Uno zoo può rappresentare una via di salvezza, soprattutto quando si è ebrei in tempo di guerra. Una storia vera tratta dall'omonimo romanzo di Diane Ackerman e trasposta sul grande schermo da Niki Caro. Protagonisti Jessica Chastain e Daniel Bruhl - RECENSIONE - Dal 16 Novembre
"Questa storia celebra la vita in tutte le sue forme. Diane Ackerman ci ha mostrato un mondo in cui si dà valore agli esseri umani, agli animali e allo spirito di tutti gli esseri viventi. Nello specifico è la storia eroica di una donna che vive in un’epoca di paura e distruzione. Antonina aveva inclinazioni sia scientifiche che spirituali, il che è davvero una combinazione rara. Sapeva come tenere sotto controllo un predatore e come contenerne l’aggressività , ma sapeva anche come occuparsi di un animale ferito e curarlo. Vinta la sua timidezza, aveva applicato agli esseri umani la sua innata comprensione della psicologia animale, riuscendo così ad aiutare e guarire anche i fuggitivi più malridotti e a far rinascere in loro la speranza del futuro. Io e Robbie eravamo sbalordite dal modo in cui Antonina aveva risposto a quella chiamata all’azione accettando tutte le sfide che implicava: nascondere delle persone nelle gabbie abbandonate degli animali e nelle gallerie sotterranee, fare sacrifici per dar loro da mangiare e alleviare il loro stato d’animo con la musica – mettendo a repentaglio la sua vita e quella della suoi figli. Eravamo toccate dal modo in cui Antonina e Jan avevano lottato a qualunque costo per la sopravvivenza e contro l’odio. Il libro esprimeva in maniera eloquente questo loro eroismo e
noi volevamo tradurlo in film"
La produttrice Diane Miller Levin
(The Zookeeper's Wife; REPUBBLICA CECA/REGNO UNITO/USA 2017; Biopic drammatico; 127'; Produz.: Scion Films/Czech Anglo Productions/LD Entertainment/Rowe/Miller Productions; Distribuz.: M2 Pictures)
Titolo in italiano: La signora dello zoo di Varsavia
Titolo in lingua originale:
The Zookeeper's Wife
Anno di produzione:
2017
Anno di uscita:
2017
Regia: Niki Caro
Sceneggiatura:
Angela Workman
Soggetto: Tratto dal best-seller The Zookeeper's Wife (La signora dello zoo di Varsavia) di Diane Ackerman (edito in Italia da Sperling & Kupfer), basato a sua volta sui diari di Antonina.
PRELIMINARIA - Il libro:
Ispirato alla storia vera di Jan e Antonina Zabinski, La signora dello zoo di Varsavia è un racconto di eroismo civile in tempo di guerra, e insieme una dichiarazione d'amore per la natura e gli animali. Racconta difatti la storia eroica di una donna che, pur vivendo in un’epoca di paura e distruzione, ha combattuto per preservare quel che di buono c’è nell’animo umano.
La storia è ambientata all'interno di uno zoo polacco, dove il custode Jan e la moglie Antonina Zabinski nascosero un gruppo di persone permettendo loro di salvarsi dall'invasione della Polonia da parte della Germania, durante la seconda guerra mondiale.
Sul finire del 1939, le truppe naziste bombardano la capitale polacca, riducendo il famoso zoo a un cumulo di macerie. Il direttore della struttura e sua moglie assistono impotenti all'occupazione del Paese e alla costruzione del ghetto ebraico. Ma con l'inizio delle deportazioni, nel 1942, la coppia si mobilita per nascondere intere famiglie di Ebrei all'interno del giardino zoologico, mascherato da allevamento di maiali. La villa degli Zabinski e le vecchie gabbie ancora intatte diventano un rifugio segreto al riparo dai feroci nazisti. "La casa sotto la folle stella", com'era chiamato lo zoo al tempo del suo massimo splendore, viene ricordata per aver salvato circa trecento Ebrei dal genocidio.
Cast: Jessica Chastain (Antonina Zabinska) Johan Heldenbergh (Jan Zabinski) Daniel Brühl (Lutz Heck) Timothy Radford (il giovane Ryszard Zabinski) Efrat Dor (Magda Gross) Iddo Goldberg (Maurycy Fraenkel) Shira Haas (Urszula) Michael McElhatton (Jerzyk) Val Maloku (Ryszard Zabinski da anziano) Martha Issová (Regina Kenigswein) Daniel Ratimorský (Samuel Kenigswein) Frederick Preston (Miecio Kenigswein) Theo Preston (Stefcio Kenigswein) Viktoria Zakharyanova (Stefania Keningswein) Goran Kostic (Mr. Kinszerbaum) Cast completo
Gabriel Cohen (Soldato tedesco in smoking)
Musica: Harry Gregson-Williams
Costumi: Bina Daigeler
Scenografia: Suzie Davies
Fotografia: Andrij Parekh
Montaggio: David Coulson
Makeup: Linda Dowds (per Jessica Chastain)
Casting: Elaine Grainger e Maya Kvetny
Scheda film aggiornata al:
20 Ottobre 2019
Sinossi:
Polonia 1939. La brutale invasione nazista porta morte e devastazione in tutto il paese e la città di Varsavia viene ripetutamente bombardata.
Antonina (Jessica Chastain) e suo marito il dottor Jan Żabiński (Johan Heldenbergh), custode dello zoo della città , sono una coppia molto unita sia nella vita privata che in quella professionale. Dopo la distruzione dello zoo i due si ritrovano da soli a salvare i pochi animali sopravvissuti. Sgomenti per ciò che sta accadendo al loro amato paese, la coppia deve anche sottostare alle nuove politiche di allevamento del nuovo capo zoologo nominato dal Reich: Lutz Heck (Daniel Brühl). Ma quando la violenza nazista arriva all’apice e inizia la persecuzione degli ebrei, i due coniugi decidono che non possono restare a guardare e cominciano in segreto a collaborare con la Resistenza, intuendo che le gabbie e le gallerie sotterranee dello zoo, possono ora servire a proteggere in segreto delle vite umane. Quando la coppia mette in atto il piano per salvare più abitanti possibili del ghetto di Varsavia, Antonina non esita a mettere a rischio anche se stessa e i suoi figli.
Synopsis:
The Zookeeper's Wife tells the account of keepers of the Warsaw Zoo, Antonina and Jan Zabinski, who helped save hundreds of people and animals during the German invasion.
War brews over Warsaw in 1939, and while life is still running its course, the Germans are slowly beginning to make their presence felt, with Hitler secretly preparing for the German invasion of Poland. Under those circumstances, the young couple of Jan and Antonina Zabinski continue their daily routine as owners and keepers of the Warsaw Zoo, but soon, as German Luftwaffe's Stukas hammer the Polish capital, their life's work together with the city, will turn to ashes. However, with the zoo liquidated for the war effort and many of its animals tragically perished, what was once an animals' zoo, will now serve as a sanctuary where Antonina, the humanist veterinarian, and Jan can hide the persecuted Polish Jews in plain sight until safe houses are found. That was Jan and Antonina's formidable, yet perilous plan, who regardless of the consequences, refused to wither before the Nazi menace, took matters into their own hands and sheltered 300 Jews under the Germans' noses
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
E' tutto vero. Compreso il fatto che questa storia non assomiglia a nessuna tra le numerosissime raccontate sul grande schermo nel tempo, sulla Seconda Guerra Mondiale. Una storia di Resistenza Polacca nel cuore del regime nazista. D'altra parte una storia a dir poco singolare. Tristissima e bellissima al contempo. Ricavata dalle pagine del best-seller The Zookeeper's Wife di Diane Ackerman, ma anche dai diari personali di Antonina, vale a dire La signora dello zoo di Varsavia che ha dato il titolo italiano al libro (edito in Italia da Sperling & Kupfer), così come allo straordinario film che ne ha ricavato la regista neozelandese Niki Caro (La ragazza delle balene, North Country - Storia di Josey, McFarland, Usa). L'eroina prima protagonista di questa storia consumata negli anni bellici in uno di quei luoghi cui nessuno penserebbe mai: uno zoo. Un immenso zoo, proprio nel cuore di Varsavia. Per questo non poteva
Se vuoi dare un ingresso veramente trionfale ad un primo protagonista, devi avviare la ripresa da tergo. Un campo stretto sulla nuca ne coglie il respiro, l'essenza e ne preannuncia la portata, l'importanza. Così è dunque per l'Antonina di Jessica Chastain che la regista Niki Caro aspira dentro la sua macchina da presa, mai disgiunta dal suo
mondo, fatto di persone e di animali. Un insieme che convive sotto lo stesso tetto: come dimostra suo figlio, che sta dormendo in camera sua condividendo il letto con due - irresistibili! - leoncini. Lo sguardo all'esterno incrocia elefanti, tigri, leoni, zebre e ogni altra specie animale che ci si può immaginare in un enorme parco adibito a zoo. Uno sguardo libero come il volo degli uccelli, che scarta dall'effetto cartolina così come dalla staticità della posa. Uno zoo con i suoi orari ed aperture al pubblico, in un'armonia cancellata come in un colpo di spugna con le canoniche, funeste, invasioni naziste che la storia e i racconti della memoria, scritti o in celluloide, ci hanno già fatto conoscere fin troppo bene. Ma mai in una storia come questa, che si fa quasi fatica a pensare come ad una storia vera, così come di fatto è stata. La signora dello
zoo di Varsavia racconta come in quegli anni bui Antonina Zabinski e suo marito Jan (Johan Heldenbergh) abbiano preso la decisione di operare un piccolo miracolo per la sopravvivenza di 300 ebrei sottratti al ghetto e a morte certa. Ed è pure il racconto di come animali e persone si trovassero straordinariamente sotto il comun denominatore di uno stesso destino. E di come il vero eroismo non si nutre mai di gloria, piuttosto di quella riservatezza che non rinuncia all'orgoglio: quello che vede Antonina finalmente rifiutare le continue pressanti avances del capo nazista Lutz Heck - un ruolo per il quale ormai il povero Daniel Brühl mette il pilota automatico, ma almeno questa volta in un modo meno stereotipato del solito - e quello che vede il figlio di lei ad un certo punto esplodere con il motto "Hitler Kaput".
Ne La signora dello zoo di Varsavia di Niki Caro sono
indubbiamente più le sequenze memorabili che non le incertezze narrative in cui sembra perdersi qualcosa per strada. Evitando l'effetto litanìa che si otterrebbe con un elenco completo ci basta segnalarne alcune, esemplari, a portavoce delle altre. Ci piace ricordare: l'aiuto che Antonina riesce a dare all'elefantessa quando il figlio appena nato non riesce a respirare, sintomatico del rapporto di Antonina con gli animali dello zoo e della sua visione di vita; la ripresa del panico che dilaga nello zoo tra i vari animali a seguito dell'improvviso raid aereo; il pianto dell'amico ebreo che i coniugi Antonina e Jan riescono a rifugiare presso di loro, quando realizza quanti sono gli ebrei raccolti sotto quel tetto di salvezza; il mix di astuzia e delicatezza con cui Antonina riesce a far uscire la ragazzina stuprata dai nazisti dal tunnel dell'inevitabile shock. Animali e persone ne La signora dello zoo di Varsavia, così come
vengono ripresi, hanno pertanto un'unica voce che urla il proprio inno alla vita. E in qualche modo la vita ha vinto. La vita dei 300 ebrei salvati, di cui alcuni sopravvivono ancora oggi, così come la vita degli altri animali ospitati nel nuovo zoo. I coniugi Zabinski, una volta finita la guerra, hanno trovato il modo di ricostruire il loro zoo e se oggi Varsavia può ancora aprire quei cancelli lo deve a loro. Noi tutti lo dobbiamo a loro.
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)
La signora dello zoo di Varsavia - trailer:
La signora dello zoo di Varsavia - clip 'In salvo':
La signora dello zoo di Varsavia - clip 'L'offerta di Heck':
La signora dello zoo di Varsavia - clip 'Il piano di Jan':
La signora dello zoo di Varsavia - clip 'Portane fuori più che puoi':
La signora dello zoo di Varsavia - clip 'Non puoi mai sapere chi sono i tuoi nemici':
La signora dello zoo di Varsavia - video intervista alla scrittrice Diane Ackerman (sub ITA):
La signora dello zoo di Varsavia - video intervista alla regista Niki Caro (sub ITA):
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La signora dello zoo di Varsavia - video intervista a Jessica Chastain (sub ITA):
Perle di sceneggiatura
Antonina Zabinska (Jessica Chastain), ovvero, la signora dello zoo di Varsavia:
"Forse è per questo che amo tanto gli animali.
Puoi guardarli negli occhi e capire esattamente cosa c'è nei loro cuori"