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SAW VI: RITORNI A SORPRESA DALL'OLTRETOMBA NELLA SAGA HORROR PER ECCELLENZA, GIUNTA AL SUO VI° ATTO CON L'ESORDIO ALLA REGIA DELLO STORICO MONTATORE KEVIN GREUTERT
RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal I° GIUGNO
"Volevo assolutamente che SAW VI fosse il viaggio personale di un uomo e ho pensato che l'approccio migliore per raggiungere questo obiettivo fosse di inserire un nuovo personaggio nella serie. Desideravo che la pellicola fosse un viaggio emotivo, in modo che gli spettatori fossero interessati a seguirla come una storia indipendente, piuttosto che chiedersi quale sarà la prossima trappola. Penso che SAW offra il meglio quando parla di una persona che affronta una serie di sfide nella sua vita. E' questa la storia di William ... mentre l'Enigmista conduce i suoi numerosi giochi mentali. Lui ha lasciato da parte il meglio per la fine".
Il regista Kevin Greutert
(Saw VI° USA/CANADA/GRAN BRETAGNA/AUSTRALIA 2009; horror; 90'; Produz.: Lionsgate/Twisted Pictures/Burg/Koules/Hoffman; Distribuz.: 01 Distribution)
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Titolo in italiano: Saw VI
Titolo in lingua originale:
Saw VI
Anno di produzione:
2009
Anno di uscita:
2010
Regia: Kevin Greutert
Sceneggiatura:
Patrick Melton & Marcus Dunstan
Cast: Tobin Bell (L'enigmista/John) Costas Mandylor (Hoffman) Betsy Russell (Jill) Mark Rolston (Erickson) Peter Outerbridge (William) Shawnee Smith (Amanda) Samantha Lemole (Pamela Jenkins) Caroline Cave (Debbie) George Newbern (Harold) Darius McCrary (Dave) Shauna MacDonald (Dave) Devon Bostick (Brent) Tanedra Howard (Tanedra Howard)
Musica: Charlie Clouser
Costumi: Alex Kavanagh
Scenografia: Tony Ianni
Fotografia: David A. Armstrong
Montaggio: Andrew Coutts
Casting: Stephanie Gorin, C.S.A., C.D.C.
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
PRELIMINARIA:
Le pellicole di questa saga raccontano le macchinazioni dell’Enigmista, un malato terminale di cancro con un preciso scopo morale e un grande talento nell’ideazione di sanguinosi giochi di sopravvivenza, dei quali sono “vittime†persone che hanno smesso di apprezzare il valore della vita. Aumentando la tensione e le invenzioni in ogni film successivo, la serie di Saw ha coinvolto milioni di spettatori, mentre metteva a dura prova i loro nervi. Prendendo il testimone da classiche saghe horror come Halloween e Nightmare, è diventata un fenomeno culturale, oltre a essere la serie horror di maggiore profitto della storia del cinema, sia in sala che in home video. Infatti, fino a questo momento, i primi quattro Saw hanno raccolto oltre 550 milioni di dollari nei botteghini di tutto il mondo, mentre le vendite in dvd hanno superato le 24 milioni di unità . La serie ha contribuito a rendere la Lionsgate il principale studio cinematografico per quanto riguarda l’horror, consentendogli di raggiungere il primo posto ai botteghini e negli incassi in home video.
Intricate come i giochi dell’Enigmista, le pellicole di Saw rivelano le loro contorte trame in maniera graduale. La serie stessa assomiglia a un puzzle più grande, con ogni nuovo film che si collega in qualche modo al precedente.
LA STORIA:
L'agente speciale Strahm (Scott Patterson) è morto, mentre il Detective Hoffman (Costas Mandylor) è diventato l’erede dell'Enigmista (Tobin Bell) senza che ci siano rivali in circolazione. Tuttavia, quando l’FBI si avvicina troppo a Hoffman, lui è costretto a iniziare il gioco svelando in questo modo il diabolico piano dell'Enigmista.
Dal >Press-Book< di Saw VI
Commento critico (a cura di PAOLO LOMBARDI)
… E SEI…! DOBBIAMO CONTINUARE? SE IL BOX OFFICE RISPONDE BENE E’ PROBABILE
Saw VI è dedicato a tutti i fan del genere horror declinato sul monocorde strumento ‘blood splatter’: la sorta di prologo che precede i titoli di testa non può, ci sembra, essere definita in altro modo. I toni si ammorbidiscono, o forse sarebbe meglio dire, illanguidiscono, subito dopo, quando siamo invitati per la sesta volta a salire sulla stessa giostra degli orrori, attraverso feticci oltremodo familiari: il torvo pupazzo-marionetta dal volto bianco gessato quale spietata maschera killer paradossalmente dai toni quasi melliflui, il tipo di imprigionamento delle vittime, l’ennesimo gioco della neo-roulette per la vita o per la morte, sangue, lacrime e…
Una giostra da cui si strizza consapevolmente l’occhio a fonti classiche tra quelle che si inchinano alla legge del contrappasso: Dante Alighieri con i suoi gironi infernali nella Divina Commedia ha fatto strada e più tardi per |
altri versi, anche William Shakespeare, con Il mercante di Venezia: la carne a peso come pegno da pagare da parte della vittima in difetto (le prime due vittime praticavano l’usura) si afferma come truculenta citazione. A dare almeno un senso apparente a questi giri di giostra - e una giostra del macabro in carne ed ossa è quel che si materializza davanti ai nostri occhi in una delle rare sequenze climax - soccorre una pseudo-etica coniata ad hoc dalla contorta mente del serial killer Jigsaw, a questo punto icona horror più che conclamata. Ma sembra trattarsi ormai di un’icona da merchandising, registro su cui si allinea la maggior parte dei soporiferi, logorroici ed espressionisti personaggi dal target pressoché televisivo. Fa ad esempio da contraltare sul piano qualitativo il recente thriller criminale The Horsemen (2008) di Jonas Akerlund, con Dennis Quaid nei panni dei un detective pure alle prese con |
un suo enigma, da risolversi sull’onda dell’interpretazione della leggenda dei quattro cavalieri dell’Apocalisse: un thriller dotato di quel cotè realmente tensivo sia a livello interpretativo che della storia, mancante in Saw VI, dove tutto è espressionisticamente esplicitato senza lasciar nulla tra le righe.
E questo malgrado la pretesa chiave di lettura moralizzante che occhieggia dalla marea di clichè, applicata sullo straziante disagio che può provare un uomo obbligato a farsi carico dell’insostenibile ingombro del potere decisionale di vita e di morte su altri suoi simili, commisurato dal grado di voglia di vivere di chi si trova invece a un passo dalla morte, ovvero nella condizione di dover subire a pelle l’esito di tal decisione. Ovvio anche il risultato di questa equazione non potrà mai esser positivo. |
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Altre voci dal set:
LEIGH WHANNELL (autore o coautore delle sceneggiature dei primi tre episodi): “Il cancro che ha colpito l’Enigmista lo ha spinto a riflettere molto seriamente su quello che significa essere vivi e su quanto, in qualsiasi momento, siamo vicini alla morte. Ma lui non si accontenta di un semplice ‘cogli l’attimo’ o di un viaggio in Europa. Il concetto del valore della vita diventa un foglio bianco per osservare altre scelte morali personali, come il perdono contrapposto alla vendetta. L’Enigmista continua ad analizzare questi temi e a trasformarli in materiale utile per i suoi giochi che, per quanto possano sembrare malsani, hanno lo scopo di aiutare la gente. In virtù del suo approccio “filosofico†e della sua visione malata dell’altruismo, mi piace pensare che l’Enigmista rappresenti qualcosa di unico nell’universo horrorâ€.
Links:
Galleria Fotografica:
Saw VI - trailer.flv
Saw VI - trailer 2 (versione originale).flv
Saw VI - trailer 2 HD (versione originale).mp4
Saw VI - spot.flv
Saw VI - scena 1.flv
Saw VI - scena 2.flv
Saw VI - scena 3.flv
Saw VI - scena 4.flv
Saw VI - scena 5.flv
Saw VI - scena 6.flv
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