FREELANCERS

Per Freelancers non sembra molto rappresentativa la regia: il dominicano Jessy Terrero, attore per lo più televisivo, ha al suo attivo video musicali, e appena un poker di film. Più interessante il trittico di protagonisti come quello di 50 Cent tradotto nel neo poliziotto Malo, Robert De Niro nelle vesti, a lui particolarmente congeniali, del boss del narcotraffico Joe Sarcone, e Forest Whitaker nei panni del poliziotto corrotto LaRue.

Jonas "Malo" Maldonado (50 Cent), è figlio di un agente della polizia di New York ucciso in servizio, che entra nell'Accademia di Polizia per scoprire la verità sull'assassinio del genitore. Dopo il diploma, sotto l'ala protettrice di un vecchio collega del padre, Joe Sarcone (Robert De Niro), il giovane viene reclutato da una squadra speciale, composta da poliziotti corrotti che fanno uso di droghe e hanno legami con la malavita newyorkese. Accecato dal guadagno facile e dai benifit della professione, Malo

sta quasi per rinunciare ai propositi di vendetta quando una scottante rivelazione risveglia in lui il desiderio di ottenere giustizia. Con l'aiuto di un pugno di amici fidati, tenterà di ripulire e ripulirsi dal marcio radicato tra le forze dell'ordine.

Non poteva che essere rap la musica scelta per accompagnare questa sorta di ‘gangster movie’ ben radicato nella sofferta perdita di un bambino: perdita con cui per l’appunto apre questa storia, per proseguire sempre sul filo, tra legalità e corruzione, tra giustizia e quel che vorrebbe essere un ibrido, da questa derivato, e contaminato a sua volta. Il tutto venato di una buona dose di quel razzismo sempre impellente che non manca mai in certi contesti, terreno fertile per facili abusi di potere. Ora, quel bambino che ha visto morire il padre poliziotto davanti ai propri occhi, e la sua auto saltare per aria in un’esplosione lapidaria, per intercessione di

chi aveva sensi di colpa da placare, è adulto e in divisa, proprio come suo padre, con due amici per la pelle, uno bianco e uno di colore, e una ragazza Cyn (Annabelle Acosta) con cui non si decide a fare sul serio, fin dai trascorsi di gioventù, quando Malo (50 Cent) non era ben visto dal fratello (malavitoso) di lei.

Nulla di inedito né di particolare rilievo, ma le dinamiche relazionali tra i protagonisti, a partire dall’adescamento di Malo (50 Cent) da parte di Sarcone (Robert de Niro), fino al fiorire di un pericoloso, eppur meticolosamente accurato doppio gioco, in nome di un padre da vendicare, scorrono in un modo che interpretazione e montaggio vestono di un certo appeal.