ANTEPRIMA - Inedito al cinema in Italia - Tramesso da Sky il 25 Gennaio 2023 - In Streaming - RECENSIONE in ANTEPRIMA - Barry Levinson (Rain Man-L'uomo della pioggia, Good Morning Vietnam, L'uomo dell'Anno, Disastro a Hollywood) porta sul grande schermo la drammatica storia vera di un sopravvissuto, un pugile ad Auschwitz costretto a combattere sul ring per il sadico piacere dei suoi carcerieri: l'Harry Haft di un grande Ben Foster. Nel cast: Vicky Krieps, Billy Magnussen, Peter Sarsgaard, John Leguizamo, Danny DeVito, Dar Zuzovsky e Saro Emirze - In Home Video dal 5 Ottobre 2022
Harry Haft (Ben Foster): "Lasciami andare!"
Schneider (Billy Magnussen): "E andare dove? Hai ucciso la tua stessa gente... Ti ho salvato la vita, ti ho fatto diventare il martello"
(The Survivor; CANADA/UNGHERIA/USA 2021; Biopic drammatico; 129'; Produz.: New Mandate Films, BRON Studios, Creative Wealth Media Finance, Home Box Office, Pioneer Stilking Films)
Soggetto: Il film è tratto dalla storia vera di un sopravvissuto, un pugile ad Auschwitz costretto a combattere sul ring per il sadico piacere dei suoi carcerieri. A raccoglierne il testimone è stato il figlio Alan Scott Haft nel suo libro Harry Haft: Survivor of Auschwitz, Challenger of Rocky Marciano (Syracuse University Press, 2006)
Preliminaria - il soggetto di base:
Quando i nazisti invadono la Polonia, Harry Haft viene mandato nel campo di sterminio di Auschwitz. È un uomo dalla struttura possente, perciò un affascinante ma sadico ufficiale gli offre un accordo impossibile: combattere sul ring contro i suoi compagni di prigionia per il divertimento dei suoi aguzzini, o morire. Il vincitore del match sopravvive per combattere ancora, mentre il perdente viene ucciso con una pallottola o mandato nella camera a gas. Quanto lontano lo spingerà la voglia di vivere di Harry? Cosa farà per sfuggire alla morte che lo circonda?
Erik Contzius (Cantor) Kingston Vernes (Alan Haft) Sophie Knapp (Helene Haft) Zachary Golinger (Marty Haft)
Musica: Hans Zimmer
Costumi: Marina Draghici
Scenografia: Miljen Kreka Kljakovic
Fotografia: George Steel
Montaggio: Douglas Crise
Effetti Speciali: Gabor Kiszelly (supervisore); Bruno Van Zeebroeck (Unità di Savannah)
Makeup: Lori Hicks (direzione); Jamie Kelman (per Ben Foster)
Casting: Ellen Chenoweth
Scheda film aggiornata al:
12 Agosto 2023
Sinossi:
In breve:
E' la storia di Harry Haft (Ben Foster), che viene mandato nel campo di concentramento di Auschwitz, dopo che i nazisti hanno invaso la Polonia. Data la sua possente fisicità e la sua prestanza, un sadico ufficiale gli propone di diventare un pugile per intrattenere i nazisti, combattendo sul ring contro i suoi compagni di prigionia. L'alternativa a questa scelta è la morte ed è per questo motivo che Harry accetta, sapendo che chi vince il match è destinato a sopravvivere, mentre chi perde viene freddato con un pallottola o spedito direttamente nelle camere a gas.
Short Synopsis:
Post World War II, Harry Haft is a boxer who fought fellow prisoners in the concentration camps to survive. Haunted by memories and guilt, he attempts to use high-profile fights against boxing legends like Rocky Marciano as a way to find his first love again.
Questa scelta cosa comporterà nella vita di Harry? Fino a che punto si spingerà per sopravvivere?
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Barry Levinson come Steven Spielberg? Indubbiamente, come già Spielberg con Schindler’s List - che resta forse il capolavoro assoluto - questa nuova storia è altrettanto singolare e significativa sul fronte Olocausto. Storia che Levinson carica, per la maggior parte, sulle spalle di un insolito e davvero grande Ben Foster, nei panni di un sopravvissuto ad Auschwitz. Levinson e Foster raccolgono il testimone della storia vera di Harry Haft, già pugile ad Auschwitz, costretto a combattere sul ring per il sadico piacere dei suoi carcerieri. Storia a sua volta derivata dal libro scritto dal figlio del protagonista, Alan Scott Haft (Harry Haft: Survivor of Auschwitz, Challenger of Rocky Marciano, Syracuse University Press, 2006). E il reticolo di memorie, rigorosamente in bianco e nero, che costantemente affiora nella mente e nell’anima di Harry/Foster, dà idea e misura di come e quanto sia rimasto segnato indelebilmente nel profondo, e noi dell’inferno cui è
di altri misura il livello di follia criminale, senza limiti e confini, di chi ne è stato il promotore, ed è un qualcosa che dovrebbe far seriamente riflettere! Ci vuole coraggio per raccontare una storia così, e solo verso la fine, Harry/Foster si decide a raccontarla, “una volta sola peròâ€, al figlio che da tempo si pone tanti interrogativi su suo padre: “ero in un campo di concentramento…†la dissolvenza in bianco sfuma su questa storia a noi raccontata nel film stesso. Un film che incastona una grande interpretazione così come pure il marchio d’autore di una regia che, non di rado, eccelle!
Perle di sceneggiatura
Harry Haft (Ben Foster): "Lasciami andare!"
Schneider (Billy Magnussen):"E andare dove? Hai ucciso la tua stessa gente... Ti ho salvato la vita, ti ho fatto diventare il martello"