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    UNA BIRRA AL FRONTE

    RECENSIONE - Russell Crowe, Zac Efron e Bill Murrey tra gli altri, raccontano, per la regia di Peter Farrelly, un bizzarro episodio di guerra depositato da memorie personali di John "Chickie" Donohue, impegnato in Vietnam per otto settimane a consegnare birra ai suoi amici e ad altri soldati in combattimento - Dal 30 Settembre su Apple TV+

    "... è l’universo che ha portato queste storie nella mia vita. Quella di Chick Donohue è arrivata sotto forma di un documentario trovato on line di cui mi sono innamorato subito. C’era qualcosa in più rispetto a 'Green Book', quando Chick andò in Vietnam avevo dieci anni, ricordo mio padre guardare il notiziario e le file di cadaveri che uscivano dagli aeroplani. La guerra era in casa, il figlio dei nostri vicini fu ucciso in azione a 18 anni, mi è rimasto impresso. Non avevo un’opinione, come tutto il mio quartiere pensavo che fosse una guerra giusta, che stavamo salvando il mondo come nella Seconda Guerra Mondiale, e lo credeva anche Chick. Solo anni dopo, quando ero alle superiori e le conseguenze del conflitto stavano venendo a galla ho capito, come molti altri, che eravamo dalla parte sbagliata della Storia, seguendo ciecamente il nostro leader. Credo sia stata un’esperienza estremamente istruttiva per il paese... vorrei non ci fossero più guerre, ma ci sono e se proprio deve diventare uno show, che almeno serva a rendere il pubblico consapevole di quanto stia accadendo. Non mi piace che la guerra sia nel mio salotto, ma sono più preoccupato di quanto viene nascosto che di quanto viene mostrato. Se si impedisse alla stampa di fotografare o riprendere i corpi dei soldati morti, quei ragazzi lo sarebbero comunque. Preferisco che il pubblico se ne renda conto, così che possa avere dubbi sulle ragioni della guerra. Quello che sta succedendo in Ucraina è, oggi come allora, un problema di leadership, e le vittime sono da entrambe le parti. E per leadership intendo Putin... Ci sono stati molti film sulla guerra in Vietnam ma mai nessuno come Una guerra al fronte. Il mio lungometraggio è incentrato sul punto di vista di una persona normale, non su quello dei poteri militari o di un soldato. Chickie è un uomo comune. Non è nemmeno tanto arguto ma è un tipo giusto e con un gran cuore".
    Il regista e co-sceneggiatore Peter Farrelly

    (The Greatest Beer Run Ever; USA 2022; Drammetico di guerra; 126'; Produz.: Living Films Skydance Media; Distribuz.: Apple TV+)

    Locandina italiana Una birra al fronte

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    See Short Synopsis

    Titolo in italiano: Una birra al fronte

    Titolo in lingua originale: The Greatest Beer Run Ever

    Anno di produzione: 2022

    Anno di uscita: 2022

    Regia: Peter Farrelly

    Sceneggiatura: Brian Hayes Currie, Peter Farrelly, Pete Jones

    Soggetto: Basato sull'omonimo libro di Joanna Molloy e John "Chickie" Donohue, una raccolta di memorie sulle otto settimane di Donohue in Vietnam, consegnando birra ai suoi amici e ad altri soldati in combattimento.

    Cast: Russell Crowe (Coates)
    Zac Efron (John 'Chickie' Donohue)
    Kyle Allen (Bobby Pappas)
    Bill Murray (Colonnello)
    Archie Renaux (Tommy Collins)
    Will Hochman (Tommy Minogue)
    Jake Picking (Rick Duggan)
    Will Ropp (Kevin McLoone)
    Kristin Carey (Mrs. Minogue)
    Hal Cumpston (Danny Leary)
    Paul Sloan (Agente CIA)
    Ruby Ashbourne Serkis (Christine)

    Costumi: Bao Tranchi

    Scenografia: Tim Galvin

    Fotografia: Sean Porter

    Montaggio: Patrick J. Don Vito

    Makeup: Tarra D. Day (direzione)

    Casting: Rick Montgomery

    Scheda film aggiornata al: 02 Novembre 2022

    Sinossi:

    In breve:

    Il film racconta la storia di un uomo, John Donahue (Zac Efron), noto come Chickie, che dopo aver visto in TV una protesta contro la guerra in Vietnam, prende una decisione che diventa una vera e propria avventura. Siamo nel 1967, quando Chickie decide di lasciare la sua casa a New York e iniziare la sua missione: portare ai suoi amici d'infanzia impegnati a combattere in Vietnam, un piccolo pezzo di casa, la loro birra preferita.

    See Short Synopsis:

    A man's story of leaving New York in 1967 to bring beer to his childhood buddies in the Army while they are fighting in Vietnam

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    “Dimostrerò ai ragazzi del quartiere quanto ci teniamo a loro, fatemi una lista di tutti i ragazzi e delle loro unitàâ€

    I fratelli Farrelly hanno fatto strada in coppia, ma già come i Coen, non mancano l’occasione per cimentarsi in qualcosa in maniera indipendente. Ed è appunto il caso di Peter Farrelly, alla sua terza regia da solo, senza il fratello Bobby: dopo Scemo & più scemo e Green Book, passando per alcuni episodi di Comic Movie, arriva così The Greatest Beer Run Ever, ovvero Una birra al fronte. Che il vessillo del titolo originale ‘la più grande birra corre sempre’ possa sventolare con orgoglio, nell’immagine patriottica di un americano medio, lo si può capire benissimo, ma che la questione possa essere legata a filo doppio con la storica e famigerata guerra in Vietnam, beh, questo può lasciare interdetti. E a sentire tutta la storia, raccontata in prima persona dal protagonista

    che l’ha vissuta, - John ‘Chickie’ Donohue nel libro omonimo (con Joanna Molloy) - c’è da non crederci! Eppure, quella raccolta di memorie parla delle otto settimane in cui Donohue si ritrova a partire per il Vietnam con l’unico scopo di consegnare ‘la birra più grande’ agli amici del quartiere, soldati in combattimento su quel fronte bellico. Un’impresa a dir poco surreale e bizzarra, finché non se ne scoprono le motivazioni profonde. Motivazioni che il regista Peter Farrelly evidenzia nel suo film, trasformandolo in una piccola, preziosissima perla. Ed è per l’appunto il modo di raccontarla a renderla speciale.

    A Inwood, un quartiere di New York, il ventiseienne John Donohue detto ‘Chickie’, veterano dei marines che continua a lavorare sulle navi per sei mesi all’anno, è al momento in quella fase di stallo, equamente condivisa tra generose e prolungate bevute al bar di notte e altrettanto generose dormite di giorno. Il

    che dà sui nervi al padre, tanto quanto a alla sorella, convinta pacifista impegnata in manifestazioni di quartiere contro la guerra in Vietnam. Una guerra cui si guarda con rispetto e senso del dovere perché ritenuta giusta, opinione confortata dalla ‘propaganda’ main stream dei media, impegnati a raccontare la loro guerra: una rivisitazione inzuppata fino al collo di menzogne a grappolo. Per questo l’opinione comune più diffusa è convinta che i giovanissimi ragazzi del quartiere che si sono arruolati abbiano solo prestato fede ad un dovere irrinunciabile. Ne è convinto anche ‘Chickie’ e le litigate con la sorella per questo, non fanno che ribadirlo. Così come al pub, dove è praticamente di casa, ad argomentare e controbattere c’è un barman come il colonnello di Bill Murray, ancora tra i più combattivi, per quanto dietro ad un bancone. E’ in queste atmosfere, dopo le notizie che si rincorrono, sulla morte di

    alcuni amici, che iniziano ad infiltrarsi dei dubbi morali: prima timidamente e poi sempre più forti. Tutti fanno qualcosa per la causa della guerra e ‘Chickie’ comincia a sentirsi in colpa e, soprattutto, inutile. Così una sera del 1967 succede qualcosa di speciale: si affaccia alla sua mente un’idea folle che pian piano prende corpo.

    Peter Farrelly giura che è un caso, ma in effetti gli Anni Sessanta sembrano attirarlo parecchio: Green Book ha fatto da apripista e adesso arriva questo Una birra al fronte a ribadire analogo scorcio temporale. Una cosa è certa, entrambi i film condividono la stessa eccellente levatura. Si diceva del modo di raccontare: beh, non è da tutti innescare dilemmi morali sul pianeta ‘guerra in Vietnam’ coniugando estrema leggerezza e un sano umorismo - a tratti persino in stile commedia degli equivoci - con il dramma vero e proprio. L’intrattenimento è assicurato così come una ottima

    riflessione sul campo, a colpi di battuta. Tutto corre sul filo della sgangherata ed improbabile partenza di questo ‘Chickie’ (il miglior ruolo di tutta la carriera di Zac Efron), e delle sue rocambolesche tappe, dietro una involontaria copertura che sembra aprirgli varchi normalmente inaccessibili se non ai militari. Finché non inciampa nel fotoreporter di Russell Crowe, qui sacrificato alla causa, in una sorta di cameo allargato, che cede il passo al primo protagonista di Chickie/Efron. Ma non si imbatte certo solo in lui. Tra l’incredulità degli stessi amici soldato che si ritrovano davanti sul fronte vietnamita, senza preavviso alcuno, l’amico di quartiere, ci sono incontri, passaggi e sequenze memorabili, sature di autentico dramma. Un dramma tale da far cambiare radicalmente ottica al nostro sbigottito protagonista: su quella stessa guerra vista da lontano in tutt’altri termini. E a portarci sul binario di autentico realismo sopraggiungono le foto di rito

    dei veri protagonisti, sui titoli di coda, fino a quel ritratto di gruppo ormai anziano che, chissà quali altre cose potrebbe raccontare! Perché, come dice il fotoreporter di Crowe a Chickie: “la verità non ci danneggia, le bugie siâ€.

    Secondo commento critico (a cura di La parola al film)









    trailer ufficiale (V.O.):

    Perle di sceneggiatura

    Bobby Papas: "Hai un gran cuore Chickie', è il cervello che mi preoccupa"

    Il fotoreporter Coates (Russell Crowe): "Ce l'hanno qui le birre, non lo sapevi?"

    Il fotoreporter Coates (Russell Crowe): "Ci sono tante guerre in Vietnam, la prima è quella degli uffici stampa"

    'Chickie' (piangendo, alla madre del defunto Tommy): "Ho convinto io Tommy a partire. Sapevo che era spaventato. Lo sapevano tutti, non volevo che avesse paura... avrebbe dovuto ascoltare se stesso, e non ascoltare me"

    Links:

    • Russell Crowe

    • Zac Efron

    • Bill Murray

    • Archie Renaux

    1 | 2

    Galleria Video:

    Una birra al fronte - trailer (versione originale sottotitolata)

    Una birra al fronte - trailer (versione originale) - The Greatest Beer Run Ever

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