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    NON COSI' VICINO

    I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Tom Hanks si traduce in Otto, il protagonista del romanzo svedese di gran successo di Fredrik Backman, già portato sul grande schermo in patria nel 2015 e di cui il film odierno di Marc Forster è il remake - Dal 16 Febbraio 2023

    (A Man Called Otto; SVEZIA/USA 2022; Dramedy; 126'; Produz.: 2DUX², Playtone, SF Productions, SF Studios, STX Entertainment, Sony Pictures Entertainment (SPE); Distribuz.: Warner Bros. Entertainment Italia)

    Locandina italiana Non così vicino

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    Celluloid Portraits:



    See Short Synopsis

    Titolo in italiano: Non così vicino

    Titolo in lingua originale: A Man Called Otto

    Anno di produzione: 2022

    Anno di uscita: 2023

    Regia: Marc Forster

    Sceneggiatura: David Magee

    Soggetto: Dal romanzo L'uomo che metteva in ordine il mondo di Fredrik Backman (Mondadori Editore). Remake di un film svedese A Man Called Ove diretto da Hannes Holm nel 2015.

    Cast: Tom Hanks (Otto Anderson)
    Mariana Treviño (Marisol)
    Rachel Keller (Sonya)
    Manuel Garcia-Rulfo (Tommy)
    Cameron Britton (Jimmy)
    Juanita Jennings (Anita)
    Mack Bayda (Malcolm)
    Peter Lawson Jones (Reuben)
    Max Pavel (Andy)
    Kailey Hyman (Barb)
    Truman Hanks (Otto da giovane)
    Emonie Ellison (Anita da giovane)
    Lavel Schley (Reuben da giovane)
    Mike Birbiglia (Agente immobiliare)
    Gina Jun (Vicina)
    Cast completo

    Musica: Thomas Newman

    Costumi: Frank L. Fleming

    Scenografia: Barbara Ling

    Fotografia: Matthias Koenigswieser

    Montaggio: Matt Chesse

    Makeup: Douglas Noe (direzione)

    Scheda film aggiornata al: 05 Aprile 2023

    Sinossi:

    In breve:

    Tratto dal comico e commovente bestseller L'uomo che metteva in ordine il mondo, Non Così Vicino racconta la storia di Otto Anderson (Tom Hanks), un vedovo scontroso e molto fissato con le sue abitudini. Quando una giovane e vivace famiglia si trasferisce nella casa accanto, l’incontro con Marisol, ragazza brillante e in dolce attesa, crea un'improbabile amicizia che sconvolgerà il suo mondo. Una storia divertente e struggente che racconta come alcune famiglie nascono anche nei luoghi più inaspettati.

    In altre parole:

    Si racconta la storia di Otto (Tom Hanks), un uomo vedovo e in pensione dal carattere rigido e facilmente irritabile, che a causa del suo temperamento tiene sotto scacco l'intero vicinato, costringendo tutti a seguire le sue regole. In verità, l'uomo non ha più interesse nella vita e soprattutto nella felicità da quando ha perso sua moglie, ritirandosi a vivere in solitaria e lontano da ogni contatto umano positivo.

    Quando fa la conoscenza dei suoi nuovi vicini, Otto stringe con loro un forte legame di amicizia, che lo porterà con il tempo a cambiare, sebbene sia difficile abbandonare le vecchie abitudini...

    Short Synopsis:

    A grumpy widower whose only joy comes from criticizing and judging his exasperated neighbors meets his match when a lively young family moves in next door, leading to an unexpected friendship that will turn his world upside-down.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    Un regista tanto variegato ed eclettico nei generi come Marc Foster (Neverland-Un sogno per la vita, Stay. Nel labirinto della mente, Vero come la finzione, Il cacciatore di aquiloni, Quantum of Solace, World War Z, Chiudi gli occhi), non poteva che fare centro con questa storia che gira intorno al protagonista Otto Anderson. Soprattutto con Tom Hanks nei suoi panni. Tratto dal romanzo L'uomo che metteva in ordine il mondo di Fredrik Backman (Mondadori Editore), nonché remake del film svedese A Man Called Ove (2015) di Hannes Holm, A Man Called Otto di Marc Foster si traduce in un dramedy in cui la commozione surclassa la risata man mano che si va avanti. Perché il navigato Foster ha affrescato questa parabola esistenziale ad personam - con un corollario umano di supporto all’altezza di ogni situazione - tramite un montaggio in soggettiva, modulato tra passato e presente, inequivocabile delle percezioni emotive

    di questo eccentrico personaggio. Un personaggio che, per certi versi, ha qualcosa in comune con il Walt Kowalski di Clint Eastwood nel suo Gran Torino: un cuore apparentemente duro, o troppo grande, fisiologicamente parlando, come nel caso di Otto/Hanks, in grado di sorprendere e, presto o tardi, di rivelare una generosità d’animo impensabile. E’ solo questione di tempo, per il personaggio, così come per lo spettatore, prima che possa comprendere le ragioni di un assurdo comportamento.

    Si era pensato di conoscere Otto/Hanks come un paranoico dell’ordine e delle regole che tiene tutti a distanza - di qui il titolo italiano del film, Non così vicino - invece, molto gradualmente, mentre ci si diverte nelle svariate occasioni in cui si rende ridicolo, o buffo, che dir si voglia, dalla ruvidezza della sua scorza, iniziamo ad intravedere la fisionomia del dramma che ha vissuto in gioventù, all’ombra di un grande amore.

    La mia

    vita era in bianco e nero prima di conoscere Sonya, lei era il colore”

    Così Otto/Hanks non è, sostanzialmente, lo scorbutico scortese, piantagrane, di cui facciamo conoscenza in un supermarket nel reparto ferramenta. E che è stato pesantemente traumatizzato, lo si capisce in breve tempo con l’utilizzo di quella corda appena acquistata. Otto/Hanks è solo e il suo amore di una vita è venuto a mancare sei mesi prima ma non sappiamo ancora come. Curiosamente, a far conoscere Otto in gioventù - purtroppo, si direbbe, senza grande appeal interpretativo - è proprio il figlio di Tom Hanks, Truman, d’altra parte ‘funzionale’ alla scoperta del vero personaggio. Ad incrinare invece la coriacea superficie creata da Otto maturo (Tom Hanks), con molta gradualità, mentre abbiamo occasioni di puro spasso, sono dei buffi vicini che sopraggiungono nel residence condominiale: in particolare la giovane signora messicana Marisol (Mariana Treviño), madre di due bambine ancora piccole

    e già in attesa del terzo figlio. Non mancano situazioni esilaranti punteggiate dal dramma personale di Otto/Hanks che continua a non lasciar andare il passato e rimpiangere la sua Sonya (Rachel Keller) senza la quale ‘nulla va più bene’.

    Scusa se non ti ho ancora raggiunto, è più difficile di quanto pensassi

    Per questo, prima con la corda, poi in altri modi, prova a farla finita una volta per tutte, cercando di raggiungere prima del tempo la sua defunta moglie. Ma ogni volta, sopraggiunge qualcuno o qualcosa che manda all’aria i suoi funesti piani. Incredibile a dirsi, ma le oggettive e talora impellenti necessità di questi vicini, cui vanno ad aggiungersene altri, come la coppia di Anita e Reuben, il transgender Malcom e… un gatto altrettanto coriaceo e determinato a farsi adottare, riusciranno ad ammorbidire il nostro Otto, fino a raggiungere persino il segno opposto di tanta durezza, e a scoprirsi davvero

    utile per gli altri, da sentirsi meglio anche con se stesso. Ed ecco che la commedia cede il passo ad una sincera commozione. Una bella storia, insomma, in cui regia ed interprete protagonista danno avvio ad una vera e propria sinfonia, che, con l’ausilio di un diligente co-protagonismo, sa farsi corale come un’orchestra armoniosa e sintonizzata sulla stessa lunghezza d’onda.

    Perle di sceneggiatura

    Otto (Tom Hanks): "Scusa se non li ho portati prima. Il quartiere sta andando a rotoli ormai".

    Otto: "Ci sono dei nuovi vicini: il marito è stupido".

    Marisol (Mariana Treviño): "Lei è sempre così antipatico?"

    Otto: "Io non sono antipatico.

    Marisol: Ma certo, non lo è! Ogni parola che dice è un abbraccio caloroso. Lei pensa di poter fare tutto da solo, ma sa una cosa: nessuno può".

    Pressbook:

    ENGLISH PRESSBOOK of A MAN CALLED OTTO

    Links:

    • Marc Forster (Regista)

    • Tom Hanks

    • Non così vicino (BLU-RAY + DVD)

    1 | 2

    Galleria Video:

    Non così vicino - trailer ufficiale

    Non così vicino - trailer ufficiale (V.O.) - A Man Called Otto

    Non così vicino - clip 'Io Sono Abby'

    Non così vicino - clip 'Lezione di guida'

    Non così vicino - clip 'Antipatico'

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