Titolo in lingua originale:
Un Natale stupefacente
Anno di produzione:
2014
Anno di uscita:
2014
Regia: Volfango De Biasi
Sceneggiatura:
Alessandro Bencivenni, Volfango De Biasi, Francesco Marioni, Gabriele Pignotta e Domenico Saverni
Cast: Pasquale Petrolo-in arte Lillo (Lillo) Claudio Gregori-in arte Greg (Greg) Ambra Angiolini (Genny) Paola Minaccioni (Marisa) Paolo Calabresi (Giustino) Francesco Montanari (Belotti) Riccardo De Filippis (Randelli) Niccolò Calvagna (Matteo)
Fotografia: Giovanni Canevari
Montaggio: Claudio Di Mauro
Scheda film aggiornata al:
13 Gennaio 2015
Sinossi:
Alla vigilia delle feste natalizie, zio Remo e zio Oscar (rispettivamente Lillo e Greg) sono improvvisamente costretti a prendersi cura del nipotino di 8 anni. I suoi genitori sono stati erroneamente arrestati per coltivazione di sostanze stupefacenti.
I due zii sono molto diversi tra loro, e inadeguati a tale compito. Greg, single rockettaro, cercherà l’aiuto di Genny (Ambra Angiolini). Lillo, appena lasciato dalla moglie (Paola Minaccioni) e geloso del nuovo compagno di lei, un coatto tatuatore (Paolo Calabresi), approfitterà della situazione per riconquistarla.
A complicare le cose, le visite a sorpresa di due zelanti ma bizzarri assistenti sociali (Francesco Montanari e Riccardo De Filippis) alla "strana famiglia", per verificarne l’idoneità .
Commento critico (a cura di GABRIELE OTTAVIANI)
La vita di tutti i giorni è fatta di costanti riferimenti, abitudini, azioni che si ripetono e che tengono ognuno di noi ancorato alla realtà quotidiana: gesti, parole, segni, in continuo mutamento eppure sempre uguali, anche se Il Gattopardo non c'entra un bel niente, in questo caso. E quindi noi ci immedesimiamo, ci riconosciamo nel mondo che ci circonda, teniamo un po' a freno le nostre irrazionali ansie. Si dice che gli abitanti di Konigsberg, che già avevano il loro bel daffare a risolvere il problema dei sette ponti che uniscono le due isole e le due aree principali che compongono la città , ponti che a quanto pare non è possibile percorrere tutti e sette una e una sola volta nell'arco della stessa passeggiata, rimettessero l'orologio in base a quando usciva di casa, tanto era metodico, per non dire pignolo, il loro illustre concittadino Immanuel Kant, tra una critica alla
Ecco, Un Natale stupefacente è l'esempio perfetto del genere. Di più, un capolavoro. Lo dirige Volfango De Biasi. Ve lo ricordate Iago? No? Beati voi. D'altro canto, c'è l'aggettivo "stupefacente" nel titolo... Che si riferisce alle droghe di cui si parla, tranquilli, non
ne occorrono per sopportarne la visione: basta seguire l'insegnamento di Sue Ellen, due dita di bourbon e mandi giù anche J. R., figurati Lillo e Greg!
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano Filmauro, Riva Martina e Chicca Ungaro (Ufficio Stampa Filmauro)