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5 APPUNTAMENTI PER FARLA INNAMORARE: NIA VARDALOS CINEASTA A TUTTO TONDO (ATTRICE, REGISTA E SCENEGGIATRICE) IN UNA NUOVA COMMEDIA ROMANTICA, CON CUI SI LASCIA ALLE SPALLE LA 'GROSSA GRASSA GRECIA' PER NEW YORK CITY
RECENSIONE - Dal 18 GIUGNO
(I Hate Valentine's Day USA 2009; commedia romantica; 98'; Produz.: Production Companies/Blue Star Pictures/I Hate Vday Productions con il sostegno di ICB Entertainment Finance e My Bench Productions; Distribuz.: Eagle Pictures)
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Titolo in italiano: 5 Appuntamenti per farla innamorare
Titolo in lingua originale:
I Hate Valentine's Day
Anno di produzione:
2009
Anno di uscita:
2010
Regia: Nia Vardalos
Sceneggiatura:
Nia Vardalos
Soggetto: Storia di Nia Vardalos, Stephen David e Ben Zook.
Cast: Nia Vardalos (Genevieve Gernier) John Corbett (Greg Gatlin) Stephen Guarino (Bill) Amir Arison (Bob) Zoe Kazan (Tammy Greenwood) Gary Wilmes (Cal) Mike Starr (John) Jason Mantzoukas (Brian Blowdell) Judah Friedlander (Dan O'Finn) Rachel Dratch (Kathy Jeemy) Jay O. Sanders (Tim the Delivery Guy) Lynda Gravatt (Rose) Suzanne Shepherd (Edie) Dan Finnerty (Grouchy Guy )
Musica: Keith Power
Costumi: Jenny Gering
Scenografia: Dara Wishingrad
Fotografia: Brian Pryzpek
Montaggio: Steve Edwards e Tony Lombardo
Makeup: Amy Spiegel
Casting: Todd M. Thaler
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
Vi presento Genevieve (NIA VARDALOS). Adora il romanticismo, adora i fiori, adora il giorno di San Valentino. E tutto ciò si addice perfettamente alla proprietaria del delizioso negozio di fiori, “Roses for Romanceâ€, nel cuore del mitico quartiere di Brooklyn, a NewYork. Il suo unico problema, é che detesta le relazioni stabili. Ferita troppe volte in passato, quando si tratta di affari di cuore Genevieve non permette mai a nessun uomo di entrare nella sua vita. Per lei frequentare uomini è un gioco, ed è molto brava in questo. Non viene mai scaricata e non viene mai ferita perché non dà neanche il tempo alle relazioni di prendere una brutta piega. Poi incontra Greg (JOHN CORBETT). Uomo attraente, divertente, umile. Da poco trasferitosi in città da Atlanta, Greg ha lasciato alle spalle una carriera di avvocato per aprire un nuovo
ristorante, il “Get On Tapas.†E come mai questo scapolo ideale é ancora single? Perché, al contrario di Genevieve, Greg non gioca. Lui non riesce mai a capire le regole del corteggiare una donna, e non sa neppure essere romantico. Dopo il loro primo incontro, Genevieve spiega a Greg la sua teoria sulle relazioni: esci con una persona solo cinque volte e “quando si spegne il romanticismo, prosegui per la tua stradaâ€. Greg decide di provare anche lui questa nuova tattica con le donne. Gli sembra un buon sistema
per evitare le sue solite, disastrose disfatte amorose. Comunque, nessuno dei due prevede le scintille che si accendono dopo il loro incontro: si stanno innamorando pazzamente. Così, quando i cinque appuntamenti sono esauriti, arriva inevitabilmente il momento della verità , secondo la teoria di Genevieve. La ragazza è obbligata a fare i conti con il suo passato e ad ammettere che, effettivamente, desidera l’amore, anche se questo significa soffrire. E Greg deve mandare giù la sua fierezza, buttare dalla finestra le sue inibizioni e darsi da fare. Quello che comincia un giorno di San Valentino, ma che sboccia solo nello stesso giorno di un anno più tardi, è una storia d’amore scritta con petali di rose.
Dal >Press-Book< di 5 Appuntamenti per farla innamorare
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
LE VIE DELL'AMORE SONO... INFINITE! UNA VOCE 'NUOVA' DA NIA VARDALOS A TUTTO TONDO: INTERPRETE, SCENEGGIATRICE E DEBUTTANTE REGISTA
Ci sarebbe di che storcere il naso con un tema del genere e per di più in piena estate (si fa per dire, nell’estate che si spera arrivi prima o poi)! E chissà poi per qual ragione ma, da un po’ di tempo la celluloide ama sempre più parlare del giorno di San Valentino fuori tempo massimo. Ci viene in mente il recente Valentine’s Day (Appuntamento con l’amore, in Italia uscito il 12 Marzo), con cui il navigato regista Garry Marshall si è tirato dietro tutto quel ben di Dio, o, per meglio dire, di Hollywood, come cast stellare per poter esprimere una riflessione sull’amore il più corale e autoriale possibile. Solo Silvio Muccino è stato puntuale con il suo Parlami d’amore (giovedì 14 febbraio 2008) con cui peraltro esordì felicemente alla |
regia. Ma pensandoci bene, non è poi così tanto fuori luogo, tanto più quando il giorno di San Valentino non è che un pretesto: il fiorito McGuffin (con tutte le spine dei vari casi come ogni rosa doc che si rispetti) che ben si presta a tirar fuori pensieri e parole, desideri e delusioni, il tutto condito con le molte contraddizioni insite nel DNA dell’essere umano, pronti a scattare come una molla non sempre accordata come si conviene, nel giorno eletto a celebrare il sentimento principe di tutti i sentimenti e derivati. Il sentimento indubbiamente il più ‘incasinato’ da sempre, in particolare al grande balcone planetario della contemporaneità , là dove si incontrano sempre più stralunati, sbigottiti, confusi, conformisti per evitare di inciampare incautamente nell’errore poco perdonabile, talora esasperatamente avanguardisti e temerari, o, al contrario, persino impauriti, fino a gettare la spugna ancor prima di averci provato, gli infiniti Romeo e |
Giulietta (inclusi i Romeo & Romeo e le Giuliette & Giuliette), consapevoli della sfida che comporta un tale ruolo da interpretare, un ruolo a dir poco ingombrante e per il quale non esiste copione e non si è mai preparati abbastanza.
Così, scoprire l’ennesimo 'Valentine’s Day' (I Hate Valentine's Day) dietro il titolo italiano 5 appuntamenti per farla innamorare affibbiato, e come da copione non del tutto a fuoco, all’esordio alla regia di Nia Vardalos (Il mio grosso grasso matrimonio greco, Le mie grosse grasse vacanze greche), non poteva suscitare a pelle un grande entusiasmo. Ma la stagione della leggerezza con poche altre alternative all’orizzonte e la simpatia della Vardalos, ora autoinvestitasi dell’inedito ruolo di cineasta a tutto tondo (qui firma anche l’accurata e frizzante sceneggiatura, preceduta dalla Nomination all’Oscar come ‘Migliore Sceneggiatura Originale’ proprio per Il mio grosso grasso matrimonio greco), ha fatto scattare la molla.
Intendiamoci bene: chi |
è in cerca di novità e originalità assolute sarà bene che si orienti altrove - sempre che di questi tempi trovi qualcosa di meglio, ma la vedo dura: mai stagione in celluloide fu più avara di questa! - ma chi sa apprezzare un film piacevolmente scorrevole, perfettamente in grado di far riflettere ancora una volta divertendo, proprio su un tema talmente inflazionato da scoraggiare anche i soggettisti più cocciuti, allora 5 Appuntamenti per farla innamorare vale il prezzo. Lo si capisce fin dall’inizio, quando la Vardalos flirta con lo spettatore presentando i titoli di testa sul fondo rosso scarlatto vivificato da irresistibili note musicali cariche dell’atmosfera e dello humour consigliati per l’approccio ideale alla storia: in fondo semplice fino alla banalità quanto si vuole, eppure squisita anche nel modo con cui la Vardalos sceglie di condurre lo spettatore in seno alla familiare solidarietà di un piccolo quartiere che ha |
più il sapore di paese che della grande city. E’ solo quel che serve per poter parlare di sé, Genevieve, il personaggio femminile protagonista, proprietaria di un simpatico negozio di fiori e del suo piccolo mondo interiore fatto di molte barriere emotive, di regole ferree come cancelli ancorché rivendicate con un irresistibile sorriso sulle labbra. La dice lunga in proposito la reiterata ‘interlocutio’ di non guardare Jerry Maguire, il popolarissimo film con la storia d’amore ‘ad alto tasso di diabete’ tra Tom Cruise e Renée Zellweger, per non illudersi su un genere d’amore di fatto inesistente. Non si era mai vista prima tanta felicità sempre stampata sul volto come barriera preventiva alla sofferenza! E va detto che, soprattutto in questo film, Nia Vardalos rivela un carisma attoriale che ci ricorda un po’ quello di Drew Barrymore: entrambe dotate di una simpatia naturale, una solarità magnetica che scarta dal prorompente per |
accordarsi su una discrezione camaleontica, spalmabile armoniosamente su ogni circostanza, di solito umoristica. Non hanno alcun bisogno di strafare, a loro basta esserci: la Barrymore con cadenza sorniona, la Vardalos con il candido sorriso a 360° pronto ad oscurarsi solo quando è lei per prima ad accorgersi che per una volta i 5 appuntamenti non le sono bastati per voltar pagina, e che anzi, di voltar pagina proprio non se la sente.
Così, tra schermi neri a cesura tra un evento e l’altro di una quotidianità relativamente combattuta, corali riflessioni tra amici e seratine da cabaret paesano (karaoke) e sedicenti mostre d’arte contemporanea - già il titolo Esalazioni è tutto un programma, se poi guardate le opere…! E’ un vero spasso proprio perché ispirato a realtà affini sul campo - non mancano due o tre sequenze di sincera e delicata commozione: con la battuta incidentale della madre di Genevieve sul marito |
e le sue amanti, la riflessione sull’amore tra Genevieve e l’anziano del negozio (con cui praticamente si consegna la risposta chiave a tutto l’inghippo, scontata quanto si vuole, ma mai banale, autentica e bellissima!) e l’incontro a lungo rimandato di Genevieve con il padre.
Il messaggio è ovviamente sempre il solito ma sono comunque piacevolmente interessanti i vicoli paralleli scelti dalla Vardalos per arrivarci: non serve porre barriere difensive ad un sentimento per sua natura imprevedibile e invadente come l’amore. L’idea di trovare il momento ideale di fermarsi “prima che la magia finisca†è pura e poco salutare utopia: in fondo, siamo fatti per soffrire… ma è solo colpa nostra. |
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Links:
Galleria Fotografica:
5 Appuntamenti per farla innamorare - trailer.flv
5 Appuntamenti per farla innamorare - trailer HD.mp4
5 Appuntamenti per farla innamorare - trailer (versione originale) - I Hate Valentine's Day.flv
5 Appuntamenti per farla innamorare - trailer HD (versione originale) - I Hate Valentine's Day.mp4
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