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AFFETTI & DISPETTI
RECENSIONE IN ANTEPRIMA - 'Gran Premio della Giuria come Miglior Film Straniero' e 'Gran Premio della Giuria all’attrice protagonista Catalina Saavedra' al Sundance Film Festival 2009; 'Premio della Giuria come Miglior Attrice' al Torino Film Festival 2009 - Dal 25 GIUGNO
"Il mio timore più grande era che questo film non sembrasse realistico. Ho una tendenza naturale alla caricatura, all’esagerazione e non potevo permettere che ciò si verificasse per "LA NANA". Questo film doveva essere un ritratto fedele. Doveva essere aderente alla realtà . Al termine del primo giorno delle riprese ho visto ciò che avevamo fatto e ho tirato un respiro di sollievo: l’interpretazione delle attrici e la macchina da presa avevano ricreato perfettamente ciò che avevo in mente".
Il regista e co-sceneggiatore Sebastián Silva
(La Nana CILE/MESSICO 2009; drammatico; 95'; Produz.: Forastero, in associazione con Tiburón Filmes/Punto Guion Punto Producciones; Distribuz.: Bolero Film)
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Titolo in italiano: Affetti & Dispetti
Titolo in lingua originale:
La Nana
Anno di produzione:
2009
Anno di uscita:
2010
Regia: Sebastián Silva
Sceneggiatura:
Sebastián Silva e Pedro Peirano
Cast: Catalina Saavedra (Raquel) Claudia Celedón (Pilar) Mariana Loyola (Lucy) Alejandro Goic (Mundo) Anita Reeves (Sonia) Delfina Guzmán (Abuela) Andrea GarcÃa-Huidobro (Camila) Mercedes Villanueva (Mercedes) AgustÃn Silva (Lucas)
Scenografia: Pablo Gonzáles
Fotografia: Sergio Armstrong
Montaggio: Danielle Fillios
Casting: Cristina Aburto
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
Raquel lavora come cameriera per i Valdés, una famiglia benestante e numerosa. Dopo ventitrè anni di onorato servizio, li considera molto più che semplici datori di lavoro.
Introversa e scorbutica, Raquel si sente parte integrante della famiglia, la protegge e la cura come fosse veramente la sua. La mole di lavoro che quotidianamente si sobbarca, insieme alle frequenti emicranie di cui soffre, preoccupano però la signora Valdés, che decide di affiancarle una seconda domestica.
Sentendo minacciato il suo ruolo in famiglia, Raquel boicotta in maniera spietata tutte le governanti proposte. Con dispetti e maltrattamenti ingegnosi e talvolta persino crudeli, le costringe sistematicamente alla fuga.
La signora Valdés sembra ormai rassegnata a rinunciare al suo proposito quando, un improvviso malore, costringe Raquel a un periodo di riposo.
La scelta di una persona che si occupi della casa e dei bambini durante la convalescenza di Raquel cade su Lucy, una solare ed esuberante ragazza di campagna, che finisce per contagiare tutta la famiglia con il suo
buonumore. Per Raquel diventa invece la peggior nemica che potesse mai immaginare.
Malgrado la debolezza fisica, Raquel inizia la sua personale battaglia contro la nuova arrivata. Ma la vivace Lucy, anziché scegliere la via di fuga, comincia a reagire agli attacchi con ironia e gentilezza, spiazzandone completamente le aspettative…
Commento critico (a cura di FRANCESCA CARUSO)
Il film mostra con efficacia gli affetti e i dispetti, del titolo italiano, riconducibili entrambi a Raquel, una donna estremamente sola, taciturna, perennemente imbronciata e scura in volto, tranne quando si rapporta (e non sempre) con i suoi Valdés, la famiglia acquisita. In fondo con queste persone ci è crescita, tanto che Pilar la tiene in forte considerazione riguardo alla sua riluttanza di affiancarle un aiuto. Sebastian Silva delinea una donna particolarmente fuori dall’ordinario. Raquel è fuori dalla realtà del vivere quotidiano, non ha contatti con l’esterno, il suo tempo lo trascorre in casa dei suoi datori di lavoro, esce di rado e solo per necessità non per distrazione. Non ha amici, non ha un uomo, e probabilmente, si lascia intuire, non l’ha mai avuto. Ha un rapporto ancora da bambina con la madre quando le parla al telefono, intimorita e in attesa di approvazione. Gli atteggiamenti infantili li esprime |
anche nei dispetti che fa alle sue colleghe di passaggio. Le chiude fuori casa, lasciandole sgolare nel richiamare la sua attenzione, mentre lei passa l’aspirapolvere e le spia dalla finestra.
La casa è un elemento fondamentale del film, esiste una sinergia tra Raquel e l’abitazione, alla quale si sente d’appartenere. Il regista ha girato il film a casa propria. I suoi genitori, dopo aver letto la sceneggiatura, hanno acconsentito a farla diventare un personaggio del film. In effetti, come lo stesso Silva ha affermato, ha scritto la storia pensando proprio ai suoi ambienti e come questi interagissero con Raquel e gli altri abitanti.
La fotografia di Sergio Armstrong ha evidenziato le luci e le ombre della casa, che poi corrispondono al carattere di Raquel. La macchina da presa utilizzata è stata quella a mano per seguire Raquel nelle stanze, attraversare i corridoi e utilizzare le scale. Inoltre l’intento del regista è stato |
quello di dare una sensazione la più realistica possibile, un ritratto fedele sia delle persone descritte che degli ambienti e la camera a mano contribuisce notevolmente a creare ciò, dando la percezione tangibile allo spettatore di osservare Raquel e gli altri da un’angolazione privilegiata, che li fa stare negli ambienti con loro. Molte delle situazioni familiari descritte, poi, si ispirano alla famiglia del regista, una su tutte sono i giochi di prestigio che Lucas si diletta a fare per la sua famiglia, Raquel compresa.
Augustin Silva, che interpreta Lucas, è il fratello più giovane del regista, e ha messo in atto scene di vita che il ragazzo ha vissuto in prima persona, mostrando naturalezza nei gesti e nelle parole.
Il regista ha tenuto molto in considerazione anche i colori e per questo film ha voluto utilizzare una gamma ridotta, senza che ci fossero colori accesi come il rosso. D’altra parte l’atmosfera del |
film non lo richiedeva, Raquel indossa per quasi tutta la durata della storia una divisa nera, i suoi capelli sono neri, come “nero†è il suo viso, quando qualcosa non le va a genio, il carattere, poi, non si può dire che sia solare.
Sebastian Silva è riuscito a raccontare l’animo di una persona fin nel profondo, catturando e mostrando la verità interiore di un individuo, che spesso non si riesce a scorgere ad un analisi superficiale. Lo ha fatto in modo efficace e pungente, attraverso i silenzi e lo sguardo, inserendo una venatura comica che attraversa il film in maniera trasversale. È una pellicola che merita per il suo essere insolitamente attraente. |
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Commenti del regista
"Il mio film precedente era girato in bianco e nero. L’ho realizzato in bianco e nero perché ho un rapporto piuttosto complesso con il colore.
Prima di essere un regista e un musicista, sono un illustratore e amo dipingere, il colore è una questione importante per me, e per il mio primo film ho preferito concentrarmi sulla regia, sugli attori e sulla narrazione della storia.
Ora, il mio secondo film "La Nana" ho osato realizzarlo a colori ma in una gamma di colori ridotta. Desideravo dei colori pastello, non volevo i rossi, il rosso in un film digitale vibra in modo sgradevole. Quindi il rosso era out. Ne abbiamo discusso con Pablo, l’Art Director, e abbiamo definito una tavolozza di colori ispirata a un poster che rappresentava degli uccelli allo sbiadire del sole. Il poster è nel film, quando Pilar (la signora Valdés) parla con sua madre subito dopo la discussione tra Sonia e Raquel. Il poster definiva la tavolozza, i colori, la loro saturazione.
Ho visto il film e l’ho amato; credo di aver raggiunto un obiettivo, quello di controllare i colori e farli esprimere. Anche il mio prossimo film sarà a colori. L’azzurro del cielo, il verde, il rosso e il bianco saranno i colori predominantiâ€.
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Sito Ufficiale:
www.affettiedispetti.it
Galleria Fotografica:
1
Affetti & Dispetti - trailer.flv
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