Golden Globes 2021: 1 Nomination per la 'Migliore Colonna Sonora Originale' ad Alexandre Desplat - Tra i più attesi!!! - George Clooney torna a regia e recitazione con un Sci-Fi - RECENSIONE - Dal 23 Dicembre su piattaforma Netflix
"Tutto considerato è un film di speranza. Alla fin fine il messaggio trasmesso è che ce la faremo. Sembra strano, ma credo che ci stiamo tutti oggi ponendo questa domanda ogni giorno. Sentire la risposta adesso potrebbe essere d'aiuto".
Il regista, attore e coproduttore George Clooney
Soggetto: Good Morning, Midnight, di Lily Brooks-Dalton, datato 2016 e uscito in Italia nel 2017 con il titolo La distanza tra le stelle (Editrice Nord).
Preliminaria - Trama del libro:
Tutto comincia con l'astronomo Augustine, il quale è consumato dalla passione per le stelle. Per anni ha osservato l'universo, cercando di scoprire l'inizio del tempo stesso. Quando la notizia di un evento catastrofico arriva fino alla remota zona nell'artico in cui si trova il suo centro di ricerca e ai ricercatori viene chiesto di evacuarla, lui decide di rimanere. Poco dopo che se ne sono andati scopre una misteriosa bambina, Iris, e le comunicazioni radio si interrompono.
Nel frattempo lo specialista di missione Sullivan è a bordo della Aether di ritorno dalla missione su Giove. Lui e il suo team sono i primi umani ad essere arrivati così in profondità nello spazio e fin a quel momento la missione è stata un successo, poi improvvisamente le comunicazioni con il centro di controllo cessano, lasciando solo il silenzio. Ora, la missione è diventata sopravvivere.
Isolati nelle lande gelate dell'artico e nel vuoto infinito dello spazio, i due affrontano un destino incerto cominciando a ricordare le persone che hanno amato e perduto, le scelte che hanno fatto e i ricordi che persistono nel silenzio dell'isolamento. Gradualmente, le loro due storie si intrecceranno in una profonda e inaspettata conclusione.
Cast: George Clooney (Augustine) Felicity Jones (Sully) David Oyelowo (Adewole) Caoilinn Springall (Iris) Kyle Chandler (Mitchell) Demià n Bichir (Sanchez) Tiffany Boone (Maya) Sophie Rundle (Jean) Ethan Peck (Giovane Augustine) Tim Russ (Mason Mosley) Miriam Shor (Moglie di Mitchell) Edan Hayhurst (Figlio di Mitchell) Lilja Nótt Þórarinsdóttir (Katherine) Hanna MarÃa Karlsdóttir (Donna anziana) Atli Oskar Fjalarsson (Soldato)
Musica: Alexandre Desplat
Costumi: Jenny Eagan
Scenografia: Jim Bissell
Fotografia: Martin Ruhe
Montaggio: Stephen Mirrione
Effetti Speciali: David Watkins (supervisore)
Casting: Lucy Rands e Rachel Tenner
Scheda film aggiornata al:
07 Novembre 2022
Sinossi:
In breve:
Uno scienziato, solo nell'Artico, cerca di entrare in contatto con una nave spaziale che ritorna sulla Terra.
Questo racconto post apocalittico segue Augustine (George Clooney), uno scienziato solitario nell’Artide che cerca di impedire a Sully (Felicity Jones) e ai suoi colleghi astronauti di rientrare sulla Terra, colpita da una misteriosa catastrofe globale.
In dettaglio:
Cosa abbia portato l'umanità sull'orlo dell'estinzione lo si scopre solo nel corso del film, grazie ai flashback che passo dopo passo svelano il mistero. Intanto, ci troviamo proiettati nel futuro. È il 2049 e l’umanità è a un punto di non ritorno. Il Pianeta è stato distrutto da un cataclisma che ha reso l’aria irrespirabile. E i sopravvissuti scelgono di rifugiarsi sottoterra.
Ma non Augustine Lofthouse, uno scienziato che si rifiuta di lasciare la base scientifica in Antartide, unico luogo ancora “abitabile†del pianeta. Con il suo telescopio puntato verso le stelle, al cui studio ha dedicato una vita intera, non ha nessuno da cui tornare.
Si tratta della navicella spaziale Aether, con cinque astronauti di ritorno da un satellite di Giove, che - dicono - potrebbe ospitare la vita umana. A bordo c'è Sully, che ha sacrificato tutto per la carriera: lei ce l'ha messa tutta per essere il primo essere umano ad aver raggiunto il "gigante" dello Spazio. L’equipaggio però non sa cosa è successo sulla Terra e Augustine cerca di fermare il loro viaggio, metterli in guardia dai pericoli che li attenderebbero al rientro.
L’antenna però non è abbastanza potente, le comunicazioni con Sully e i suoi colleghi sono frammentarie: ad Augustine non rimane altro da fare che spingersi ancora più a nord, dove si trova l’altra base e strumenti più potenti. Ed è in questo momento che si accorge di non essere solo: anche Iris, una piccola bambina abbandonata durante l’evacuazione, è nascosta nella sua stazione scientifica. E sarà la sua compagna di viaggio.
Synopsis:
This post-apocalyptic tale follows Augustine, a lonely scientist in the Arctic, as he races to stop Sully and her fellow astronauts from returning home to a mysterious global catastrophe.
Clooney, dimostrando di conoscere bene il soggetto e di padroneggiare la materia, sembra averne assimilato e, sostanzialmente metabolizzato, la linfa nutritiva, ricavandone per suo conto, un’inedita energia. Energia che ha finito per tradursi in effetti visivi ed ambientazioni scenografiche del tutto nuove e, soprattutto, imbibite di un’anima profondamente ‘espressionista’, tanto quanto lo stesso look del primo protagonista, quell’Augustine che George Clooney ha incarnato divinamente, valorizzando, senza tradire, l’essenza letteraria del personaggio: scienziato ammalato cronico, alla deriva fisica e mentale, appena più vigoroso rispetto a quello del libro, di cui Clooney riesce straordinariamente a far brillare ogni angolo buio dell’enorme bagaglio culturale, tanto quanto del fardello ricolmo di sensi di colpa, per gli affetti familiari di una vita rinnegati ed immolati sull’altare della scienza. Linea guida narrativa, peraltro, già scelta e percorsa, su altri binari, dal celebre Interstellar di Chistopher Nolan.
Osservatorio Barbeau - Circolo Polare Artico - Febbraio 2049: tre settimane
dopo l’accaduto. La prima di uno stretto nucleo di dritte per l’orientamento narrativo, mentre il timone resta ben stretto nelle mani di Augustine/Clooney, vale a dire del ‘focolaio’ sempre acceso dell’introspezione piena, dall’alto dei suoi assordanti silenzi. Per cui, se è vero che le linee guida in The Midnight Sky, così come nel libro, si alternano, intrecciando tra loro i due polari punti di vista da postazioni diverse, terrestre e spaziale, è ancor più vero che l’iter dell’Augustine di Clooney, accidentato, tra scenari vissuti e proiezioni mentali, emozioni e sensazioni, ricordi e desideri mancati, resta l’albero maestro supervisore dell’intero percorso. Clooney con il suo Augustine si è di buon grado caricato sulle spalle il peso integrale di questo albero maestro, lasciando alle schegge narrative parallele che lo affiancano in tutto il percorso, la responsabilità , condivisa, di alleggerire l’atmosfera: ed è questo l’ambito vissuto su un’astronave come tante, da Sully
(Felicity Jones) e dallo staff. Laddove c’è spazio per sprazzi di vita ordinaria, dunque di umorismo, di allerta, di aspettative, e persino di una vita nuova, di pause in cui si proiettano i bei momenti con familiari ed amici vissuti sulla Terra, di riflessioni sul Tempo - una sequenza da manuale nobilita l’autoriale sceneggiatura di Mark L. Smith - e di… perdite. Di solito sono proprio quelle, le perdite, a fermare ogni corsa, inducendo a recuperare il tempo per riflessioni e scelte che non si farebbero altrimenti.
Perciò, se volessimo prenderci la briga di spaccare il capello in quattro ed andare alla ricerca di qualche difetto in questo nobile Sci Fi cinematografico, è sull’astronave che dovremmo andare a pescare le sbavature sfuggite al cesello del regista George Clooney, d’altra parte sempre allerta e pronto a farcene perdere memoria con sequenze climax particolarmente illuminate: indimenticabili alcune elaborazioni sceniche e visive con
respiro con cui raggiunge un finale brillante del suo sapiente tocco: il tocco di qualcuno che, ormai da tempo, si nutre di pane e cinema. Beh! Si direbbe proprio un ottimo nutrimento!
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)
trailer finale ufficiale:
trailer ufficiale:
trailer uficiale (V.O.):
featurette 'Com'è lavorare con George Clooney? Il racconto del cast' (sub ITA):
featurette 'The Midnight Sky - Soundtrack'
Perle di sceneggiatura
Augustine/Clooney: "Qualcuno deve tornare a prenderti. Io non posso pensare a te, sono la persona sbagliata".