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    Home Page > Movies & DVD > Amore, cucina e curry (già 'Madame Mallory e il piccolo chef indiano')

    AMORE, CUCINA E CURRY: DALLE PAGINE DI RICHARD C. MORAIS ALLA CELLULOIDE DI LASSE HALLSTRÖM, (CON LA BENEDIZIONE DEL PRODUTTORE STEVEN SPIELBERG), PER IL TRIONFO DELLA TRADIZIONE FAMILIARE SUL CONFLITTO CULTURALE, LA' DOVE IL PICCOLO CHEF INDIANO HASSAN (MANISH DAYAL), RIUSCIRA' A SPUNTARLA SU MADAME MELLORY (HELEN MIRREN), ALGIDA TITOLARE, NONCHE' RIGOROSISSIMA CUOCA, DI UN RAFFINATO RISTORANTE FRANCESE

    RECENSIONE - Dal 9 OTTOBRE

    "Un viaggio inizia nel momento in cui si ha il coraggio di abbandonare ciò che è familiare per inoltrarsi in un nuovo territorio, lontano dalla propria ‘zona di conforto’. E’ un viaggio profondo, in cui non conta la lontananza fisica, ma che cambia radicalmente il corso della propria vita, migliorandola".
    Lo scrittore Richard C. Morais

    "Mi sono innamorata della storia e della sua splendida ambientazione, dell’idea che permea il libro secondo cui il cibo unisce le persone. Mi piaceva il confronto fra il classico ristorante francese e la vivace e variopinta cucina indiana. In un locale i clienti ascoltano Mozart, mentre nell’altro rimbomba la fragorosa musica di Bollywood: è uno scontro culturale di proporzioni epiche... La storia ha prodotto un effetto profondo su di me perché quei personaggi potevano essere la mia famiglia. (essendo figlia di immigrati tedeschi) E poi toccava dei temi molto importanti: il razzismo, l’accettazione e la capacità di cambiare, che sono comuni a tutti gli immigrati".
    La produttrice Juliet Blake

    "Abbiamo avuto l’occasione di unire le nostre energie creative per raccontare una storia di compatibilità fra le persone meno compatibili del mondo!"
    Il co-produttore Steven Spielberg

    "Il romanzo è una piccola gemma, un’opera d’arte che esprime proprio quello che ho cercato di esprimere io stessa nel mio lavoro e nella mia arte per tutta la mia carriera. È una storia edificante..."
    La co-produttrice Oprah Winfrey

    (The Hundred-Foot Journey; USA 2014; Commedia; 122'; Produz.: DreamWorks Studios/Participant Media; Distribuz.: Universal Pictures International Italy)

    Locandina italiana Amore, cucina e curry (già 'Madame Mallory e il piccolo chef indiano')

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    See SYNOPSIS

    Titolo in italiano: Amore, cucina e curry (già 'Madame Mallory e il piccolo chef indiano')

    Titolo in lingua originale: The Hundred-Foot Journey

    Anno di produzione: 2014

    Anno di uscita: 2014

    Regia: Lasse Hallström

    Sceneggiatura: Steven Knight

    Soggetto: Dal romanzo di Richard C. Morais, The Hundred-Foot Journey (Amore, cucina e curry e/o Madame Mallory e il piccolo chef indiano edito in Italia da Neri Pozza):

    Sinossi

    Hassan Haji viene da Bombay. La grande città indiana si chiama oggi Mumbai, ma non è tanto dissimile da quello che è stata fino a qualche tempo fa: un luogo dove occorre arrangiarsi per sopravvivere e dove le famiglie sono grandi clan che condividono tutto: le gioie e le tristezze della vita, le avventure e le disillusioni. La grande, spumeggiante famiglia di Hassan Haji decide un giorno di intraprendere un viaggio picaresco verso l'Occidente, alla ricerca di un'esistenza più decente. La prima tappa è quasi naturale: Londra, la capitale dell'ex impero britannico. La tappa successiva è l'Europa intera e, infine, la Francia, il paese dell'alta cucina e dell'illuminismo. Non la Francia della capitale, ma quella dello sperduto villaggio di Lumière, dove il clan di Hassan decide di aprire un ristorante, mettendo a frutto le grandi tradizioni culinarie della famiglia, nel rispetto delle quali eccelle soprattutto lui, il piccolo Hassan, provetto chef indiano. Sfortuna vuole, però, che i Haji aprano il ristorante proprio di fronte a quello di Madame Mallory, chef di grande fama, premiata col massimo punteggio dalla guida Michelin. Si scatena così una guerra culinaria, che vede scontrarsi il padre di Hassan, temprato dalla dura vita a Mumbai, e il cordon bleu di Madame Mallory. Soltanto alla fine Madame Mallory comprende di avere a che fare con un rivale non da poco: Hassan, il piccolo chef indiano che ha un talento innato per la cucina, di gran lunga superiore al suo. Popolato di personaggi eccentrici, ricco di divertenti disavventure culturali, ambientazioni vivaci e piatti sfiziosi - descritti con dovizia di particolari decisamente stuzzicanti - l'affascinante avventura di Hassan porta allo scoperto le trame interne all'esclusivo mondo della haute cuisine francese e ci regala la storia toccante di un ragazzo che crescendo si conquista il proprio posto nel mondo.

    Cast: Helen Mirren (Madame Mallory)
    Manish Dayal (Hassan Kadam)
    Om Puri (Papa)
    Charlotte Le Bon (Marguerite)
    Amit Shah (Mansur Kadam)
    Farzana Dua Elahe (Mahira Kadam)
    Dillon Mitra (Mukhtar Kadam)
    Aria Pandya (Aisha Kadam)
    Michel Blanc (Sindaco)
    Rohan Chand (Il giovane Hassan Kadam)
    Clément Sibony (Jean-Pierre)
    Vincent Elbaz (Paul)
    Juhi Chawla (Mama)
    Alban Aumard (Marcel)
    Shuna Lemoine (Moglie del Sindaco)
    Cast completo

    Musica: A.R. Rahman

    Costumi: Pierre-Yves Gayraud

    Scenografia: David Gropman

    Fotografia: Linus Sandgren

    Montaggio: Andrew Mondshein

    Casting: Lucy Bevan

    Scheda film aggiornata al: 29 Gennaio 2020

    Sinossi:

    IN BREVE:

    In Amore, cucina e… curry Hassan Kadam (Manish Dayal) interpreta un genio della gastronomia, che non sbaglia mai un colpo. La famiglia Kadim, emigrata dall’India e guidata dal capofamiglia, Papa (Om Puri), si stabilisce nel caratteristico villaggio di Saint-Antonin-Noble-Val, nel sud della Francia. Un posto incantevole e raffinato, il luogo ideale dove aprire Maison Mumbai, un ristorante indiano a conduzione familiare. Ma le cose cambiano nel momento in cui Madame Mallory (l’attrice premio Oscar® Helen Mirren), l’algida titolare e cuoca del rinomato ristorante francese Saule Pleureur, non si intromette.

    Le sue implacabili proteste contro il nuovo ristorante indiano che dista solo 30 metri dal suo, danno luogo ad un’accesa battaglia fra i due locali, fino a quando la passione di Hassan per l’alta cucina francese e per Marguerite (Charlotte Le Bon), la deliziosa “sous chef” di Madame Mallory, non riuscirà ad amalgamare magicamente le due culture, regalando a Saint-Antonin nuovi sapori di cucina e di vita che neanche Madame Mallory potrà ignorare. La donna infatti, sarà disposta a riconoscere il talento culinario del suo rivale e a prenderlo sotto la sua ala protettiva.

    SYNOPSIS:

    A story centered around an Indian family who moves to France and opens a restaurant across the street from a Michelin-starred French restaurant.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    Diciamolo pure subito: il romanzo di Richard C. Morais, The Hundred-Foot Journey - alias Madame Mallory e il piccolo chef indiano o, per meglio dire, con il titolo che ha poi avuto la meglio sia per il romanzo che per il suo adattamento cinematografico, Amore, cucina e curry - è una vera chicca letteraria. Una di quelle storie scoppiettanti e variopinte, come uno dei tanti caotici, coloratissimi e chiassosi mercati indiani, che scorre sotto i nostri occhi fluida e zampillante nell'unico letto esistenziale che accomuna il dramma alla commedia. Una storia che, dall'alto di una scrittura davvero brillante, trasuda attualità per i temi di razzismo e/o intolleranza, immigrazione e/o integrazione, che occhieggiano dalle sue cortine apparentemente aperte sul McGuffin della cucina come 'dimensione culturale' a tutto tondo. Una dimensione che prima di farsi crescente fino alla centralità pressoché totale, fa lo slalom tra grandi e piccoli drammi, a cominciare dall'atto

    vandalico post elezioni politiche in India, in cui perde la vita la madre di Hassan, uno dei figli della nutrita famiglia Kadam, con un suo ristorante a conduzione familiare, di lì a poco andato in fumo come l'anima materna dell'intera famiglia con i suoi segreti di cucina, complice anche uno scrigno di spezie, ereditato e conservato come una reliquia. Un evento destinato a segnare le nuove sorti dell'intera famiglia Kadam, che sceglie di 'metabolizzare il grave lutto' avventurandosi in un viaggio senza meta in giro per l'Europa, dopo aver fatto tappa lunga a Londra, armati di radici e memorie come un bagaglio irrinunciabile, tanto quanto il talento naturale per la cucina di Hassan, voce narrante protagonista, nel libro così come nel film. Un tipo di cucina concepita con il cuore perchè "i piatti sono memorie" e se dunque "le verdure a Londra non hanno anima, non hanno vita", volendo far

    cucina fuori dall'India senza rinunciare all'essenza della tradizione delle proprie radici, è necessario cercare un posto dove invece ne abbiano. Ma a questo penserà il destino, mascherato da fortuito incidente d'auto: e se nel libro era Lumiére, mentre nel film è Saint-Antonin, il paesaggio resta comunque fedele alla linfa lirica sprigionata dalle piccole cittadine della campagna francese ai pie' della montagna.

    Per questa ragione, sarebbe riduttivo e fazioso dire che il regista Lasse Hallström abbia voluto bissare il successo del suo precedete Chocolat, limitandosi a fare lo stesso film. Evidentemente chi ha considerato questo non si è letto il libro di Morais, perchè Hallström non ha fatto altro che tradurre in immagini l'anima dell'opera letteraria. Semmai si potrà dire che i romanzi Chocolat e Amore, cucina e curry, prima ancora dei rispettivi adattamenti cinematografici, trattano temi analoghi, tra cui la riluttante accettazione e integrazione di stranieri in Francia, passando per il

    trait-union culinario. Nell'attuale Amore, cucina e curry conduce una guerra fra due ristoranti: il classico francese 'Le Saule Pleureur' di Madame Mallory e la 'Maison Mumbai' radicata nella tradizione indiana dello chef Hassan in co-gestione con Papa e famiglia Kadam. Dietro questa battaglia a colpi di forchetta c'è sempre l'analogo motore che fa perno su una faida mossa e alimentata dalla diversità culturale e religiosa di due gruppi di persone. Ora, non è poi tanto difficile immaginare quanto la faccenda possa farsi interessante, se a capo di questa faida mettiamo Helen Mirren nelle vesti della supponente, invadente, testarda e abitudinaria Madame Mallory, con l'unica ambizione di raggiungere la seconda stella nella Guida Michelin, con carne alla Bouguignon e piccione al tartufo quali fiori all'occhiello della sua 'cuisine française', e dall'altra mettiamo un umorista naturale come Om Puri nei panni di questo Papa oversize e sempre sopra le righe, non meno

    ostinato nel raggiungere i propri obiettivi in fatto di ristorazione tradizionale indiana. Ma va da sè che le battutine sarcastiche di Madame Mallory - del tipo "Se il vostro cibo è come la musica vi consiglio di abbassare un pò" - non scalfiranno minimamente la corazza ruvida e massiccia di Papa. E quel suo "Ci vediamo sul campo di battaglia", non sarà che l'inizio di una vera e propria guerra, senza esclusione di colpi, malgrado i tentativi di pacata intermediazione tentati dal giovane chef Hassan, che qui porta tutta l'intensità di sguardo di Manish Dayal, arso dall'umile fuoco di imparare, sperimentando il nuovo senza dimenticare l'essenza delle origini trasmesse dalla madre.

    Almeno in tutta la prima parte, Hallström non fa che valorizzare i contenuti del romanzo punteggiando l'intermittente racconto di Hassan con schegge di ricordi di infanzia che si legano - i miracoli del montaggio! - perfettamente a precisi momenti del

    presente, in un'aura che, per certi versi, richiama un pò i sentori 'naturisti' di Un'ottima annata di Ridley Scott. Che sia vino o cucina, o entrambe le cose, un certo paesaggio invita l'uomo a trovare il coraggio per scoprire la parte nascosta o soffocata di se stesso, e raggiungere il cuore delle cose, attraverso l'amore per la tradizione che non vuole però scadere nella consuetudine, aprendosi a bontà inedite, non necessariamente prive di un loro potenziale, in grado di stimolare la capacità di cambiare, per creare l'occasione di un incontro mirato a tradurre in armonia l'iniziale stridente contrasto. Per dire questo però, soprattutto nella seconda parte, Hallström sceglie una sua strada alternativa a quella del romanzo da cui prende improvvisamente le distanze, deviando dalla via maestra fino a stravolgere fatti e rapporti interpersonali, a cominciare dall'idealizzazione con cui riveste lo stesso Hassan: innalzato nel film sul podio illusorio di un

    cultore dell'amore platonico, mentre nel libro è un vero e proprio donnaiolo, con un cuore ballerino tanto quanto i propri ormoni. A questo stravolgimento si lega anche il personaggio di Marguerite (Charlotte Le Bon) - e non solo per i tempi e modi in cui riallaccia i rapporti con Hassan dopo qualche anno - a un certo punto imbrigliato in una sorta di competizione culinaria che quasi incrina la relazione affettiva, del tipo già visto con Linguini e la giovane collega cuoca nel mitico film di animazione Ratatouille. Mentre pian piano finiscono per subire analoga sorte 'trasformista' i rapporti interpersonali di Papa e Madame Mallory. La semplificazione cinematografica di Hallström non dimentica però - anzi, ne fa una vera e propria celebrazione, per quanto a suo modo - la 'capacità di cambiare' di ogni personaggio chiave. Un esempio fra tutti, quello della Madame Mallory di Helen Mirren, qui liftata

    a dovere per meglio servire l'elegante impeccabilità di una signora che ci tiene alla forma, quanto a mettere in pratica il messaggio della 'marsigliese', in punta di rigore e di morale, in modi e maniere che la affiliano, in un certo senso, anche per quella sotterranea sofferenza, al di là dell'apparente compassata esteriorità e della mania del controllo da super visione di tutto e tutti, alla Mrs. Wilson del Gosford Park Altmaniano. E dunque, anche questa volta... Madame Mirren, è sempre un piacere!

    Bibliografia:

    Nota: Si ringraziano Universal Pictures International Italy e Xister Pressplay

    Pressbook:

    PRESSBOOK COMPLETO in ITALIANO di AMORE, CUCINA E CURRY

    Links:

    • Lasse Hallström (Regista)

    • Helen Mirren

    • Om Puri

    • Vincent Elbaz

    • Manish Dayal

    Altri Links:

    - Sito ufficiale

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    Galleria Video:

    Amore, cucina e curry - trailer

    Amore, cucina e curry - trailer (versione originale) - The Hundred-Foot Journey

    Amore, cucina e curry - clip 'La guerra di Madame Mallory'

    Amore, cucina e curry - clip 'Raffinatezza di sapori'

    Amore, cucina e curry - clip 'Una relazione appassionata'

    Amore, cucina e curry - clip 'Una ricetta di 200 anni'

    Amore, cucina e curry - clip 'Una stella Michelin'

    Amore, cucina e curry - intervista video al regista Lasse Hallström (versione originale sottotitolata)

    Amore, cucina e curry - intervista video a Helen Mirren 'Madame Mallory' (versione originale sottotitolata)

    Amore, cucina e curry - intervista video ai produttori Steven Spielberg e Oprah Winfrey (versione originale sottotitolata)

    Amore, cucina e curry - featurette 'Una storia romantica e... speziata' (versione originale sottotitolata)

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