RECENSIONE - La regista teatrale e direttrice del 'Donmar Warehouse' di Londra Josie Rourke, qui al suo debutto cinematografico, porta sul grande schermo la celebre vicenda che coinvolse nei termini di un'acerrima rivalità , protrattasi fino alle ben note, tragiche, conseguenze, la regina Maria di Scozia (Saoirse Ronan) ed Elisabetta I regina d'Inghilterra (Margot Robbie) - Dal 17 Gennaio
"... raccontare nuove figure storiche che possano ridefinire l’immaginario emozionale, simbolico e politico delle donne... Ho immediatamente pensato a Saoirse per interpretare questo ruolo. Saoirse è un talento straordinario capace di esprimere il potere, la ferocia, la sofferenza e il sacrificio di Maria... Ho trovato subito interessante poter dirigere due donne protagoniste di una storia. Non è facile trovare film di questo tipo nella storia nel cinema. Mi vengono in mente 'Carol', 'Mulholland Drive', 'Thelma & Louise', ma si tratta tipicamente di un’ossessione psicologica che vivono. Questo film si dirige verso un incontro verosimile fra le due, seppure Maria viva nella mente di Elisabetta attraverso tutta la storia, scavando nella sua coscienza, determinando le sue scelte, in tutti gli aspetti della sua vita. Solo loro possono realmente e pienamente capirsi. Anche se si muovono in maniera molto differente, queste due donne rappresentano due facce della stessa moneta. Il film è chiaramente molto focalizzato su Maria, ma come Batman ha un suo Joker e Sherlock Holmes si batte con Moriarty, Elisabetta è una controparte psicologica molto stimolante. Sono stata entusiasta di poter costruire una storia di questo tipo... Era una stagione patriarcale, eppure la storia che abbiamo raccontato era incredibilmente moderna. Il film esprime una grande testimonianza di forza femminile, senza nascondere gli immensi sacrifici che queste due donne hanno subito per condurre la lotta per diventare Regina"
La regista Josie Rourke
Soggetto: Dalla biografia dal titolo Queen of Scots: The True Life of Mary Stuart di John Guy.
Preliminaria - CRONOLOGIA DEI FATTI
Maria Regina di Scozia nacque l’8 dicembre 1542. A soli sei giorni di vita perse il padre, Re Giacomo V, e salì così al trono di Scozia. Nel 1558, si sposò con l’erede al trono di Francia, che diventerà nel 1559 Francesco di Francia. Fu Regina Consorte solo per un anno a causa della morte del marito. Nel 1561 tornò in Scozia per riprendere la corona.
Elisabetta, nata il 7 settembre 1533, era la figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, che fu giustiziata quando aveva due anni di vita. Enrico fu succeduto sul trono dal fratellastro di Elisabetta, Edoardo VI, poi dalla cugina Lady Jane Grey per nove giorni, seguita dalla sorellastra, la cattolica Maria, che era la prima figlia di Enrico con Caterina d’Aragona. Elisabetta divenne regina nel 1558.
Cast: Saoirse Ronan (Maria Stuarda) Margot Robbie (Regina Elisabetta I) Jack Lowden (Lord Darnley) Joe Alwyn (Robert Dudley) David Tennant (John Knox) Guy Pearce (Sir William Cecil) Gemma Chan (Duchessa di Hardwick) Martin Compston (Conte di Bothwell) Ismael Cruz Cordova (Davide Rizzio) Brendan Coyle (Conte di Lennox) Ian Hart (Lord Maitland) Adrian Lester (Lord Randolph) James McArdle (Conte di Moray) Maria Dragus (Mary Fleming) Grace Molony (Dorothy Stafford) Cast completo
E' il racconto della turbolenta vita di Maria Stewart (Saoirse Ronan). Regina di Francia a 16 anni, già vedova a 18, Maria respinge le pressioni che la vorrebbero vedere risposata e decide di tornare nella natia Scozia per riprendere la corona che le spetta di diritto. Dalla nascita, Maria ha come rivale al trono Elisabetta I (Margot Robbie), che è invece la Regina di Inghilterra. Contrariamente alle versioni precedenti, le ricerche di John Guy hanno offerto l’immagine di una politica capace e di una guida sicura che puntava a un’alleanza con la cugina Elisabetta. Maria combatte per prendere la guida del regno, in un tempo in cui le regine erano viste come il fumo negli occhi dall’immaginario collettivo. Per raggiungere i propri obiettivi, le due Regine prendono scelte molto differenti su matrimonio e figli. La reputazione di Maria è sotto il continuo attacco dei propri nemici, pronti a costruire castelli di bugie sulla sua condotta sessuale. Tradimenti, ribellioni e cospirazioni che tramano nelle rispettive corti, portano alla rottura definitiva fra le due cugine, lasciando a entrambe un costo salato da pagare.
In dettaglio:
Basato sul pionieristico libro Queen of Scots: The True Life of Mary Stuart di John Guy, che ha rivelato nuove prove sulle vite di Maria ed Elisabetta, il film ricostruisce la storia di due Regine divise dal potere con una formula che riesce a offrire una lettura moderna delle questioni femminili.
Nata cattolica, in tempi di grande fermento religioso, appena nata, Maria è spedita nella Francia cattolica per proteggerla. A 15 anni, Maria sposa l’erede al trono di Francia. Divenuta Regina di Francia a 16 anni, a 18 rimane vedova, ma respinge ogni proposta di matrimonio e sceglie di tornare nella natia Scozia, per reclamare il trono che le spetta. In assenza di Maria, i Protestanti hanno preso il controllo della Scozia, e il fratellastro Moray ha governato al suo posto. Il potente John Knox è alla guida del fronte protestante in Scozia ed è convinto che una donna alla guida di una monarchia sia un reato contro natura e contro la volontà di Dio. Mentre in Inghilterra, la cugina di Maria, la Regina Elisabetta affronta la pressione di doversi sposare e dare vita a un erede, in Scozia, Maria affronta cospirazioni, rivolte civili e un gruppo di donne che mette sotto costante cattiva luce la sua condotta sessuale.
Mary ha, dalla nascita, pretese sul trono di Elisabetta. Le due Regine vivono una fascinazione reciproca: solo loro possono capire cosa significhi essere donne e guida della propria politica. Maria offre amicizia e un accordo che definisca ruoli e zone, ma la sanguinolenta e intensa politica delle loro corti non farà che allontanarle. Maria, sfidando i suoi consiglieri e la volontà del regno inglese di vederla sposata, diventa madre di Giacomo I, erede per entrambi i regni. Dopo la sua nascita, si ricreano le condizioni di un’alleanza pacifica, ma i nemici di Maria sono ormai troppi ed Elisabetta è turbata dalla crudeltà e violenza della corte che circonda Maria. Le due donne prendono scelte molto diverse su matrimonio, maternità e autorità politica. Per queste posizioni entrambe rimarranno figure immortali nella storia.
Synopsis:
Mary Stuart's attempt to overthrow her cousin Elizabeth I, Queen of England, finds her condemned to years of imprisonment before facing execution
Mary Queen of Scots explores the turbulent life of the charismatic Mary Stuart. Queen of France at 16 and widowed at 18, Mary defies pressure to remarry. Instead, she returns to her native Scotland to reclaim her rightful throne. But Scotland and England fall under the rule of the compelling Elizabeth I. Each young Queen beholds her "sister" in fear and fascination. Rivals in power and in love, and female regents in a masculine world, the two must decide how to play the game of marriage versus independence. Determined to rule as much more than a figurehead, Mary asserts her claim to the English throne, threatening Elizabeth's sovereignty. Betrayal, rebellion, and conspiracies within each court imperil both thrones - and change the course of history
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Di spalle è una visione regalmente suggestiva. Classica doc! Di faccia salta agli occhi un piccolo dettaglio che non quadra: che ci fa Mary Stuart (Maria Stuarda) - il rilucente ruolo della maturità artistica di Saoirse Ronan - con il piercing multiplo all’orecchio e con un pendente all’altro lobo? E dire che non pende un capello in fatto di trucco e parrucco d’epoca! Questa Maria/Ronan, sposata a sedici anni e rimasta vedova a diciotto, che torna in Scozia dalla Francia rivendicando i propri diritti di regina, ha sorprendentemente un profilo sconosciuto agli storici che l’hanno dipinta non certo con i toni pastello. Il soprannome di ‘sanguinaria’ ci risuona ancora nelle orecchie e si leva dai libri di storia come una voce insistente ed inquietante. Questa Maria invece, tutt’altro che uno zuccherino, sfoggia i lineamenti della più battagliera, autoritaria, coraggiosa e talora sfrontata, donna, oltre che regina contrastata da più parti
e da forze più grandi di lei. Donna e regina molto giovane e comunque perfettamente in grado di tenere testa alle continue trappole che le vengono tese da più fronti, dotata di superba arguzia e capace di strategie diplomatico-politiche da far invidia a chiunque in qualunque epoca. Un ritratto riesumato dalla Storia in pieno XVI secolo, rivisitato e corretto in veste multietnica, che parla una lingua moderna inviata direttamente all’indirizzo della contemporaneità . Per fortuna non si è affatto rinunciato a generose didascalie! Distinguere la storia dalla rilettura che va ad includere persino inserti da immaginario drammaturgico poteva non essere così immediato!
di Maria si intreccia inevitabilmente con il contraltare della Regina d’Inghilterra Elisabetta I di Margot Robbie. La storia ci dice già come andrà a finire. Non c’è dunque sorpresa nel tragico finale di Maria regina di Scozia, collocato ad arte in apertura per poi richiamarlo a sigillare il racconto che ha voluto parlare di due donne, prima ancora che di due regine, alla stregua di due aghi persi in un pagliaio infestato da uomini nutriti e dissetati alla fonte dell’ambizione e della sete di potere. Fame e sete tali da far commettere loro nefandezze di ogni genere. Non dimentichiamo certo che, come dichiarato dalla stessa regista: “Era una stagione patriarcaleâ€, il che giustifica le insormontabili difficoltà incontrate dalle due donne e regine all’epoca, eppure… come precisato dalla stessa Rourke: “…la storia che abbiamo raccontato è incredibilmente moderna. Il film esprime una grande testimonianza di forza femminile, senza nascondere gli
immensi sacrifici che queste due donne hanno subito per condurre la lotta per diventare Reginaâ€. E’ in effetti questo il cuore di una storia il cui battito domina il labirinto di arterie in sotto trama, fatto di intrighi, pugnalate alle spalle, compromessi, matrimoni politici, nascite programmate per assicurare un erede al trono sognando l’unione dei due regni, tradimenti di ogni genere inclusi omicidi su commissione, e tutto quel che fa da impalcatura di sostegno alle due contrapposte regnanti. Una forza iconica tutta femminile dunque che esce dalla storia per riecheggiare nella contemporaneità prima di raggiungere una dimensione senza tempo.
La ragione di questo parto inaspettato su una figura storica molto nota come quella di Maria Sturda, sembra stia nelle nuove ricerche sulla vita della Regina di Scozia, condotte da John Guy ed approdate nel pionieristico libro Queen of Scots: The True Life of Mary Stuart. Libro cui si è evidentemente ispirata
sessualmente promiscuaâ€, e il film accorda credibilità all’inedita fonte illustrando i conflitti e le ribellioni di Maria nei confronti di una corte di uomini che non ha mai cessato di tramare alle sua spalle per farla cadere. Del resto, il montaggio alternato tra la Maria di Saoirse Ronan nella sua corte in Scozia, e la Elisabetta I di Margot Robbie nella corte in Inghilterra, ci tiene a far notare quanto la conflittualità , anche quando non necessariamente cercata, abitasse da entrambe le parti.
Due poteri, due regni, due regine distinte ma, cosa non di poco conto e, diremmo anzi, soprattutto, due religioni distinte: la cattolica di Maria e del regno di Scozia e la protestante di Elisabetta nel regno d’Inghilterra. Ed ecco che il conflitto è servito con tutte le istigazioni del caso per far trionfare l’una e soccombere l’altra, in uno scenario immaginato ai confini della realtà , laddove spuntano persino
attori di etnie diverse chiamati ad interpretare personaggi dell’Inghilterra e della Scozia del passato. Una scelta discutibile quanto si vuole ma tant’è. E se son documentati i contatti epistolari che nel film rivivono nelle alternate voci fuori campo sia di Maria che di Elisabetta, sembra tutt'altro che autentico l’incontro diretto, ricreato nel modo più suggestivo e teatrale nel film in prossimità dell’epilogo. Come resistere all’incontro fra le due Regine? Un immaginario emotivo che sprigiona tutta l’umanità di un rapporto che pare aver cercato un accordo, e che soprattutto esprime le dinamiche di una comprensione intima e profonda, da donna a donna, che ha poco a che vedere con quello storicamente dipinto entro la cornice di rivali giurate e nemiche mortali. Un immaginario di cui fa indubbiamente parte il pianto di Elisabetta per dirsi costretta a mandare al patibolo Maria, prima che il trucco e parrucco alla Joker, assolutamente allusivo su