RECENSIONE - Dal 4 Luglio - Dal Toronto Film Festival 2023 - Michael Keaton si mette dietro la macchina da presa per dirigere se stesso al fianco di Al Pacino, James Marsden e Marcia Gay Harden tra gli altri in un thriller che diventa una corsa contro il tempo
Cast: Michael Keaton (John 'Aristotle' Knox) Al Pacino (Xavier Crane) Marcia Gay Harden (Ruby Knox) James Marsden (Miles Knox) Suzy Nakamura (Detective Emily Ikari) John Hoogenakker (Detective Rale) Jay Paulson (Detective Gelfuso) Joanna Kulig (Annie) Ray McKinnon (Thomas Muncie) Lela Loren (Cheryl Knox) Natasha Galano (Margaret Pierce) Dennis Dugan (Philo Jones) Chad Donella (Jordan Moore) Sasha Neboga (Ludmilla)
Musica: Alex Heffes
Costumi: Michele Michel
Scenografia: William Arnold
Fotografia: Marshall Adams
Montaggio: Jessica Hernandez
Effetti Speciali: Shannon J. Thompson
Makeup: Fionagh Cush (direzione); Claudia Humburg (per Al Pacino)
Scheda film aggiornata al:
14 Agosto 2024
Sinossi:
In breve:
John Knox (Michael Keaton) è un sicario che scopre di essere affetto da demenza. Con poche settimane a disposizione prima che la malattia si impossessi completamente di lui, deve trovare un modo per salvare suo figlio dal crimine che ha commesso.
In altre parole:
Knox Goes Away segue John Knox (Michael Keaton), un sicario che cerca di fare ammenda prima che la sua demenza, scoperta di recente, prenda il sopravvento. Aiutato da un amico fidato (Al Pacino) con il suo losco passato, Knox corre contro la polizia - e contro il suo stesso rapido deterioramento mentale - per salvare il figlio (James Marsden) da un errore alimentato dalla vendetta.
Synopsis:
When a contract killer is diagnosed with a fast-moving form of dementia, he is presented with the opportunity to redeem himself by saving the life of his estranged adult son. To do this, he must race against the police closing in on him, as well as the ticking clock of his own rapidly-deteriorating mind.
(Russell Crowe) è un detective della omicidi ormai in pensione e affetto da Alzheimer. Dopo essersi sottoposto a un protocollo terapeutico all'avanguardia per alleviare i sintomi della malattia, riesamina un caso irrisolto vecchio di dieci anni - il brutale assassinio di un professore universitario - ed è come se stesse indagando sul caso per la prima volta. Ma mentre le prove portano alla luce dei segreti legati al suo passato dimenticato, lui arriva a una verità agghiacciante: per cui, a volte, è meglio non svegliare il cane che dorme. Appunto!
Nel caso de La memoria dell’assassino, invece, John Knox (Michael Keaton), è un sicario che scopre di essere affetto da demenza. Con poche settimane a disposizione prima che la malattia si impossessi completamente di lui - di cui il film cadenza la scansione temporale per l’appunto di settimana in settimana - cerca di fare ammenda del suo discutibile operato. Così, aiutato
dall’amico fidato Xavier Crane (Al Pacino) con il suo losco passato, Knox corre contro la polizia - e contro il suo stesso rapido deterioramento mentale - per salvare il figlio (James Marsden) da un errore alimentato dalla vendetta che, d’altra parte, combacia con un efferato crimine a tutti gli effetti. Ora, se Al Pacino è qui impiegato al minimo delle sue possibilità , con un personaggio bidimensionale, per nulla messo a fuoco e con uno spazio di azione funzionale alle sorti del protagonista, si può almeno contare su un qualcosa di azzeccato dal punto di vista della regia. E per quanto certamente nulla di trascendentale, e magari già visto, quel qualcosa di azzeccato lo si individua in tutte le minimaliste variabili espresse con quegli effetti visivi intermittenti, sdoppiati o alimentati dall’oscurità totale, esattamente come la memoria del protagonista, che si sta progressivamente inceppando, preparandosi alla inesorabile dipartita. Ma di tutto l’impasto
narrativo, andando alla ricerca di un input ragionevolmente toccante, spicca lo speciale incontro di Knox/Keaton con l’ex moglie Ruby (Marcia Gay Harden), in nome dell’autenticità profonda di sentimenti che, non si recidono esattamente come un contratto.