Sceneggiatura:
Wash Westmoreland, Rebecca Lenkiewicz e Richard Glatzer
Cast: Keira Knightley (Colette) Dominic West (Willy) Eleanor Tomlinson (Georgie Raoul-Duval) Fiona Shaw (Sido) Aiysha Hart (Polaire) Robert Pugh (Jules) Denise Gough (Missy) Caroline Boulton (Flossy) Ray Panthaki (Veber) Shannon Tarbet (Meg) Arabella Weir (Mme De Caillavet) Karen Gagnon (Claudine) Janine Harouni (Jeanne De Caillavet) Rebecca Root (Rachilde) Attila C. Arpa (Heckler)
Musica: Thomas Adès
Costumi: Andrea Flesch
Scenografia: Michael Carlin
Fotografia: Giles Nuttgens
Montaggio: Lucia Zucchetti
Effetti Speciali: Gabor Kiszelly (supervisore)
Casting: Susie Figgis
Scheda film aggiornata al:
24 Dicembre 2018
Sinossi:
Colette (Keira Knightley), giovane ragazza di campagna, sposa Willy (Dominic West), un aristocratico libertino. Insieme si trasferiscono nei salotti parigini della Belle Époque, dove Colette scopre una vita coniugale fatta di piacere, passione e tradimenti che le ispira una serie di racconti autobiografici. Questi racconti, pubblicati a nome del marito, raccolgono enormi consensi e la figura di Colette/Claudine diventa un'icona per le donne parigine. Quando Willy, per debiti di gioco, svende i diritti di Claudine, Colette finalmente lo lascia e pubblica i racconti a suo nome, diventando una delle autrici francesi più conosciute al mondo.
Synopsis:
The story of a marriage, Colette shows the lengths one woman must go to escape her husband's control and claim her voice as an artist.
Set at the dawn of the modern age, Colette is the story of a woman who has been long denied her voice going to extraordinary lengths to reclaim it. Gabrielle Sidonie Colette, a young woman from a country village, marries a charismatic dominating Parisian, fourteen years her senior, known by the single name, 'Willy.' Through his auspices, she is introduced to bohemian Paris where her creative appetite is sparked. Ever quick to capitalize on talent, Willy convinces his wife to write novels - to be published under his name. The phenomenal success of her "Claudine" series makes Willy well known as a writer and 'Colette and Willy' the first modern celebrity couple. Over time, lack of recognition for her work frustrates Colette, and an affair with the gender-defying Marquise de Belbeuf inspires her to break free, but Willy is determined to maintain his hold over her, at any cost.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Orgoglio e pregiudizio, Espiazione, La Duchessa, Anna Karenina, si direbbe che Keira Knightley sia attirata in modo particolare da ruoli ‘in corsetto’, per cosi dire, o comunque ‘in costume’. E oggi può finalmente ammettere senza problemi, questa sua predilezione:
“Per anni mi sono sentita colpevole per questo, come se fosse qualcosa da cui avrei dovuto allontanarmi. Dopo sono giunta alla conclusione che sono questi i film che ho sempre adorato guardare. Alcuni trovano un modo per evadere attraverso la fantascienza o il fantasy, mentre la mia forma di evasione in un altro mondo ha sempre avuto a che fare con il genere drammatico. È carino il fatto che a trent’anni possa finalmente ammetterloâ€.
la storia di un fascino che intriga, incastonata nell’aura di un’arte in progress, tra scrittura e poi teatro, e una dimensione femminile che sa riscattare, a modo suo, scartando dagli ipocriti vincoli di un’epoca rigorosamente maschilista, nel segno di una gabbia dorata da cui tracima una subdola sorta di schiavismo in nome del bene comune. La storia stessa, del resto, gira intorno a lei: ragazza di campagna di nome Gabrielle, prima ancora della sua nuova declinazione in Colette. E prima ancora che dietro le mentite spoglie del nome del marito, l’aristocratico libertino Willy di Dominic West - un personaggio che nell’epoca del #metoo sarebbe fatto a fette senza troppi scrupoli o rimorsi ma che ai tempi della Belle Époque parigina era ben più difficile da debellare - si ritrovasse a scrivere racconti profondamente autobiografici ispirati alla sua nuova vita, ormai lontana dalla campagna natale e ben più radicata nei salotti
Così, sia pure in un modo discutibile, questa eccentrica
ed avanguardista eroina, dall’alto della sua trasgressiva identità basculante, trova il modo di rivendicare la sua libertà , inclusi i diritti legali di scrittura, finalmente a suo nome, così come doveva essere, in un modo degno dei nostri giorni. Il tema ha avuto solo un precedente più contemporaneo in The Wife – Vivere nell’ombra dello svedese Björn Runge con Glenn Close protagonista, erede, solo per quanto attiene alla scrittura sotto copertura, della Colette di Keira Knightley. Colette: un’icona ‘ante litteram’ sul nuovo codice femminile, nel segno della piena facoltà di scelta su ogni registro. Personaggio comunque ambiguo e contraddittorio che si prova a remare nella stessa barca del dissoluto consorte, per riscattarsi anche economicamente, almeno fin quando la barca non fa davvero acqua da tutte le parti. Le scommesse ai casinò, le amanti a grappolo di Willy/West sembrano spingere Colette/Knightley a rendere pan per focaccia, mentre intanto trova la sua reale
E questo è quanto. La regia si limita ad una confezione classica e lineare facendo della sua eroina il perno portante di tutta la storia, intrisa di scenografie coerenti nello stile dell’epoca, con l’unico vezzo di qualche copia simbolica di Tolouse Lautrec alle pareti. Probabile metafora di una comunione spirituale con l’epoca e con la stessa protagonista, mentre intanto ci si preparava a sostituire il calamaio ed i pennini ad inchiostro con i caratteri di stampa.