RECENSIONE - Dalla XIII. Festa del Cinema di Roma (18 - 28 ottobre 2018 - sez. 'Tutti ne parlano' - Se stai pensando di farla finita, hai bisogno di un professionista! - Dal 22 Novembre
(Dead in a Week (Or Your Money Back); Regno Unito 2018; Dark Comedy; 86'; Produz.: Guild of Assassins, Rather Good Films; Distribuz.: Eagle Pictures)
Titolo in italiano: Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi)
Titolo in lingua originale:
Dead in a Week (Or Your Money Back)
Anno di produzione:
2018
Anno di uscita:
2018
Regia: Tom Edmunds
Sceneggiatura:
Tom Edmunds
Cast: Tom Wilkinson (Leslie) Aneurin Barnard (William) Freya Mavor (Ellie) Christopher Eccleston (Harvey) Marion Bailey (Penny) Gethin Anthony (Charlie) Nigel Lindsay (Brian) Emma Campbell-Jones (La mamma di William) Velibor Topic (Ivan) Nathalie Buscombe (Anne) Orion Lee (Lawrence) Marcia Warren (Margaret) Carol MacReady (Celia) Eileen Nicholas (Trish) Cecilia Noble (Wendy)
Musica: Guy Garvey, Peter Jobson e Paul Saunderson
Costumi: Natalie Humphries
Scenografia: Noam Piper
Fotografia: Luke Bryant
Montaggio: Tariq Anwar
Effetti Speciali: Matthew Strange (supervisore)
Makeup: Romaine Bowman, Victoria Nugent
Casting: Toby Whale
Scheda film aggiornata al:
14 Dicembre 2018
Sinossi:
William (Aneurin Barnard) è un giovane scrittore profondamente insoddisfatto della sua vita che, dopo aver tentato più volte di suicidarsi, decide di ingaggiare Leslie (Tom Wilkinson), killer professionista prossimo alla pensione, per porre fine ai propri tormenti. Con un contratto firmato, William attende di morire entro una settimana ma la sua vita prende improvvisamente una piega inaspettata: trova un editore, si fidanza con la ragazza dei suoi sogni, e di conseguenza non ha più voglia di morire. Ma per Leslie il contratto non è più rescindibile... quindi William ha una settimana per sfuggire al killer che lui stesso ha pagato.
Short Synopsis:
After his ninth unsuccessful attempt on his own life, a young man outsources his suicide to an ageing assassin. 'If you're serious about ending it, you need professional help'
altro che per il trailer e tutte le clip che rovinano come sempre ogni potenziale elemento imprevisto. Il suo tentennamento, l’ironia spicciola incalzante dietro le spalle dal killer su commissione Leslie (Wilkinson, appunto) poi, altro non suonano se non la melodia stantìa di una farsa stucchevole, alla stregua di una fastidiosissima mosca, in totale assenza di protagonismo, anche quando arriva poco più in avanti – come da prevedibilissimo copione - uno dei motivi, per cui tornare a vivere: la Ellie di Freya Mavor. Mele acerbe in mezzo ad un pomo troppo maturo e a corto di munizioni comiche. In una ‘black comedy’ come questa, con velleità di difesa della vita in ogni modo, si dovrebbe se non ridere a crepapelle, almeno sorridere sulle corde del ‘british humour’ e tornare ognuno alle proprie vite con la fiammella di un rinnovato entusiasmo, invece, qui c’è pure il rischio che chi si trova
già in bilico sul depressivo binario, pronto a gettar la spugna, possa persino decidersi a gettarla davvero. Dimenticabile!
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)