RECENSIONE - Dalla 16. Festa del Cinema di Roma-Alice nella città (14-24 Ottobre 2021) - Nell'adattamento cinematografico di Stephen Chbosky tratto dall'acclamato musical di Broadway Julianne Moore e Amy Adams - Dal 2 Dicembre
(Dear Evan Hansen; USA 2020; Dramma musicale; 137'; Produz.: Marc Platt Productions; Distribuz.: Universal Pictures)
Soggetto: Basato sul musical di Steven Levenson, Benj Pasek e Justin Paul. Il musical ha vinto diversi Tony Awards nel 2017, tra cui 'Miglior Musical', 'Miglior Attore' e 'Miglior Attrice' per le star Ben Platt e Rachel Bay Jones.
Preliminaria - Il libro (Caro Evan Hansen, edito da Sperling & Kupfer) tratto dal musical originale:
Dai creatori del musical che ha fatto impazzire l'America, Dear Evan Hansen, arriva in libreria il romanzo ispirato al grande successo di Broadway e da mesi in vetta alle classifiche del New York Times. Un vero e proprio fenomeno che ha conquistato la mente e il cuore di tantissimi giovani e non.
Cast: Ben Platt (Evan Hansen) Kaitlyn Dever (Zoe Murphy) Julianne Moore (Heidi Hansen) Amy Adams (Cynthia Murphy) Amandla Stenberg (Alana Beck) Colton Ryan (Connor Murphy) Nik Dodani (Jared Kleinman) Danny Pino (Larry Murphy)
Musica: Benj Pasek e Justin Paul
Scenografia: Beth Mickle
Fotografia: Brandon Trost
Montaggio: Anne McCabe
Casting: Tiffany Little Canfield e Bernard Telsey
Scheda film aggiornata al:
29 Dicembre 2021
Sinossi:
In breve:
Alana è una studentessa del liceo che nasconde la propria solitudine impegnandosi nello studio e diventando un'esperta dei social media. Quando uno dei suoi compagni di scuola muore, la sua reazione è di dare vita a un movimento utile a sostenere chi si trova in difficoltà .
Il compagno di classe di Evan, Connor Murphy, si offre di firmare il suo gesso, occupando tutto lo spazio. In seguito, Connor trova la lettera di Evan nella stampante e si infuria quando legge di sua sorella Zoe nella lettera, che è anche la cotta di Evan. Credendo che Evan abbia scritto la lettera per provocarlo, va via con la lettera in mano. Tre giorni dopo, Evan viene chiamato nell'ufficio del preside e i genitori di Connor gli dicono che Connor si è suicidato. Nonostante i tentativi di Evan di dire la verità , i due interpretano erroneamente la lettera rubata da Connor come una lettera d'addio, prima del suicidio, indirizzata a Evan, con il nome di Connor sul gesso che rafforza la loro convinzione.
Un'altra compagna di classe, Alana Beck, che ha problemi di salute mentale simili a Evan ("The Anonymous Ones"), propone il "Connor Project", un gruppo di studenti dedicato a mantenere viva la memoria di Connor, con un'assemblea imminente come apertura del progetto. All'assemblea, Evan tiene un discorso sulla sua solitudine e amicizia con Connor, raccontando la storia del frutteto. Il video del discorso diventa virale, con le parole di Evan usate come speranza per le persone che si occupano di malattie mentali ("You Will Be Found"). Zoe è sopraffatta dall'accoglienza positiva e ringrazia Evan per aver aiutato la sua famiglia.
Evan e Alana lanciano una raccolta fondi attraverso il "Connor Project" per riaprire il frutteto. Evan, però, inizia a trascurare sua madre, il progetto per Connor e la sua terapia per passare del tempo con i Murphy. Quando una notte Zoe va a casa di Evan, gli confessa i suoi sentimenti e i due iniziano una storia d'amore ("Only Us"). Nel frattempo, Heidi si presenta a cena dai Murphy, durante la quale Cynthia e Larry si offrono di dare il fondo del college di Connor a Evan. Heidi rifiuta, rifiutando la carità dei Murphy nei loro confronti.
Volendo assumersi la responsabilità , Evan carica un video in cui confessa la verità . Di nuovo solo, per rimediare a tutto, legge una lista dei libri preferiti di Connor e si mette in contatto con coloro che lo conoscevano veramente. Ottiene un video di Connor che suona mentre è in riabilitazione e lo consegna ai Murphy, ad Alana e a Jared. Evan incontra Zoe nel frutteto appena riaperto e dedicato alla memoria di Connor. I due riconciliano; Zoe dice a Evan che voleva che vedesse il frutteto, l'unico posto che Connor amava. Evan si scrive una lettera, giurando di non nascondersi o mentire e incoraggiandosi ad andare avanti nella vita.
Synopsis:
Film adaptation of the Tony and Grammy Award-winning musical about Evan Hansen, a high school senior with Social Anxiety disorder and his journey of self-discovery and acceptance following the suicide of a fellow classmate.
Film adaptation of the Tony and Grammy Award-winning musical by Steven Levenson, Benj Pasek and Justin Paul about Evan Hansen, a high school senior with a severe Social Anxiety disorder, whose letter to himself, one that was not meant to be seen by others, lands into the wrong hands of a fellow classmate who, as a result, commits suicide. This incident sends Evan on a journey of self-discovery and gives him the chance to finally be accepted by his peers and live the life he never dreamed he could have
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Dai creatori del musical che ha fatto impazzire l'America, Dear Evan Hansen passa prima in libreria, poi arriva sul grande schermo con il film omonimo di Stephen Chbosky (Noi siamo infinito, Wonder). Ora, non conosciamo la portata del musical che sicuramente avrà meritato di vincere i ben 6 Tony Awards che gli hanno assegnato, però mi si consenta di esprimere sul film un vigoroso dissenso critico. Uno dei peggiori film di quest’anno in cui, tolta l’idea di fondo, ogni elemento non fa altro che apportare disagio e noia. E parla una che si è sempre entusiasmata al mix di musical e celluloide, in altre storie ben più onorevoli. Ma non è questo il caso. Si dice che l’interprete protagonista dell’adolescente ansioso e con diversi problemi psicologici di stampo relazionale Evan Hansen, ovvero Ben Platt, sia lo stesso del musical. Beh, sarà , ma nel film non funziona affatto, così come non
funziona affatto l’ingrediente principale di musiche e testi che nella versione italiana peggiora ulteriormente. Latente l’armonia, vince la nota stridente e stonata di un pessimo assemblaggio, dove persino interpreti come Amy Adams e Julianne Moore non trovano pane per i propri denti uscendone mortificate, in quanto ricucite nell’angusto spazio di personaggi non sufficientemente messi a fuoco.
Dopo il decollo, perde ben presto quota l’idea stessa del ragazzo Evan/Platt in primo piano che si vede impegnato a scrivere una lettera indirizzata a se stesso come terapia psicologica di recupero e di sblocco della personalità . Idea poi atterrata e deragliata sull’equivoco che si tratti di una lettera scritta da Connor, uno studente della medesima scuola finito suicida di lì a poco, che solo casualmente gli ha firmato il gesso al braccio. L’equivoco porta a dar corpo ad un’amicizia tra i due ragazzi di fatto mai esistita. Ignorato normalmente da tutti, per quanto