Stasera, 14 Giugno, in TV, su RAI 4, Canale 21, ore 21.18 - RECENSIONE in ANTEPRIMA - Uscito su Sky Cinema Uno e Now dal 14 maggio
(The Bay of Silence; REGNO UNITO 2018; Thriller; 93'; Produz.: Imperative Entertainment, Levitate Film in associazione con Media Finance Capital, Silent Bay Productions, So What Pictures, TS Entertainment e Vigilant Entertainment)
Cast: Claes Bang (Will Walsh) Olga Kurylenko (Rosalind Palliser) Brian Cox (Milton Hunter) Assaad Bouab (Pierre Laurent) Alice Krige (Vivian Palliser) Caroline Goodall (Marcia) Shalisha James-Davis (Candy) Litiana Biutanaseva (Florence) Lilibet Biutanaseva (Harriet) Duncan Duff (Curatore) Maroussia Frank (Lena) Gijs Scholten van Aschat (Dr. Müller) Hannah van der Westhuysen (Becca) Agni Scott (Dr. Zervou) Kirsten Davies (La giovane Rosalind)
Musica: John Swihart
Costumi: Celia Yau
Scenografia: Harry Ammerlaan
Fotografia: Guido van Gennep
Montaggio: Paul Tothill e Sander Vos
Effetti Speciali: Chris Reynolds (supervisore)
Makeup: Lauren Gregory
Casting: Sharon Howard-Field
Scheda film aggiornata al:
15 Giugno 2024
Sinossi:
In breve:
La scoperta della morte di Amadeo, il figlio di Will e di sua moglie Rosalind, ritrovato sulla spiaggia di un paesino di pescatori francesi, darà il via ad una serie di eventi a catena.
Will crede che la moglie Rosalind sia innocente: per lui, non ha ucciso lei il loro figlio. Scoprirà però una devastante verità riguardante il passato di lei legato a un altro crimine irrisolto.
Short Synopsis:
Will believes his wife Rosalind is innocent of their son's suspected murder, only to discover the devastating truth behind her past links her to another unsolved crime
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Ancora inedito in Italia The Bay of Silence (La baia del silenzio) della regista e sceneggiatrice olandese Paula van der Oest (Zus & Zo, Black Butterflies, The Domino Effect, Lucia De B) è un thriller sinuoso e sufficientemente tensivo, nel mettere in campo ‘trappole psicologiche’, ma non solo, e, soprattutto, non del tutto prevedibili. Il fascino intrigante della protagonista Rosalind (Ros) interpretata con partecipato pathos da Olga Kurylenko (To the Wonder, Oblivion, The Water Diviner, La corrispondenza), controbilanciata in modo apprezzabile da un più modesto Claes Bang tradotto in Will, incontrano la punta di diamante - per lo più tenuta a debita distanza, nelle retrovie della storia almeno per buona parte del film - con il bel sottofondo stratificato del Milton di Brian Cox.
Ad introdurre la vicenda che ruota principalmente intorno a Rosalind/Kurylenko, è una sorta di cortometraggio in bianco e nero ad effetto, dove radica un autentico dramma
distendere i tratti, uno ad uno, fino al punto di ritrovarsi di nuovo dove era iniziato l'idillio prima della trasformazione in incubo. E così alla fine si ritorna in quella baia del silenzio che, nel frattempo, è diventata anche metafora elettiva dell’occultamento di verità mai rivelate prima. L'effetto catartico necessario per ricominciare davvero!