RECENSIONE - Oltre 27 anni dopo Il silenzio degli innocentiJodie Foster ritorna nel mondo criminale: Hotel Artemis però non è più l'ospedale psichiatrico di Baltimora ma un ospedale segreto concepito sul principio della fiducia e dove ogni forma di violenza è severamente vietata. Il film segna il debutto alla regia di Drew Pearce, (sceneggiatore di Iron Man 3, Mission: Impossible - Rogue Nation e della serie comica britannica di supereroi, No Heroics) - Dal 1° Agosto
E’ un mercoledì notte del 2028 e le strade del centro di Los Angeles sono tutte bloccate da tafferugli e manifestazioni. Le forze di polizia della città stanno respingendo violentemente i manifestanti che si sono tinti di blu per perorare la loro unica richiesta: acqua pulita. In tutto questo inferno, si aggirano quattro uomini, con i volti coperti da maschere a teschio, che hanno appena fallito un colpo in banca finendo in uno scontro a fuoco con la polizia. Feriti e senza altre opzioni, l’unica speranza di sopravvivere è raggiungere prima possibile uno stabile di 13 piani, in art decò, dalla logora facciata, un tempo un prestigioso Hotel ma adesso un luogo sicuro che nasconde, all’attico, un ospedale all’avanguardia. Questo Pronto Soccorso è molto esclusivo, riservato ai soli criminali; l’iscrizione si paga in anticipo e tutte le regole della casa devono essere seguite alla lettera. A gestire la struttura è una donna, conosciuta da tutti come L’Infermiera. Lei pensa sempre e solo ad una cosa… all’ Hotel Artemis, e stanotte è particolarmente impegnata.
21 giugno 2028. Negli Stati Uniti d'America viene approvata la legge sulla privatizzazione dell'acqua, generando il disappunto e di conseguenza una violenta rivolta da parte del popolo. A Los Angeles regna il caos, ed approfittando di tale situazione un gruppo di malviventi, i fratelli Sherman e Lev, Buke e P-22 organizzano una rapina a mano armata in una banca. Per loro sfortuna, i possedimenti dei clienti più ricchi sono chiusi in un caveau inespugnabile, pertanto il quartetto decide di ripiegare su quello che trovano addosso agli ostaggi e scappano via. Vengono presto raggiunti dalla polizia e avviene una sparatoria in cui P-22 rimane ucciso e Lev ferito gravemente, ma riescono a fuggire e raggiungono l'Hotel Artemis. Questa è una struttura singolare: sebbene la sua facciata sia quella di un semplice albergo d'epoca, è in realtà una delle tante cliniche mediche segrete al servizio dei criminali presenti in città , dotata di alta tecnologia. La struttura è gestita da Jean Thomas, conosciuta come "L'Infermiera", che accoglie Sherman e Lev in quanto sono "ospiti" registratisi alla struttura, mentre Buke viene buttato fuori da Everest, il nerboruto assistente della donna. Presso la struttura gli "ospiti" si identificano con il nome delle stanze che occupano e vengono dunque assegnati a Sherman e Lev gli pseudonimi "Waikiki" e "Honolulu".
Acapulco intanto raggiunge il tetto dell'edificio in attesa di un elicottero quando viene stordito da Nizza, incaricata dell'omicidio dello stesso Wolf King, che piazza una bomba a orologeria sul generatore dell'albergo. Intanto arriva Wolf King, che viene ricoverato d'urgenza e registrato con lo pseudonimo "Niagara". Sotto anestesia, l'uomo menziona il figlio della donna, sebbene l'Infermiera non gliene abbia mai parlato prima. Jean innalza dunque i dosaggi dell'anestetico, inducendo l'uomo a parlare. Scopre che suo figlio non era morto di overdose, ma fu ucciso per aver rubato una macchina di proprietà del boss, che fece falsificare i referti del decesso. Scossa dalla rabbia, Jean decide di uccidere Wolf King ma il generatore esplode e salta la corrente. Nizza ne approfitta per uccidere Wolf King mentre Jean corre in soccorso di Honolulu, rimasto senza respiratore artificiale a causa del blackout. L'uomo non sopravvive e Waikiki si arrabbia con Nizza per aver causato il decesso del fratello, quando vengono attaccati da Acapulco, che ha perso il proprio elicottero in seguito all'esplosione. Waikiki lo uccide appena prima che egli possa uccidere Nizza a sua volta, quindi la ragazza si offre di aiutare lui e Jean a fuggire, mentre lei ed Everest tengono impegnati Crosby, il figlio del boss, e la sua scorta. Waikiki e Jean raggiungono l'ascensore esterno ma vengono fermati da Crosby, intenzionato a uccidere quest'ultima. Avviene una colluttazione tra i due che termina con la morte di Crosby, ucciso da Jean con un potente anestetico. I due raggiungono l'esterno, ma Jean viene sopraffatta dalla sua agorafobia e non riesce a procedere oltre, pertanto decide di restare e continuare a gestire il suo albergo, ora libero dall'autorità di Wolf King.
La vicenda si conclude con Waikiki che scappa e ringrazia Jean per il suo aiuto, Everest riesce a neutralizzare la scorta del boss e viene lasciato intendere che Nizza sia scappata e ancora in vita.
Short Synopsis:
Set in riot-torn, near-future Los Angeles, 'Hotel Artemis' follows the Nurse, who runs a secret, members-only emergency room for criminals.
A woman known as The Nurse (Jodie Foster) runs a high-security, members-only hospital for high-rolling criminals in Los Angeles. When a bank robber (Sterling K. Brown) brings his injured teammates along with $18 million in jewels there, both mob boss Wolf King (Jeff Goldblum) and the police follow. With the hospital under siege, The Nurse, her orderly (Dave Bautista) and her other criminal patients have to defend themselves.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Los Angeles, 21 Giugno 2028: è qui che prende vita il drammatico scenario di un futuro prossimo, immaginato da Drew Pearce in Hotel Artemis. Pellicola con cui debutta alla regia dopo le blasonate sceneggiature di Iron Man 3, Mission: Impossible - Rogue Nation e della serie comica britannica di supereroi, No Heroics. Sommosse e violenze di ogni tipo nelle vie cittadine, riprese spesso dall’alto, sono il volto di questa futuribile Los Angeles. E il motivo è tutt’altro che secondario: è una questione di sopravvivenza. Si lotta per un bene di diritto come ‘l’acqua libera per tutti’. Mentre fuori imperversano colluttazioni, accoltellamenti, spari e ogni genere di follia, dove è difficile distinguere il comune cittadino, il poliziotto, dal criminale con le sue bande affiliate, al dodicesimo piano di un grattacielo c’è una ‘sfera protetta’ cui si può accedere con tessera di iscrizione prepagata. Una sorta di veicolo privilegiato per la salvezza
dei criminali che, per rattoppare le loro ferite di arma da fuoco, preferiscono un ospedale speciale come l’Hotel Artemis piuttosto che ricevere cure standard e galera assicurata in un ospedale pubblico. La fatiscenza del labirintico edificio – d’altra parte dotato di macchinari e sistemi sanitari inimmaginabili nella realtà odierna, e dunque esclusivo privilegio della sfera Sci-Fi – sembra speculare a quella di un’umanità off limits.
Che dire? Lo scenario ideale per un action movie in vena di giocarsela sui terreni contrapposti: tra il tumultuoso esterno ed il guardingo interno. Ma non è esattamente così. Qui, all’Hotel Artemis non siamo nei paraggi delle prodezze del popolare John Wick di Keanu Reeves. Si direbbe piuttosto un contraltare altamente introspettivo per quel che riguarda l’eroe protagonista. Tanto per cominciare, è il caso di parlare di eroina, che poi a ben vedere, è semmai un’antieroina. Una donna professionalmente tanto preparata sul piano infermieristico, da
salvare molte vite: tanto determinata quanto fragile ed incapace ad affrontare un evidente e palpabile blocco interiore, tradito dai frequenti flashback abitati da un bambino e dall’acqua. Una determinazione ed una fragilità di cui la protagonista Jodie Foster - resa qui quasi irriconoscibile da un trucco e parrucco che mira all’invecchiamento avanzato - ci aveva regalato un’anteprima nel precedente ed intensissimo Il buio nell’anima (2007) di Neil Jordan. Ricordate il terrore e i vari tentativi falliti di Erica Bain per uscire all’esterno dopo il terribile trauma subito? Ragioni diversissime da quelle dell’infermiera speciale Jean Thomas dell’Hotel Artemis, che lascia trasparire, dal canto suo, un trauma altrettanto grave, cui tenta di sopravvivere come può, tra pillole ed alcool: la malsana ancora di sopravvivenza personale.
Los Angeles e Jodie Foster sono le protagoniste che contano davvero nell’Hotel Artemis. Tutto il resto fa da sfondo, per dar spazio, ma non troppo respiro, a
personaggi di fronda: l’assistente Everest di Dave Bautista, la Nizza di Sofia Boutella, il Re dei lupi/Niagara di Jeff Goldbloom, il Waikiki di Sterling K. Brown e l’Ilya di Zachary Quinto, la Morgan di Jenny Slate. Personaggi satellite, quasi fumettistici, che esistono all’unico scopo di servire l’intensità di illuminazione della prima protagonista: una Jodie Foster mai deludente. Così, oltre 27 anni dopo Il silenzio degli innocenti Jodie Foster ritorna nel mondo criminale: Hotel Artemis però, non è più l'ospedale psichiatrico di Baltimora ma un ospedale segreto concepito sul principio della fiducia e dove ogni forma di violenza è severamente vietata. Ma sarà davvero così?!
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)