera incredulità e sbigottimento.
Il superbo montaggio ordisce una trama alquanto complessa, articolata in tre sezioni, introdotte e ben riconoscibili sullo schermo da una sorta di blackout: la scomparsa di ogni immagine cede il passo al buio assoluto e dunque ci si stacca anche dalla più classica dissolvenza per innescare ogni volta un giro di boa, corrispondente
dal senior Duty Officer nella Watch Floor, Olivia Walke, di Rebecca Ferguson, collegata con il Presidente, con la Ground-Based Interceptors e con il Senior Director (l’Ammiraglio Mark Miller di Jason Clarke), in contatto con i russi e con il segretario della difesa Reid Baker (Jared Harris), fino alla ‘voce della ragione’ del Vicesegretario per la Sicurezza Nazionale Jake Baerington (Gabriel Basso). Ognuno con una rete familiare sua propria, che il film non solo non manca di lasciare indietro, ma ne riscopre interessanti risvolti estrapolati dalla rispettiva sfera traslucida, in un respiro variamente modulato.
Così ogni tessera umana si incastra alla perfezione con quelle di frenetiche ed ansiogene indagini e ricerche, per riuscire a capire in tutti i modi possibili l’identità effettiva della minaccia in corso. Esercitazione o realtà ? La difficoltà dei contatti, l’improvvisa inadeguatezza che affiora anche alle più alte cariche e ai piani più alti, mettono alla berlina un potere
esibito con una veste d’acciaio, di fatto inesistente. Un potere tradotto in un boomerang devastante e apocalittico per tutti, ognuno ingabbiato in un enorme vaso di coccio, esposto e pronto a frantumarsi di fronte a una simile minaccia, quando dalla carta si traduce in realtà ! E la rilevazione del lancio di un missile balistico nucleare puntato sulla città di Chicago, in un evidente e inesorabile attacco agli Stati Uniti, incomprensibile, alla luce del contrattacco che si rivelerà peraltro vacuo, trova le reazioni più esacerbate, sull’onda dell’inaccettabile spiazzante rivelazione. E’ allora che diventa naturale chiedersi: “volete dirmi che siamo in guerra? E con chi?â€. Bella domanda, quando sia Cina che Russia si tirano fuori da ogni responsabilità , tanto quanto la Corea del Nord. Un domino di poli tecnici dunque, ma anche umanissimi, intercomunicanti per tutto il tempo, con un patema da cardiopalma estremamente contagioso. E quando i dadi sono ormai lanciati,
in questo genere di partita non sono contemplati vincitori, solo il disperato riparo in un bunker che non promette futuro. Anzi!
