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    EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE

    Torna al cinema dal 13 Marzo - OSCAR 2023: VINCITORE di 7 Statuette ('Miglior Film'; 'Miglior Regista' (Daniel Kwan e Daniel Scheinert); 'Miglior Sceneggiatura Originale'; 'Migliore Attrice Protagonista' (Michelle Yeoh); 'Migliore Attrice Non Protagonista' (Jamie Lee Curtis); 'Miglior Attore Non Protagonista' (Ke Huy Quan); 'Miglior Montaggio' (Paul Rogers) - BAFTA 2023: VINCITORE come 'Miglior Montaggio' - Ritorna al Cinema dal 2 Febbraio - RECENSIONE - Golden Globes 2023: VINCITORE come 'Miglior Attrice in una Commedia o Musical (Michelle Yeoh) e 'Miglior Attore Non Protagonista' (Jonathan Ke Quan) - I recuperati di CelluloidPortraits - Dal 6 Ottobre 2022

    "Ci sono l’elemento familiare, quello fantascientifico e quello filosofico"
    Il co-regista e co-sceneggiatore Daniel Scheinert

    "Si potrebbero dire milioni di cose a riguardo, ma la più semplice e veritiera è che è un film su una madre che impara ad ascoltare la propria famiglia nel bel mezzo del caos più totale... L’idea principale che ci ha fatto progredire e che ci è sembrata una metafora di ciò che sta accadendo ora nella società è il sovraccarico cognitivo, la forzatura che ne deriva. Si dice che ‘l'affaticamento da compassione’ sia cominciato con il Covid, ma credo che esistesse già da prima - abbiamo talmente tante cose di cui preoccuparci che abbiamo perso tutti il filo. La pandemia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha reso questo un film sulla compassione nel caos... a noi piacciono i film d’azione, non la violenza... Questi film intrattengono in modo viscerale e volevamo trasporre quel tipo di energia e senso di soddisfazione che si ha guardandoli in un contesto d’amore e comprensione. Il che non è stato per niente facile, ma ci siamo divertiti. Non sapevamo come fare, ma volevamo portare qualcosa del genere sul grande schermo"
    Il co-regista e co-sceneggiatore Dan Kwan

    (Everything Everywhere All At Once; USA 2022; Commedia tra azione ed avventura; 139'; Produz.: A24, AGBO Production, IAC Films, Year of The Rat; Distribuz.: I Wonder Pictures)

    Locandina italiana Everything Everywhere All At Once

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    Celluloid Portraits:



    See Synopsis

    Titolo in italiano: Everything Everywhere All At Once

    Titolo in lingua originale: Everything Everywhere All At Once

    Anno di produzione: 2022

    Anno di uscita: 2023

    Regia: Dan Kwan, Daniel Scheinert

    Sceneggiatura: Dan Kwan, Daniel Scheinert

    Cast: Michelle Yeoh (Evelyn Quan Wang)
    Stephanie Hsu (Joy Wang/Jobu Tupaki)
    Ke Huy Quan (Waymond Wang)
    Jamie Lee Curtis (Deirdre Beaubeirdre)
    James Hong (Gong Gong)
    Jenny Slate (Big Nose)
    Harry Shum Jr. (Chad)
    Tallie Medel (Becky Sregor)
    Biff Wiff (Rick)
    Sunita Mani (Regina nel musical televisivo)
    Aaron Lazar (Soldato nel musical televisivo)
    Brian Le (Alpha Jumper)
    Andy Le (Alpha Jumper)
    Cara Marie Chooljian (Alpha Jumper)
    Narayana Cabral (Guardia di sicurezza)
    Cast completo

    Musica: Son Lux

    Costumi: Shirley Kurata

    Scenografia: Jason Kisvarday

    Fotografia: Larkin Seiple

    Montaggio: Paul Rogers

    Effetti Speciali: Jonathan Kombrinck (supervisore)

    Makeup: Michelle Chung (direzione)

    Casting: Sarah Finn

    Scheda film aggiornata al: 03 Aprile 2023

    Sinossi:

    In breve:

    Si racconta la storia di Evelyn Wang (Michelle Yeoh), una donna di origini cinesi che gestisce una piccola lavanderia a gettoni. Evelyn è sempre piena di lavoro e deve occuparsi non solo della sua attività, ma anche della sua famiglia: un padre ormai rintronato (James Hong), una figlia adolescente Joy (Stephanie Hsu), che non sembra più riuscire a comprendere, e un matrimonio con Waymond (Ke Huy Quan), un uomo debole con il quale non si trova per nulla bene. Come se la sua impegnata vita non bastasse, Evelyn riceve anche un controllo fiscale che la porta a imbattersi in Deirdre (Jamie Lee Curtis), un'ispettrice puntigliosa.
    Mentre deve fare i conti con l'agente, la donna assiste a una spaccatura nel multiverso, che la trascina in un'avventura fatta di realtà parallele. Il suo compito ora è sconfiggere il nemico e salvare il destino degli universi, riportando così non solo l'armonia nelle varie dimensioni, ma anche nella sua vita e nella sua famiglia.

    In dettaglio:

    Parte 1: Everything

    Evelyn Quan Wang è un'immigrata cinese trapiantata negli Stati Uniti d'America che gestisce una lavanderia a gettoni insieme al marito Waymond. La tensione familiare è alta: la lavanderia a gettoni è tenuta sotto controllo dall'IRS, Waymond sta cercando di presentare le carte di divorzio a Evelyn, l'esigente padre di Evelyn, Gong Gong è appena arrivato da Hong Kong e la figlia lesbica di Evelyn, Joy, cerca di convincere la madre ad accettare la sua ragazza Becky.

    Durante un incontro con l'ispettore dell'IRS Deirdre Beaubeirdre, la personalità di Waymond cambia quando il suo corpo viene brevemente rilevato da Alpha Waymond, una versione di Waymond proveniente da un universo chiamato "Alphaverse". Alpha Waymond spiega a Evelyn che esistono molti universi paralleli, poiché ogni scelta fatta crea un nuovo universo. Le persone dell'Alphaverse, guidate dalla defunta Alpha Evelyn, hanno sviluppato una tecnologia di "salto-verso" che consente alle persone di accedere alle abilità, ai ricordi e al corpo delle loro controparti dell'universo parallelo soddisfacendo condizioni specifiche. Il multiverso è minacciato da Jobu Tupaki, la versione Alphaverse di Joy. La sua mente è stata frantumata dopo che Alpha Evelyn l'ha spinta a saltare ripetutamente negli altri universi: Jobu Tupaki ora sperimenta tutti gli universi contemporaneamente e può saltare e manipolare la materia a piacimento. Con il suo potere divino ha creato un "grande bagel" simile a un buco nero che può potenzialmente distruggere il multiverso.

    Evelyn riceve la tecnologia per saltare negli universi e, di conseguenza, combattere i tirapiedi di Jobu Tupaki, che iniziano a convergere nell'edificio dell'IRS. Evelyn viene a sapere dei piani di Waymond di divorziare da lei e scopre altre vite in cui ha fatto scelte diverse, ad esempio diventando una maestra di kung fu o una star del cinema invece di lasciare la Cina con Waymond, che diventa un uomo d'affari di successo. Alpha Waymond arriva a credere che Evelyn abbia il potenziale non sfruttato per sconfiggere Jobu Tupaki. Alpha Gong Gong ordina a Evelyn di uccidere Joy per ostacolare Jobu Tupaki, ma Evelyn rifiuta. Decide che deve affrontare Jobu Tupaki acquisendo i suoi stessi poteri, quindi salta ripetutamente negli altri universi mentre combatte i servi di Jobu Tupaki e i soldati di Alpha Gong Gong. Dopo la battaglia, Alpha Waymond viene localizzato e ucciso da Jobu Tupaki nell'Alphaverse e la mente di Evelyn va in pezzi.

    Parte 2: Everywhere

    Evelyn salta verso altri bizzarri universi, incluso uno in cui gli umani hanno hot dog al posto delle dita e in cui ha una relazione romantica con Deirdre, e un altro in cui lavora al fianco dello chef teppanyaki Chad, che viene segretamente guidato da un procione, come in Ratatouille. Viene a sapere che Jobu Tupaki ha creato il Grande bagel non per distruggere tutto, ma per distruggere se stessa, e ha cercato un'Evelyn che possa capirla. Jobu Tupaki sente che, poiché ci sono così tanti universi vasti e un caos infinito, nulla conta davvero e desidera semplicemente non esistere più.

    In altri universi, i Wang stanno per perdere la lavanderia a gettoni a causa di problemi fiscali; la relazione di Evelyn con Deirdre va in pezzi; lo chef Evelyn smaschera Chad e l'uomo d'affari Waymond rifiuta la Evelyn star del cinema dopo decenni di distanza. Evelyn è tentata ad assecondare Jobu Tupaki dopo una lunga discussione filosofica in diversi universi e accoltella il Waymond del suo universo. Poco prima di unirsi a Jobu Tupaki nell'entrare nel bagel, si ferma quando sente le suppliche di Waymond che implora tutti di smettere di combattere, essere gentili e avere speranza, anche in un universo in cui nulla sembra avere senso. Evelyn accoglie il grido di allarme di Waymond e sconfigge i combattenti di Alpha Gong Gong e Jobu Tupaki usando la sua conoscenza del multiverso per trovare ciò che sta danneggiando ciascuno di loro e aiutarli a raggiungere la felicità. Evelyn raggiunge Jobu Tupaki e le dice che non è sola e che Evelyn sceglierà sempre di stare con lei, dovunque possa essere. Nel frattempo, in un universo parallelo, Evelyn affronta Gong Gong e si riconcilia con Waymond e Joy, e Waymond convince Deirdre a lasciare che i Wang ripaghino le tasse. Jobu Tupaki inizialmente rifiuta Evelyn, ma torna da lei e le due si abbracciano.

    Parte 3: All at Once

    Poco dopo, le relazioni e la vita della famiglia sono migliorate; Becky è ora considerata una parte della famiglia, Waymond ed Evelyn condividono un breve ma romantico momento per la prima volta dopo tanto tempo e tornano all'edificio dell'IRS con una seconda possibilità per presentare le tasse. Mentre Deirdre parla, l'attenzione di Evelyn è momentaneamente attratta dai suoi sé alternativi e dal multiverso, prima di tornare nel suo universo natale.

    Synopsis:

    With her laundromat teetering on the brink of failure and her marriage to wimpy husband Waymond on the rocks, overworked Evelyn Wang struggles to cope with everything, including a tattered relationship with her judgmental father Gong Gong and Joy, her daughter. And, as if facing a gloomy midlife crisis weren't enough, Evelyn must brace herself for an unpleasant meeting with an impersonal bureaucrat: Deirdre, the shabbily dressed IRS auditor. However, as the stern agent loses patience, an inexplicable multiverse rift becomes an eye-opening exploration of parallel realities. Will Evelyn jump down the rabbit hole? How many stars are there in the universe? Can weary Evelyn fathom the irrepressible force of possibilities, tap into newfound powers, and prevent an evil entity from destroying the thin, countless layers of the unseen world?

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    Regola numero uno: sregolatezza, una questione di stile! Ed ecco a voi il caos schizofrenico di un’assurda idea di ‘multiverso’. Una tra le tante vie per ritrovare se stessi e l’armonia familiare

    1. Ogni cosa,
    2. Ovunque,
    3. Tutto in una volta...

    Secondo me non c’era bisogno di impiegarci tutto questo tempo! Se è vero che avendo la possibilità di dare uno sguardo a tutte le diverse vite che una persona potrebbe avere, di contro alla strada di fatto imboccata nella propria vita - il concetto dello ‘sliding doors’ è ben noto - si potrebbe rivedere qualcosa; se è vero che il riflesso interattivo di scelte individuali potrebbe avere una sorta di effetto domino, e comunque, un qualche effetto a spettro universale; e se è vero che dal mazzo delle possibilità - un guazzabuglio di infinite possibilità, tali da generare un vero caos - si può innescare lo stimolo ad orientarsi verso

    una nuova prospettiva e ritrovare l’armonia per se stessi e per i propri affetti; è pure vero che può esserci anche un modo un po' più attraente di questo per esprimere il punto. O, per meglio dire, più ‘gentile’, tanto per usare la stessa chiave di accesso, chiamata in causa da questo ‘schizofrenico’ film, per arrivare all’armonia esistenziale, sgominando la fitta nebbia di ansie che ci assale, inevitabilmente, anche nella nostra era contemporanea, iper digitalizzata.

    Al timone di acrobazie a go-go inoculate nel mondo immaginario di Everything Everywhere All At Once - un frullatore iper barocco in cui è possibile entrare e trovare di tutto, un po' più difficile uscirne - ci sta il duo di registi, ‘visionari’ senza ombra di dubbio, Daniel Kwan e Daniel Scheinert (Swiss Army Man - Un amico multiuso) altrimenti detti ‘I Daniels’, con tutto il supporto della produzione esecutiva dei Fratelli Russo. Un’operazione piuttosto consapevole

    fin dalle intenzioni, se è lo stesso corpo di regia (Scheinert) a dichiarare “Ci piace tantissimo far emozionare il pubblico con qualcosa di assurdo… Quando ci riusciamo è una sensazione strana! Ci emozioniamo, ma ci sentiamo anche come se fossimo riusciti a fare uno scherzo cattivissimo a qualcunoâ€. Ecco, appunto, in effetti è così che mi sono sentita dopo essere finalmente uscita da questa sofferta visione: vittima di uno scherzo cattivissimo.

    L’idea dello ‘sliding doors’ applicato al concetto di ‘multiverso’ con una certa filosofia di base, era indubbiamente intrigante e promettente: il viaggio della protagonista Evelyn (ruolo che a Michelle Yeoh è valso il Golden Globe 2023 alla ‘Miglior Attrice’) attraverso tutte le sue vite possibili, che le permette di capire cos’è che conta veramente per lei, era un input narrativo assolutamente vincente, non c’è che dire. Ad affiancarla in questo psichedelico viaggio: Jamie Lee Curtis nelle vesti di Deirdre,

    una puntigliosa esattrice delle tasse, di quelle con cui non vorresti mai avere a che fare; la figlia Joy (la terribile Jobu Tupaki nella dimensione alphaverso, cui dà svariati corpi e anime Stephanie Hsu); e, nei panni del marito di Evelyn, Waymond, nientemeno che, Ke Huy Quan, qui al suo ritorno alle scene dopo quarant’anni da Indiana Jones e il Tempio maledetto in cui era il piccolo Short Round e da I Goonies.

    Il fatto è che prima di raggiungere il finale sorprendentemente catartico del film, l’unico ancoraggio narrativo chiaro resta quello di partenza: la lavanderia a gettoni a gestione familiare che vede Evelyn/Yeoh, affannata nel dover fare mille cose tutte insieme, nell’impossibilità oggettiva di dedicarsi ad ognuna come si deve, risucchiata da una non vita, in cui il marito sta per chiederle il divorzio, la figlia Joy/Hsu omosessuale cerca invano un dialogo, e il padre anziano (il Gong Gong di

    James Hong) è fuori di testa. La situazione familiare tipo in cui si può facilmente perdere la capacità di relazionarsi e di ascoltare, con l’aggravante del gap generazionale affogato nell’era tecnologica per eccellenza. Sopraffatta da un tavolo pieno di scartoffie da presentare all’intransigente esattrice di cui sopra, per la dichiarazione dei redditi, Evelyn/Yeoh la vediamo in questi termini per l’ultima volta al tavolo dove tutti i nodi vengono al pettine: quello dell’esattrice Deirdre/Lee Curtis, per l’appunto. Il momento da cui si dipana un vero caos: è qui che Evelyn/Yeoh assiste ad una spaccatura nel multiverso che dà origine a realtà parallele multiple in cui viene risucchiata come parte interattiva e con il ruolo salvifico del destino degli universi, così come di quello familiare.

    Un viaggio è un viaggio, ma se da questo viaggio si entra e si esce continuamente, perdendosi in mille sentieri secondari, scaturiti dal frammentarsi dei vari brani

    delle diverse realtà parallele, con il pretesto di prendere in prestito capacità proprie acquisite in altre dimensioni, il gioco può reggere solo se dura poco. Invece i ‘Daniels’ si sono divertiti a strutturare e destrutturare proprio in questo modo l’intero corpo centrale del film, mixando in un frullatore, assurdamente iper barocco ed iper schizofrenico, le più disparate fonti artistiche, tentando di plasmare una sorta di “incubo esistenziale-nichilistico†che poi diventa il nostro. Ricordate lo ‘scherzo cattivissimo’?

    Dello ‘scherzo cattivissimo’ fanno dunque anche parte citazioni a grappolo: da 2001: Odissea nello spazio a In the Mood For Love, fino a Ratatouille qui rivisitato e corretto, per non dire ‘massacrato’, così come da Matrix è derivata la fiumana di scene d’azione a colpi di kung-fu. Il tutto distante anni luce dalla pura anima cinefila, ben più affiliata e plasmata sui video correnti sul canale YouTube, sugli sketch del Tim and Eric Awesome Show,

    Great Job!, nonché sull’anarchia imperante dei film anime giapponesi. Queste sono le autodichiarate fonti dei Daniels per questo fantasmagorico, e un tantino delirante, trittico in celluloide - 1. Everything 2. Everywhere 3. All at Once - che, sotto certi aspetti, avrebbe anche potuto richiamare alla memoria un'altra pellicola, a suo tempo veicolata sui sei binari paralleli di un’unica storia, per attraversare diverse epoche nell’arco di cinquecento anni: stiamo parlando del Cloud Atlas di Tom Tykwer, Lana e Andy Wachowski, che già ci era parso caotico e pesante. Quel che, si dice, ‘una passeggiata’, in confronto ad Everything Everywhere All at Once dei Daniels!

    Scherzo per scherzo, verrebbe la voglia di intonare un nuovo ritornello, sull'atavico motivetto: ‘Chi non ‘salta verso’ è, è…’

    Pressbook:

    PRESSBOOK ITALIANO di EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE

    Links:

    • Michelle Yeoh

    • James Hong

    • Jamie Lee Curtis

    • Jenny Slate

    • OSCAR 2023 - AND THE WINNERS ARE...!!! 'Everything Everywhere All At Once' Miglior Film; 'Niente di nuovo sul fronte occidentale' Miglior Film Straniero.Tutti i Premi!!! (Speciali)

    • Everything Everywhere All At Once (BLU-RAY + DVD)

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    Everything Everywhere All At Once - trailer ufficiale

    Everything Everywhere All At Once - trailer ufficiale (V.O.)

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