Golden Globes 2021: 1 Nomination per la 'Miglior Colonna Sonora' a Ludwig Göransson - Tra i più attesi!!! - Di nuovo al cinema - RECENSIONE
"Questo film non parla di un viaggio nel tempo. 'Tenet' ha a che fare con il tempo e con i diversi modi in cui il tempo funziona. Non voglio impartire una lezione di fisica, ma l'inversione è questa idea della materia che ha la sua entropia invertita, così può tornare indietro nel tempo relativamente a noi... John David interpreta un agente noto come 'Protagonista'. Tenet è il nome dell'organizzazione in cui il Protagonista viene inserito. La sua è una presenza centrale nel film ma, a differenza di James Bond, è un personaggio accessibile a livello emotivo".
Il regista e sceneggiatore Christopher Nolan
(Tenet; REGNO UNITO/USA 2020; Thriller drammatico; 120'; Produz.: Syncopy; Distribuz.: Warner Bros. Pictures Italia)
Armato solo di una parola - Tenet - e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma Inversione del flusso del tempo.
Short Synopsis:
The plot is currently unknown. The project is described as an action epic revolving around the world of international espionage
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
La missione impossibile di Christopher Nolan mortifica la radice Sci-Fi sul tempo e finisce per arenarsi sulla battigia del blockbuster d’azione
Un po’ James Bond, un po’ Mission Impossible, Christopher Nolan mortifica la radice sci fi ad alto potenziale del suo Tenet, imperniata sull’inversione del tempo, rovinando sulla battigia del blockbuster d’azione, differenziandosi dagli altri esemplari di genere per un intreccio involuto, confuso e terribilmente noioso.
spazio che può occupare uno stuzzicadenti su un succoso triplo sandwich in salsa action di puro entertainment. Il che, alla fin fine, va a stuzzicare più la noia che l’interesse. Pertanto, non sono certo consigliabili più visioni: le due ore di proiezione, che sembrano non venire mai a fine, sono già abbastanza senza dover necessariamente ripetere l’esperienza.
Qui l’azione introduce, e si trattiene solo nei rapidi intermezzi di pura verbosità da copione che accennano senza spiegare, per poi riprendere fracassona e ripetitiva per tutta la durata del film, mortificando persino il genere di una spy-story cui di fatto si riduce. Il nervo Sci-Fi resta solo una venatura sull’epidermide, poco più che un’intenzione sulla carta, affidata ad una manciata di battute di copione che sorvolano sui ben più vasti lidi di ambientalismo e filosofie esistenzialiste, qui riproposti a buon mercato come al discount. Troneggia dunque uno sporadico e didascalico argomentare su
Wikipedia vi sarà quindi più utile del film per capire a fondo la teoria su cui ha inteso far perno Christopher Nolan, a cominciare dal titolo, Tenet, termine palindromo derivato dall'enigmistica latina, con cui qui si definisce l’organizzazione che arruola il cosiddetto Protagonista (John David Washington, figlio d’arte del ben più intenso Denzel). E dire che il tempo sembra essere davvero un motivo feticcio per Christopher Nolan, assestato su diversi registri e concetti universali: a cominciare da quello della memoria in Memento, del sogno in Inception, e del tempo stesso - ruotante intorno allo spazio e agli universi paralleli in cui si giocano il tutto e
per tutto gli affetti tra padre e figlia - nel mitico e riuscitissimo Interstellar. Ecco, a Tenet mancano proprio lo charme intrigante, i tempi della riflessione, di Interstellar, davvero unico nel suo genere, in grado di raggiungere chiunque sui sentimenti e di brillare per originalità sui motivi sci-fi, non esternati solo a parole e, quando affidati alle immagini, sono immagini che sanno parlare da sole, non di rado con silenzi assordanti. Un miracolo di fusione di raro equilibrio che non troverete in Tenet, carico di tutta la boria di effetti visivi e speciali che riavvolgono il nastro della ‘moviola’ su esplosioni a go-go e palazzi in fiamme, giocando all’inversione del tempo. Un gioco che viene dal futuro per intervenire sul passato. Vince su tutto il thriller di spionaggio globale con il Protagonista in giro per il mondo sulle tracce di una pluriarticolata minaccia globale peggiore di un olocausto nucleare. Una
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)
trailer ufficiale finale:
nuovo trailer ufficiale:
trailer ufficiale:
Perle di sceneggiatura
"Il test che hai superato, non tutti lo passano! Benvenuto nell'Aldilà !"
"Per fare quello che faccio devo avere un'idea della minaccia che affrontiamo!
Per quello che so cerchiamo di evitare la terza guerra mondiale
L'olocausto nucleare?
No, qualcosa di peggio!"
"Per te ho solo una parola Tenet, aprirò le porte giuste e anche alcune sbagliate!"