Cast: Billy Crudup (Ashitaka) Yôji Matsuda (Ashitaka) Lorenzo De Angelis (Ashitaka) Claire Danes (San) Yuriko Ishida (San) Joy Saltarelli (San) Minnie Driver (Madame Eboshi) Yûko Tanaka (Madame Eboshi) Alessandra Cassioli (Madame Eboshi) Billy Bob Thornton (Bonzo Jiko) Kaoru Kobayashi (Bonzo Jiko) Pino Insegno (Bonzo Jiko) John DeMita (Kouroku) Masahiko Nishimura (Kouroku) Gianluca Crisafi (Kouroku) Cast completo
John DiMaggio (Gonza) Tsunehiko Kamijo (Gonza) Angelo Nicotra (Gonza) Jada Pinkett Smith (Toki) Sumi Shimamoto (Toki) Valeria Vidali (Toki) Gillian Anderson (Patrona Moro) Akihiro Miwa (Patrona Moro) Ludovica Modugno (Patrona Moro) Mitsuko Mori (Somma Hii) Graziella Polesinanti (Somma Hii) Keith David (Nume Okkoto) Hisaya Morishige (Nume Okkoto) Sergio Fiorentini (Nume Okkoto)
Musica: Joe Hisaishi
Fotografia: Atsushi Okui
Montaggio: Hayao Miyazaki e Takeshi Seyama
Casting: Jack Fletcher (per le voci inglesi)
Scheda film aggiornata al:
17 Maggio 2014
Sinossi:
Giappone, periodo Muromachi. Il Paese è ancora selvaggio, coperto di foreste, ma il progresso tecnologico comincia a turbare l'equilibrio ecologico. L'ordine gerarchico che regna da millenni comincia a crollare.
Nel nord dell'Arcipelago vive una tribù pacifica, quella degli Emishi, il cui futuro capo è il giovane principe Ashitaka. Un cinghiale selvatico posseduto da una divinità malvagia attacca il suo villaggio. Ashitaka lo uccide ma resta ferito ad un braccio e colpito da una maledizione che potrebbe portarlo alla morte. La grande sacerdotessa del villaggio gli consiglia allora di partire verso Ovest dove potrebbe trovare il modo di neutralizzare la maledizione.
Durante il suo viaggio Ashikata incontra Jiko, un avido bonzo. Questi gli rivela l'esistenza di una foresta in cui vive un Dio-Bestia, creatura mitica che regna sul mondo animale e vegetale, dotata di poteri soprannaturali. Ashikata arriva al villaggio dei Tatara, una comunità di fabbri, guidata con pugno di ferro da Madame Eboshi. Trincerata nella sua fortezza, Madame Eboshi accoglie gli ammalati, le donne perdute e i contadini senza terra, per difenderli dai clan vicini. Ma Madame Eboshi è odiata da San, una ragazza selvatica allevata dai lupi, che ritiene i Tatara responsabili della distruzione della foresta per alimentare le loro fucine ed estendere il loro dominio. E' soprannominata Principessa Mononoke, “la principessa degli spettriâ€.
Una sera San si introduce nel villaggio per uccidere Madame Eboshi, ma Ashitaka glielo impedisce. Gravemente ferito, lascia i Tatara per riportare la principessa svenuta nel folto della foresta. Lì incontra il Dio-Bestia e un gigantesco combattimento ha inizio tra le forze contrapposte presenti.
Ashitaka riuscirà alla fine a raggiungere il suo scopo: far vivere in pace gli uomini, gli animali e gli dei.
Commento critico (a cura di FRANCESCO ADAMI)
Principessa Mononoke è un cartoon fantastico diretto dall'autore d'animazione giapponese Hayao Miyazaki. La vicenda narrata nel lungometraggio è ambientata in Giappone durante l'era Muromachi (1392-1573), periodo in cui la realtà giapponese si divideva tra il caos e il cambiamento diretto verso nuove forme d'arte e di ribellione contro l'ordine stabilito nelle precedenti ere come la Nambokucho (1336-1392), durante la quale due corti imperiali si erano fatte la guerra per la supremazia nel Paese e la Sengoku (1482-1558), quando eserciti professionisti combattevano in guerre organizzate. In questa era fluida senza distinzioni tra contadini e samurai, nella quale le donne sono libere ed audaci, come afferma il regista, si apre uno sguardo su una realtà mitica che si connette alle origini della vita e dei sentimenti e su un piccolo villaggio nel nord dell'Arcipelago, nel quale vive una tribù pacifica, quella degli Emishi, il cui futuro capo è il giovane principe Ashitaka.
Tutta la tranquillità della tribù viene scossa da un evento improvviso, ossia un gigante cinghiale selvatico appartenente ad un gruppo di spiriti della natura, posseduto dalla malvagità e pertanto divenuto una divinità malvagia, che cerca di abbattere il villaggio. Ashitaka lo abbatte prima che giunga a destinazione ma nell'azione il giovane viene ferito al braccio dalla divinità prima di spirare, ma il tocco del male gli provoca una maledizione mortale. Così Ashitaka decide di lasciare il villaggio per recarsi ad Ovest in cerca di guarigione: nel viaggio incontra Jiko, un avido bonzo, questi gli rivela l'esistenza di
una foresta in cui vive un Dio-Bestia, creatura mitica che regna sul mondo animale e vegetale, dotata di poteri soprannaturali. Ashitaka, continuando il suo viaggio, si ferma a Tarara Ba o la Città di Ferro, dove fa la conoscenza di una comunità che trascorre le giornate a lavorare il ferro e costruire archibugi; la
cittadina è gestita da Madame Eboshi, una donna che accoglie gli ammalati, le donne perdute e i contadini senza
terra, per difenderli dai clan vicini. Madame Eboshi però è alla caccia di San, una ragazza selvatica allevata dai lupi, soprannominata Principessa Mononoke, "la principessa degli spettri", che ritiene i Tatara responsabili della distruzione della foresta per alimentare le loro fucine ed estendere il loro dominio. Ashitaka si ritrova coinvolto in uno scontro mortale tra la natura selvatica, l'affascinante prodezza guerriera di San e la ostinata violenza regale di Madame Eboshi che vuole a tutti i costi affermare la supremazia totale del genere umano.
Miyazaki propone una visione poeticamente sublime della diaspora tra la natura e l'uomo, tra l'amorevole sentimento del bene e la morbosa mostruosità della malvagità , attraverso l'espediente narrativo mitologico che attornia una realtà rurale densa di personaggi sfaccettati e sentimentalmente incisivi. Nel vasto pantheon delle divinità giapponesi, si rivolge
lo sguardo particolare verso i Kodama, gli spiriti degli alberi, Moro, una dea lupa che ha ben più di 300 anni, ed il Dio- Bestia, la divinità della natura. In particolare i Kodama, hanno un riscontro mitologico ampio, si possono paragonare alle driadi o amadriadi greche, ossia delle divinità legate agli alberi, capaci di spostarsi da un albero all'altro, ma possono essere viste anche sotto forma di suono, visto che si pensava che si divertissero ad imitare le voci umane nelle foreste. I Kodama nell'immaginario hanno avuto molte sembianze ed interpretazioni: potevano essere visti come uomini, giovani, vecchi o folletti, Miyazaki ne offre una visione peculiare raffigurandoli come piccoli omini bianchi dai tre occhi e testa ruotante.
Dal punto di vista tecnico per la prima volta in un film di Miyazaki sono stati inseriti elementi di computer grafica all'interno di frame dipinti a mano, collaborando strettamente con Yoshinori Sugano, capo
del settore della computer grafica alla Ghibli. Miyazaki ha utilizzato i computer per creare sequenze tridimensionali come quelle in cui riccioli a forma di serpente spuntano dal corpo del dio demone, o i maestosi spostamenti del gigantesco dio che viaggia nella notte. Tutte le sequenze high-tech si integrano perfettamente con quelle disegnate a mano per dare ai personaggi una consistenza quasi umana e per tale scopo è stato sviluppato un nuovo software in grado di
emulare le pennellate, le sottili linee di contorno e tutte le altre caratteristiche dell'animazione realizzata con i disegni tradizionali. Il perfetto connubio di tecnologia ha reso maggiore fluidità dei movimenti e un maggior realismo rispetto ai tradizionali anime, ed è quasi visibilmente impossibile distinguere la differenza dato che la
computer grafica si integra alla perfezione in tutte le sequenze del film.
La Principessa Mononoke, è un film epico, edito nell'estate del 1997, esce di nuovo nelle sale
solo per un breve tempo in una versione restaurata con un nuovo doppiaggio. Un capolavoro da vedere che ha già riscosso successo incassando nella sua terra d'origine oltre 150 milioni di dollari e un premio come miglior film all'equivalente giapponese
della cerimonia degli Oscar.