I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Da Venezia 73. Mostra del Cinema di Venezia - Uscito negli USA il 5 maggio 2017; in Italia il 16 aprile 2019 in streaming su TaTaTu.
(The Bleeder (già 'Chuck'); USA 2016; Dramma sportivo; 93'; Produz.: Campbell Grobman Films/Mike Tollin Productions; Distribuz.: Ambi Pictures)
Jen Ponton (P.A.) William Hill (Paddy Flood) Alex Ziwak (Prigioniero)
Musica: Corey Allen Jackson
Costumi: Vicki Farrell
Scenografia: Inbal Weinberg
Fotografia: Nicolas Bolduc
Montaggio: Richard Comeau
Effetti Speciali: Tom Denier Jr.
Makeup: Angie Johnson (direttrice); Peter Borbely e Raquel Vivve; Tom Denier Jr. (per Liev Schreiber)
Casting: Billy Hopkins e Ashley Ingram
Scheda film aggiornata al:
06 Gennaio 2025
Sinossi:
Chuck Wepner, noto come "il sanguinante di Bayonne", è un pugile dei pesi massimi noto per il suo comportamento sconsiderato che vive con la sua seconda moglie Phyllis e la figlia Kimberly nel New Jersey.
Nel 1974 sta scalando le classifiche di boxe, sperando in un eventuale combattimento con il campione George Foreman. L'allenatore e manager di Chuck, Al Braverman, riceve una chiamata da Don King in cui si afferma che avrebbe ricevuto una sfida al titolo dopo che George presumibilmente avrebbe battuto Muhammad Ali, ma, con grande shock e sconforto di Chuck, Ali sconfigge Foreman durante il famoso incontro The Rumble in the Jungle. Dopo aver visto Chuck flirtare con un'altra donna in un bar, Phyllis lascia Chuck.
Sebbene la lotta sia in gran parte unilaterale, Chuck va contro tutte le previsioni che lo vedevano eliminato al terzo round, accorciando l'intera distanza contro il campione e mandandolo al tappeto, diventando così un eroe locale. Chuck si gode la sua celebrità e diventa l'ispirazione per il film Rocky di Sylvester Stallone, ma diventa sempre più dipendente dalla sua fama, iniziando anche ad assumere cocaina. Chuck successivamente si infatua della barista Linda e Phyllis, scoprendone il comportamento infedele, lo caccia di casa.
La psiche di Chuck peggiora sempre di più ed è sempre più trasandato, arrivando perfino ad un incontro genitori-insegnanti di Kimberly sballato di cocaina. Più tardi viene arrestato e incarcerato con l'accusa di possesso e spaccio di droga e durante la sua permanenza in prigione vede Stallone girare il film Sorvegliato speciale.
Chuck realizza che non stava apprezzando quello offertogli dalla vita, cercando di essere all'altezza della fama di "vero Rocky". Dopo essere stato rilasciato dalla prigione per buona condotta, gli viene offerto un incontro di beneficenza non autorizzato con Victor l'Orso Wrestler per sbarcare il lunario. Successivamente, riceve la visita di Linda e i due diventano una coppia.
I titoli di coda rivelano che Chuck e Linda vivono ancora a Bayonne e che lui e sua figlia si sono riconciliati e parlano ogni giorno.
Storyline:
Chuck Wepner, known as the 'Bayonne Bleeder', is a heavyweight boxer known for his iron chin and reckless behaviour. He lives with his second wife Phyllis and daughter Kimberly in New Jersey. By 1974, he was rising up the boxing ranks hopeful for an eventual fight with the champion George Foreman, defeating Terry 'the Storming Mormon' Hinke in the process. Chuck's trainer and manager Al Braverman receives a call from Don King citing that he will receive a title shot after George presumably beats Muhammed Ali. However, much to Chuck's shock and disappointment, Ali defeats Foreman in The Rumble in the Jungle. After witnessing Chuck flirting with another woman in a coffee shop, Phyllis leaves Chuck.
Al later calls Chuck and says that Don King wants him to fight Ali under the pretences of a "race thing", as Chuck was the only white boxer in the top 10 heavyweight rankings. Al subsequently takes Chuck to the Grand Hotel in upstate New York to train professionally. However, following the one-sided press conferences with Ali and negative press the fight receives, Chuck feels nervous. Phyliss eventually comes to see Chuck, and she forgives and comforts him.
Although the fight is largely one-sided, Chuck defies predictions of being knocked out in the third round, almost going the full distance against the champion and even knocking him down. Despite the loss, Wepner becomes a local hero. Though he is irritated to hear claims from Ali that Wepner's knockdown of him was due to a foot stomp, Chuck enjoys his newfound celebrity and becomes the basis of Sylvester Stallone's film Rocky. However, Chuck becomes increasingly addicted to his fame and begins taking cocaine. He subsequently becomes infatuated with female bartender Linda. Phyllis soon catches on to Wepner's unfaithful behavior and kicks him out of the house.
After engaging in a mixed wrestling/boxing match with Andre the Giant at Shea Stadium, Chuck visits his brother to celebrate the film's success, though he is unimpressed and despondent with the news, much to his disappointment. Instead, he is welcomed by Stallone after meeting him, and Chuck personally assists in the screenplay of Rocky 2. However, he botches his audition for a role as Rocky's sparring partner, leaving him devastated.
Three years later, Chuck's psyche worsens, and he is increasingly disheveled, arriving to Kimberly's parent-teach conference on cocaine. He is later arrested and imprisoned for possession of drugs with intent to sell. During his time in prison, he sees Stallone filming for his movie Lock Up. Chuck soon humbles himself and realizes that he was trying too hard to live up to his superstardom as the 'real Rocky', when he should be appreciative with who he has in his life.
After being released from prison for good behavior, he is given an unsanctioned charity bout with Victor the Wrestling Bear to make ends meet. Afterwards, he is visited by Linda, and the two become a couple.
End credits reveal that Chuck and Linda still live in Bayonne, and that he and his daughter have reconciled and speak daily.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
“Ehi, fino a ieri chi si interessava a me? Nessunoâ€- Rocky Balboa
Il regista e sceneggiatore canadese Philippe Falardeau (Monsieur Lazhar, Un anno con Salinger) sembra prediligere le storie ideali per film di nicchia: pellicole che si fanno largo nelle fessure meno illuminate di un qualche protagonista da riscoprire, nel bene o nel male. E’ ad esempio il caso del dramma ispirato alla vita del campione di pesi massimi di boxe Chuck Wepner, l'uomo che nel 1975 sfidò il grandissimo Muhammad Ali. Il titolo del film prefigura il suo status: The Bleeder, ovvero, ‘il sanguinolento’, così come amavano chiamare in giro nella sua Bayonne (New Jersey) Chuck Wepner, cui qui dà volto e anima Liev Schreiber. Film che intende entrare nelle pieghe più intime del vero Rocky Balboa, o, per l’esattezza, dell’uomo cui Stallone si è ispirato per il suo Rocky Balboa. Ma la storia di Chuck Wepner - raccontata in
E la cosa del film - o per meglio dire dei film - su Rocky Balboa pare aver pure dato alla testa a Chuck/Schreiber, a tal punto da finire a trascinarsi nelle bettole, a vantarsi, consumando tempo ed energie tra droghe e prostitute: una vita gettata nel cesso, insomma, inclusa la moglie Philiss (Elisabeth Moss) e la figlia Kimberly. Gli imbarazzanti incontri con Stallone (Morgan Spector) poi, con le catastrofiche prove di lettura del copione, rimarcano la deriva umana del protagonista. Così, dopo un tergiversare intorno all’evento della sua vita, che lo vede competere con il vero campione Muhammad Alì (Pooch Hall) e riuscire almeno, sorprendentemente, a tenergli testa, a restare in piedi il più possibile, prima che l’incontro venga interrotto a diciannove minuti dalla fine, il suo è un percorso in discesa, salvo l’incontro con la rossa Linda (il dimesso ed
insolito ruolo di Naomi Watts) che solo molto più tardi, all’ombra del divorzio dalla prima moglie, diventerà la signora Wepner.
In mezzo ad una vita più simile ad un guazzabuglio che ad una vera esistenza, ci stanno un vero amico (John/Jim Gaffiigan) l’allenatore, e un fratello (Don Wepner/Michael Rapaport) con il quale non corre buon sangue, salvo poi svelare un aspetto sconosciuto tanto allo spettatore quanto al protagonista stesso. E il tardo confronto tra i due è una delle sequenze destinate a depositare finalmente qualcosa di buono su quel percorso accidentato. Talmente accidentato che è lui stesso ad ammetterlo fin dall’inizio, confessandolo allo spettatore: “Il mio nome è Chuck Wepner, mi sono fatto un nome facendo un sacco di stronzateâ€, ma almeno una cosa gli va riconosciuta: l’indomita volontà di andare sempre avanti, lottando ad oltranza anche a costo di rimanere dissanguato, a cavalcioni di un’ossessione: “Devo far vedere a
tutti chi sonoâ€. Andare avanti senza mai fermare l’incontro e quando la sua faccia al mattino parlava da sola, Chuck Wepner sapeva rispondere con una buona dose di autoironia: “la faccia di papà è sempre buffa, l’altro tizio ha solo cercato di abbellirla un po'!â€. Ma come dichiarato “La boxe è un’arte gentile come un trapano nelle palle†e non a caso Chuck Wepner sembra aver trovato pace solo cambiando completamente registro, al fianco di Linda, come rivenditore di liquori.
The Bleeder-La vera storia di Rocky Balboa avanza facendosi largo tra filmati di repertorio, centellinati con parsimonia, incontri stampa e vita privata, in un racconto intimo e patinato condotto dallo stesso protagonista. Una sorta di confessione ‘narrativa’ a cuore aperto, quando ormai il più è stato fatto e le cose sono andate come dovevano andare, date le circostanze e la sua stessa natura. L’affresco onesto di una vita all’ombra di un’ambizione