Cast: Naomi Watts (Amy Carr) Colton Gobbo (Noah Carr) Sierra Maltby (Emily Carr) Andrew Chown (Robert Ellis) Michelle Johnston (Heather) Woodrow Schrieber (Detective Paulson) David Reale (CJ) Jason Clarke (Greg Minor) Debra Wilson (Dedra Wilkinson) Christopher Marren (Peter) Jacqueline King Schiller (Susan)
Musica: Fil Eisler
Costumi: Amanda Lee Street
Scenografia: Zosia Mackenzie
Fotografia: John Brawley
Montaggio: Lee Haugen
Makeup: Traci Loader (direzione)
Casting: Stephanie Gorin
Scheda film aggiornata al:
07 Maggio 2022
Sinossi:
In breve:
Il film racconta la storia di una madre, Amy Carr (Naomi Watts), che si ritrova costretta ad intraprendere una lotta contro il tempo per provare a salvare il proprio figlio; il tutto mentre la cittadina in cui vivono viene messa in isolamento.
In dettaglio:
Una giovane madre cerca disperatamente di arrivare in tempo per salvare suo figlio, quando la piccola cittadina dove vivono viene messa sotto chiave dal governo.
Mentre si trova in aperta campagna per la sua corsa quotidiana, Amy Carr riceve una tragica telefonata: nella scuola dove si trova suo figlio c’è stata un’irruzione da parte di un uomo armato, che adesso tiene in ostaggio tutti gli studenti.
Lontana da casa e presa del tutto alla sprovvista, Amy dovrà approntare una reazione nel più breve tempo possibile, nell’incertezza di come possano muoversi anche gli altri genitori, in apprensione proprio come lei.
L’unica maniera con cui mettersi in contatto con il figlio è il telefono, ma questo ad Amy non può certo bastare. Così, la donna intraprende una lotta contro il tempo per provare a salvarlo: giunta finalmente sul luogo, e in attesa dei soccorsi e della polizia, riuscirà a instaurare una trattativa con il criminale, senza immaginare le possibili conseguenze…
Short Synopsis:
A mother desperately races against time to save her child as authorities place her small town on lockdown. Recently widowed mother Amy Carr is doing her best to restore normalcy to the lives of her young daughter and teenage son in their small town. As she's on a jog in the woods, she finds her town thrown into chaos as a shooting takes place at her son's school. Miles away, on foot in the dense forest, Amy desperately races against time to save her son
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Entrambi sono più che navigati quanto a pattinaggio sulla poliedrica pista del dramma: sia il regista Phillip Noyce (Dead Calm - Ore 10: calma piatta. Un viaggio nella paura, Giochi di potere, Sotto il segno del pericolo, Il collezionista di ossa, Catch a Fire, Above Suspicion) che Naomi Watts (21 Grammi tanto per citare uno tra i tanti titoli che ne fanno un talento conclamato su ogni registro), qui lasciata letteralmente sola sul campo, anzi, nel bosco, lacerata da un evento del tutto imprevisto e dal potenziale risolutivo praticamente nullo. Madre di famiglia, vedova da appena un anno, la Amy Carr di Naomi Watts deve far fronte ad un figlio adolescente che non riesce a metabolizzare la morte del padre. Ma questa non è che una premessa. L’intero film si impernia su di lei che, a sua volta un po' giù di corda, si prende la giornata libera, iniziando con
jogging. Mentre la figlia più piccola Emily è a scuola, il figlio Noah non ne vuol sapere di alzarsi dal letto.
E’ con queste premesse che sta per avere inizio un nuovo ‘viaggio nella paura’. Viaggio che questa volta si annoda intorno ad un cellulare e alla incredula madre Amy/Watts posta di fronte, sempre telefonicamente, ad un’emergenza nella scuola del figlio Noah. Figlio che lei pensa essere a casa, quando invece di lì a poco scoprirà alla fine essersi recato a scuola. A fare il film sono: i dettagli, sciorinati con calma uno alla volta dalla regia, sorprendente negli avvolgenti giri di macchina da presa intorno alla protagonista assoluta, e lo spettacolo che da sola la Watts riesce ad intessere lavorando sulle sue stesse, immense e variegate emozioni, realisticamente sottili e stratificate al punto da spiazzare e tirarci letteralmente dentro il dramma del suo personaggio. Un'eroina per caso, fremente di
quel coraggio che può avere solo una madre con un figlio in un pericolo non creduto possibile, soprattutto a scuola. Una madre d'altra parte impotente, perchè in mezzo ai boschi e ben lontana sia dalla scuola che da casa, anche se non si arrende e con il telefono raggiunge chiunque pur di far qualcosa per cambiare le cose. La sua è letteralmente una 'corsa contro il tempo' in quella che è, di fatto, davvero 'un'ora disperata' in quel di Lakewood, la località del primo titolo del film, e per quanto fisicamente stremata e ferita, non riesce e non vuole fermarsi, tentando in ogni modo di arginare il problema, con i contatti telefonici e tenendo un occhio fermo sulle news che arrivano via internet.
Tutto il resto è dentro le righe della più concitata sceneggiatura telefonica che si possa immaginare. Ma per quanto possa essere un lavoro di fantasia, resta
l'ammiccamento ad una piaga che sembra godere di ottima salute, soprattutto negli Stati Uniti: le armi poste legalmente e con faciloneria in mano a chiunque, favorendo fatti di cronaca nera proprio in ambito scolastico. La dichiarazione del figlio Noah sui titoli di coda sembra parafrasare il concetto, oltre a promettere una personale rinascita nel segno dell'apertura e del dialogo, il primo step per aiutare se stessi e il prossimo.
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)