Soggetto: Il nuovo episodio dellâacclamato franchise, che negli anni â90 ha inaugurato un nuovo filone
horror, è stato scritto dal creatore originale della serie, Kevin Williamson, ed è diretto dal maestro
della suspense, nonchĂŠ regista della prima trilogia, Wes Craven.
Cast: Neve Campbell (Sidney Prescott) Courteney Cox (Gale Weathers-Riley) David Arquette (Dewey Riley) Emma Roberts (Jill Roberts) Hayden Panettiere (Kirby Reed) Mary McDonnell (Zia Kate) Lucy Hale (Sherrie) Roger Jackson (La Voce) Shenae Grimes (Trudie) Dane Farwell (Volto fantasma) Anna Paquin (Rachel) Kristen Bell (Chloe) Britt Robertson (Marnie Cooper) Aimee Teegarden (Jenny Randall) Alison Brie (Rebecca Walters) Cast completo
Marielle Jaffe (Olivia Morris)
Musica: Marco Beltrami
Costumi: Debra McGuire
Scenografia: Adam Stockhausen
Fotografia: Peter Deming
Montaggio: Peter McNulty
Effetti Speciali: Ron Bolanowski
Makeup: Kimberly Greene (per Neve Campbell); Brigette A. Myre (per Anna Paquin)
Casting: Avy Kaufman e Nancy Nayor
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
Sinossi:
IN BREVE:
In questo quarto capitolo della serie meta-horror diretta dal maestro Wes Craven, Sidney è divenuta autrice di un manuale di auto-aiuto e come ultima tappa del tour promozionale del libro torna proprio a Woodsboro. LÏ riallaccia i contatti con lo sceriffo Linus e sua moglie Gale e con la giovane cugina Jill e la zia Kate. Ma, con il ritorno di Sidney a casa, tornano anche gli omicidi di Ghostface, che pare prendere di mira il liceo frequentato da Jill.
SHORT SYNOPSIS:
Ten years have passed, and Sidney Prescott, who has put herself back together thanks in part to her writing, is visited by the Ghostface Killer.
Sidney Prescott, now the author of a self-help book, returns home to Woodsboro on the last stop of her book tour. There she reconnects with Sheriff Dewey and Gale, who are now married, as well as her cousin Jill and her Aunt Kate. Unfortunately, Sidney's appearance also brings about the return of Ghostface, putting Sidney, Gale, and Dewey, along with Jill, her friends, and the whole town of Woodsboro in danger.
Commento critico (a cura di ROSS DI GIOIA)
Sono passati quindici anni dagli efferati omicidi di Woodsboro. In questo lasso di tempo, Sydney Prescott è diventata una scrittrice da best-seller con un romanzo che racconta la sua esistenza tormentata dai serial killer, tanto che è nata anche Stab, una serie di film horror ispirata proprio a quegli efferati delitti. La piccola Woodsboro, con immensa fatica, è comunque tornata ad essere una tranquilla cittadina di provincia nella quale la vita scorre placidamente e dove si cerca di mettere il passato oscuro e violento alle spalle. Lo sceriffo Riley e sua moglie Gale Weathers, oltre che la cugina adolescente di Sidney, Jill, non fanno altro che seguire la âcorrenteâ. Ma ancora una volta tutto viene sconvolto proprio dallâincolpevole Sydney, la quale fa il suo ritorno in cittĂ per la presentazione del proprio romanzo. A questo punto le paure che sembravano seppellite per sempre nel passato tornano a galla, cosĂŹ come
la maschera di Ghostface, che qualcuno indossa nuovamente per compiere altri sanguinari massacri...
Quella che doveva essere una trilogia diventa ora un poker, con questo quarto capitolo che celebra una sorta di summa dello 'Scream-pensiero'. Anche stavolta, dietro tutta lâoperazione ci sono Kevin Williamson (autore, tra lâaltro, della serie tv Dawsonâs Creek) e il celebrato esteta del genere horror, Wes Craven (a lui si devono gli innumerevoli Nightmare), capaci di creare un sottogenere che ebbe un successo del tutto inatteso, grazie ad un mix furbo e smaliziato di sangue e risate, humour nero e clichĂŠs adolescenziali da fine Millennio. La domanda quindi è sempre la stessa: perchĂŠ ora abusare? Succede infatti questo in Scream 4, dove se câè plagio è del tutto autoprodotto: le citazioni sono autoreferenziali e di colpo scompare lâeffetto sorpresa che rendeva lâhorror digeribile anche a quanti tendono a tenere le mani sugli occhi per novanta minuti
di proiezione.
Insomma, tutto diventa monotono e imperniato sullâego, perdendo la componente di analisi - può suonare assurdo, ma câera nel plot originale della saga - di una generazione di adolescenti incapaci di creare miti (di quelli veri) e quindi era costretta a pescare a pieni mani dal passato, perdendo poi di vista che differenza passa tra finzione e realtĂ . Stavolta si finisce per accontentarsi di mettere la generazione di Sydney (ormai trentenne) allo specchio con quella della molto piĂš giovane cugina Jill, cercando di contrapporre due epoche dellâhorror: dallo smaliziato quindi delle origini di Scream, si passa alla consapevolezza. E come in un loop, la nuova generazione impone le proprie regole e passa oltre grazie a smartphone, internet e webcam. Quello che decisamente si è perso è quel senso impalpabile di nostalgia assaporata allâinizio della trilogia. Ma non tutto si può avere.
Bibliografia:
Nota: Si ringrazia Sara Bocci (Ufficio Stampa Moviemax)