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CHILD OF GOD: JAMES FRANCO SI METTE DIETRO LA MACCHINA DA PRESA LASCIANDO IL CAMPO LIBERO A SCOTT HAZE PER UN 'ONE MAN SHOW' SUL RITRATTO PIU' CRUDO E BRUTALE MAI USCITO FUORI DALLE PAGINE DI CORMAC MCCARTHY
RECENSIONE IN ANTEPRIMA - 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto – 7 settembre 2013) - IN CONCORSO
"Child of God è basato sull’omonimo romanzo di Cormac McCarthy. La figura del protagonista o antiprotagonista, Lester Ballard, si richiama anche a Ed Gein, un killer che è realmente esistito negli anni Cinquanta e che ha inoltre ispirato il libro 'Psycho' di Robert Bloch. È affascinante notare come tre prodotti molto diversi fra loro possano derivare dalla stessa fonte. In questo progetto vedevamo la possibilità di analizzare l’isolamento estremo. Quel macabro tema sarebbe stato affrontato in maniera responsabile, ma la sua funzione principale era di mostrare, in un modo certamente intenso, che cosa significhi volersi disperatamente collegare ad altri esseri umani e non essere capaci di farlo. È stato, questo, il nostro approccio: presentare un uomo desideroso di comunicare con i morti in quanto erano i soli che non l’avrebbero rifiutato. Egli è spinto in questa terribile situazione perché è stato completamente escluso dalla società civile. Che cosa fa l’individuo quando non riesce a tenere il passo con tutti i nuovi sistemi di civilizzazione e socializzazione? Lester passa dalla fattoria alla capanna, alla caverna e, infine, a un vero e proprio vagabondaggio sotto terra. È un reietto, con il quale tuttavia possiamo, noi tutti, essere collegati. La chiave del film sta nella proposta di qualcosa che è sia intenso sia guardabile. Lester è effettivamente un killer e un individuo disturbato, in alcun modo il suo comportamento è perdonabile, ma nella sfera dell’arte un personaggio come lui può essere utilizzato per studiare ciò che c’è dentro ciascuno di noi. E, diamine, quell’uomo è perfino un po’ divertente. È un killer imbranato. Per metà Un-tranquillo-weekend-di- paura e per metà Charlot".
Il regista e attore James Franco
(Child of God; USA 2013; drammatico; 104'; Produz.: RabbitBandini Productions)
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Titolo in italiano: Child of God
Titolo in lingua originale:
Child of God
Anno di produzione:
2013
Anno di uscita:
2013
Regia: James Franco
Sceneggiatura:
James Franco e Vince Jolivette
Soggetto: Dall'omonimo romanzo di Cormac McCarthy.
Cast: Scott Haze (Lester Ballard) Tim Blake Nelson (Sceriffo Fate) Jim Parrack (Vice sceriffo Cotton) James Franco (Jerry) Jeremy Ambler (Ragazzo col fucile) Fallon Goodson (Girly) Vince Jolivette (Ernest) Brian Lally (John Greer) Nina Ljeti (La prima vittima) Boyd Smith (Mr. Fox) Terrance Huff (The Pitchman) Coby Batty (Cacciatore) Elena McGhee (Signora in bianco) Anna Kooris (Signora urlante) Nathan Mohebbi (Il ragazzo della prima vittima)
Musica: Aaron Embry
Costumi: Malgosia Turzanska
Scenografia: Kristen Adams
Fotografia: Christina Voros
Montaggio: Curtiss Clayton
Effetti Speciali: Brian Merrick
Scheda film aggiornata al:
13 Settembre 2013
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Sinossi:
Commento critico (a cura di ELISABETTA VILLAGGIO)
L'orrore sullo schermo. Child Of God, tratto dal romanzo di Cormac McCarthy, per la regia di James Franco, porta sullo schermo il peggio delle depravazioni, delle frustrazioni, delle bassezze umane. Ambientato in una landa desolata del nord America anni '50 dove le pistole comandano e dove non c'è nulla da fare se non sopravvivere. Il protagonista e' stato abbandonato dalla madre e cresce con un padre talmente infelice che si impicca ed è, ovviamente, trovato dal figlioletto undicenne mentre penzola con la lingua di fuori. Questo non lo vediamo, ce lo racconta il film. Lo troviamo adulto e molto disturbato. Vive in maniera solitaria, suo unico amico un fucile dal quale non si separa mai. Appena può però si ubriaca e inveisce contro chiunque incontri. Non è amato da nessuno della sua comunità e si capisce perché. Non parla ma grugnisce e come ne ha occasione uccide per il puro |
piacere di farlo. Poi scopre anche il sesso ma solo sotto forma di necrofilia. Così uccide ragazze che si porta nella sua tana e le possiede in maniera brutale. È praticamente un animale, vive nei boschi lontano da tutti, e' sporco lurido con quattro cenci addosso lerci però ha dei denti bianchissimi che sembra appena uscito dal dentista.
Child Of God e' un film gratuitamente violento, respingente che inquadra ossessivamente il protagonista mentre fa espressioni da pazzo saltellando in mezzo ai boschi in cerca di qualche preda, o un coniglio selvatico da trasformare in cibo o una giovane ragazza da trasformare in amante cadaverica con la quale riesce ad avere uno pseudo rapporto sessuale anche quando il rigor mortis dovrebbe renderlo praticamente impossibile. La realtà che ci racconta il regista e' la peggiore che si possa immaginare, una specie di girone dell'inferno che neanche Dante avrebbe descritto con tale crudezza. |
La morale umana sembra non esistere ma sembra invece che James Franco si diverta a scioccare gli spettatori, a traumatizzarli senza nessun fine se non quello di autocompiacersi in un gioco perverso. Della serie: al peggio non c'è mai fine. |
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Perle di sceneggiatura
Pressbook:
ENGLISH PRESSBOOK of CHILD OF GOD
Links:
Galleria Fotografica:
1
Galleria Video:
Child of God - clip (versione originale)
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