(Boston Strangler; USA 2023; Noir storico; 112'; Produz.: 20th Century Studios, Langley Park Productions, LuckyChap Entertainment, Scott Free Productions; Distribuz.: Disney +)
Soggetto: Preliminaria - Lo strangolatore di Boston:
Albert DeSalvo, confessò di essere lo Strangolatore di Boston ma il dibattito circa la sua reale colpevolezza continua ancora oggi. Non fu infatti incarcerato per questi omicidi, ma per una serie di stupri commessi in precedenza.
Preliminaria - Precedenti in celluloide:
La versione più famosa de Lo Strangolatore di Boston, è quella del 1968, con Tony Curtis nel ruolo di Albert DeSalvo.
Preliminaria - Omaggio alle giornaliste investigative:
La decisione di raccontare la vicenda dal punto di vista di Loretta McLaughlin è solo l'ennesima prova di come il regista e sceneggiatore Matt Ruskin voglia, con il suo film, omaggiare il suo lavoro e renderlo noto al mondo intero. Loretta McLaughlin era, inizialmente, assegnata alle rubriche femminili e di lifestyle, era madre e moglie, ma desiderava diventare una reporter di cronaca nera. Il suo caporedattore (Chris Cooper) non aveva intenzione di cambiarle mansione, ma quando lei e Jean Cole individuarono i collegamenti tra le vittime dello strangolatore, Loretta e Jean divennero le prime donne a lavorare ad inchieste di carattere investigativo, in un'epoca in cui le donne dovevano lottare per potersi imporre in determinati settori fino a quel momento loro preclusi.
Cast: Keira Knightley (Loretta McLaughlin) Carrie Coon (Jean Cole) Alessandro Nivola (Detective Conley) Chris Cooper (Jack Maclaine) David Dastmalchian (Albert DeSalvo) Morgan Spector (James McLaughlin) Bill Camp (Commissario McNamara) Rory Cochrane (Detective DeLine) Peter Gerety (Eddie Corsetti) Robert John Burke (Eddie Holland) Greg Vrotsos (George Nassar) Ian Lyons (Gordon Nielson) Christian Mallen (Paul Dempsey) Ryan Winkles (Daniel Marsh) Michael Malvesti (Detective Donovan) Cast completo
Aurora McLaughlin (Maggie) Kate Middleton (Phyllis) Kyra Weeks (Emmie) John Lee Ames (Harrison) Liam Anderson (Tommy) Nancy E. Carroll (Mary McDermott) Therese Plaehn (Kelly) Stephen Thorne (Frank Cole) Charlie Thurston (Fritz) Jimmy LeBlanc (Ufficiale di polizia Dougan) Brian Faherty (Ufficiale di polizia Sullivan) Corinne Ognibene (Vittima dello strangolatore) Sissy O'Hara (Ida Irga) Laura Darrell (Karen) Michael Tow (JC Kim) Jonathan Fielding (Giornalista Herald) Frank Ridley (Superiore di Ida)
Si racconta la vera storia di Loretta McLaughlin (Keira Knightley) e della collega e amica Jean Cole (Carrie Coon) che negli anni 60 riuscirono a smascherare lo Strangolatore di Boston, un serial killer che tra il 1962 e il 1964 uccise 13 donne.
Le due giornaliste che avevano molto a cuore la questione femminile e lottavano contro il sessismo predominante nella società e nel sistema giudiziario degli Stati Uniti di quegli anni, lavorarono instancabilmente per far sentire la loro voce.
Furono le prime a collegare la serie di omicidi tra di loro e riuscirono a riportare prove inconfutabili che incastrarono l’assassino. Ma tutto questo impegno comportava un prezzo che avrebbe messo a rischio le loro carriere e le loro vite.
Synopsis:
Based on the infamous Boston Strangler murders, this is the true story of Loretta McLaughlin, the first reporter to connect the murders and break the story of the Strangler. She and fellow reporter Jean Cole challenged the sexism of the early 1960s to report on the city's most notorious serial killer and worked tirelessly to keep women informed.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
“Non c’è un movente e non lascia un briciolo di provaâ€
La storia dello strangolatore di Boston portata oggi sul grande schermo da Matt Ruskin (The Hip Hop Project, Booster, Il coraggio di lottare) è più o meno nota: la versione precedente più famosa è quella del 1968, con Tony Curtis nel ruolo di Albert DeSalvo. E Albert DeSalvo è per l’appunto colui che confessò l’omicidio di tredici donne, strangolate in un modus operandi comune, ma se ancora oggi il dibattito sul vero colpevole è aperto, significa che la vera storia non è chiara in ogni sua piega. Anzi! L’assunto cui approda lo stesso film dimostra che tra emulatori e complotti vari, lo strangolatore non fu un singolo, ma più persone. Una storia davvero complicata, con una mezza verità affiorata per la ferrea determinazione di una giornalista di moda e costume: giornalista che un mondo gestito da uomini non voleva alla
cronaca investigativa, e un marito apparentemente comprensivo, non si è poi dimostrato all’altezza. La giornalista in questione è la Loretta McLaughlin di una Keira Knightley perfettamente in parte. E il film è su di lei che punta e gira l’obiettivo, senza mai lasciarla un momento. Così, si direbbe che la figura dello strangolatore di Boston e l’indagine investigativa che ne scaturisce, sia piuttosto un pretesto per aprire una finestra sul pianeta donna, all’ombra degli anni Cinquanta passati da pochi anni: qui ci troviamo difatti nei primi Sessanta. Un pianeta desolato e maschilista come non mai, in cui, come si ribadisce nel film, paradossalmente per bocca di una donna - la sorella del marito che dà una mano con i figli e la casa mentre Loretta/Kneightley è impegnata col lavoro - una donna dovrebbe stare a casa ad accudire la famiglia e non lavorare fuori.
punto a sfavore di pari dignità e diritti: una sovraesposizione della loro persona è difatti del tutto fuori luogo, sia per le stesse indagini che, soprattutto, per l’incolumità delle due donne. Ci vuole davvero un coraggio e una determinazione fuori dal comune per farsi largo tra muri di omertà e frastagliati ostacoli alla giustizia per andare comunque avanti e non arrendersi: ed è per l’appunto il caso di questa giornalista, peraltro di grande talento, investigativa per caso, e per amorevole compassione per le vittime, che, pur costretta a rallentare la sua corsa verso la verità più prossima, si avventura anche fuori città attraverso un vero e proprio labirinto di documenti top secret. Ne scaturisce un tale rebus che sembra non trovare soluzione alcuna. Gli step sono tanti e la regia non sembra intenzionata a far sconti, fino ad un epilogo che non manca di presentarci le nostre vere protagoniste investigative
cui il film è dedicato con il più affettuoso rispetto e ammirazione. In un’epoca come quella, molto più che oggi, una donna sapeva di dover pagare un prezzo davvero alto per difendere la propria professione. Così non meraviglia leggere nelle didascalie finali che Loretta finì con il divorziare, virando sul campo medico anche la professione stessa. Onore al merito per tanto sacrificio!