"Ero a una cena con Christian Torpe, lo sceneggiatore di Silent Heart, quando questi mi ha detto di aver adattato la sua storia per il pubblico americano. Seppur non particolarmente interessata, gli dissi che avrei letto la sceneggiatura. Me l'ha mandata e sono rimasta colpita da questa storia su una famiglia che deve assimilare la scelta della madre di togliersi la vita dopo avere scoperto di essere affetta da sla. Ho proposto allora la regia a Michell, che ha accettato immediatamente, e la produzione a David Bernardi della Millennium Film, che di solito produce film d'azione ma che ama anche le storie in cui si affrontano in maniera positiva problemi difficili".
La produttrice Sherryl Clark
(BlackBird; USA 2019; Drammatico; 97'; Produz.: Busted Shark Productions, Eclectic Pictures e Millennium Films; Distribuz.: M2 Pictures)
E' la drammatica storia di Lily (Susan Sarandon), una madre malata terminale che decide di unire le tre generazioni della sua famiglia per un ultimo weekend da trascorrere insieme prima di togliersi la vita. Nonostante le sue due figlie sostengano fermamente la sua decisione di morire dignitosamente tramite eutanasia, quando alcuni scomodi segreti vengono a galla, la situazione prende una piega inaspettata che potrebbe condurre la donna a troncare il suo desiderio di morire in pace e alle sue condizioni.
Short Synopsis:
A terminally ill mother arranges to bring her family together one last time before she dies. A remake of the 2014 Danish film 'Silent Heart'
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Lily - Susan Sarandon avvezza ai melodrammi di genere Nemiche amiche docet - affetta da SLA, può contare su un marito amorevole e attento, tra le altre cose, un medico - il Paul di Sam Neill che, intelligentemente, se la gioca con un ruolo ed uno script di poche parole, affidandosi alla gestione di gesti e silenzi, incastonati in un comportamento delicatamente discreto e defilato. I due coniugi, di comune accordo, hanno deciso di affidarsi all’eutanasia prima che diventi tutto insopportabile: dunque la reunion di famiglia ha luogo per il cosiddetto ‘ultimo abbraccio’ del titolo italiano del film Blackbird di Roger Michell (Notting Hill, Il buongiorno del mattino, A Royal Weekend, Rachel, The Duke). A raggiungere la casa di Lily sono l'amica del cuore Liz (Lindsay Duncan), sua coetanea, e le figlie: Jennifer (Kate Winslet), amante della precisione, del controllo e del politically correct anche in famiglia e persino
Ma al di là delle migliori intenzioni, facendosi largo tra forzature fuori luogo, tavolate con un’allegria mendace e surrogata, con un Natale improvvisato, ben sapendo che per la sfortunata Lily/Sarandon non ci sarà tempo per festeggiarlo secondo calendario, litigi repressi tra le sorelle - Jennifer/Winslet
propria vita e sul proprio essere, sotto un’altra luce, magari ritrovando l’input per quella sterzata che aggiusta la strada verso un riscatto, personale e familiare, impensabile fino a poco prima. Una visione accettabile più sulla carta e sul grande schermo che nella vita reale. Ma… a ognuno il suo cinema!
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)