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    IRON MAN 2: PER IL SUPEREROE MARVEL, CHE MANTIENE IL VOLTO DI ROBERT DOWNEY JR., E' GIUNTA L'ORA DELL'ATTO SECONDO

    RECENSIONE IN ANTEPRIMA di BRIAN LOWRY, www.variety.com e RECENSIONE ITALIANA - Dal 30 APRILE

    "Quando abbiamo girato il primo film non pensavamo a un sequel, ma eravamo consapevoli che se le cose fossero andate bene, un secondo film sarebbe stato proposto certamente. In questo senso abbiamo anche tenuto conto della storia che stavamo raccontando. La difficoltà di ‘Iron Man 2’ era legata anche al fatto di conservare gli elementi che avevano entusiasmato il pubblico nel primo film e allo stesso tempo di alzare il livello, in ogni aspetto del film. Un intento, interessante ma piuttosto difficile da attuare nel giusto modo. Da un lato bisogna stare attenti a non rendere la trama troppo complicata, altrimenti perderebbe il suo tocco leggero; dall’altro bisogna apportare delle novità, altrimenti sarebbe troppo simile al primo film. Ecco, queste sono le difficoltà di un sequel... Quando ci sono molteplici personaggi in un film, la situazione si complica e questo è il motivo per cui molti sequel deludono il pubblico, perché presentano troppe implicazioni, sia nei personaggi che nella trama. Non sono particolarmente portato nell’inventare trame perché non ho una mente adatta alle storie contorte, machiavelliche e tortuose. In realtà mi piace raccontare le storie, ma negli anni ho scoperto che una storia è assai diversa da una trama. La storia riguarda di più l’evoluzione del personaggio, il modo in cui inizia e termina la sua vicenda, quali difficoltà incontra e come cambia. L’autotrasformazione generalmente è dettata da un momento di chiarezza, in cui ci si rende conto che bisogna cambiare e si decide di proseguire in una nuova direzione. Inevitabilmente, poiché siamo umani, tendiamo a non attuare i nostri propositi e questo ci fa regredire nelle nostre vecchie abitudini. Stavolta Tony Stark affronterà una sfida ancora più grande rispetto alla prima volta. Nel primo ‘Iron Man’ Tony probabilmente avrebbe dovuto rallentare un po’, ma era ispirato dalle straordinare scoperte avvenute dopo la fuga dalla prigione, e dalle rivelazioni che hanno cambiato per sempre il suo posto nel mondo".
    Il regista Jon Favreau

    "La cosa particolare di questo sequel è che (nel primo film) Tony era ancora radicato nella sua realtà. Ora è uscito dal guscio, tutti sanno che è un supereroe; quindi dovevamo ripartire da quel momento. Creare il suo mondo, il mondo di un uomo che ormai è anche una celebrità. Quindi il nuovo film inizia con una serie di eventi, luoghi, e notiziari che ci forniscono il resoconto di quello che Tony ha fatto nell’arco di tempo che è intercorso tra la fine del primo film e l’inizio di questo nuovo capitolo, e il modo in cui la gente lo ha accolto nella sua nuova veste eroica. Abbiamo anche descritto cosa succede quando un cittadino normale, seppur ricco e potente, escogita un modo di vivere che può in qualche modo sovvertire l’equilibrio del potere, e non solo a livello nazionale, bensì globale. Inizialmente era una questione difficile da risolvere, ma in fondo il suo personaggio diventa più interessate e più piacevole. Tony deve bilanciare la popolarità con le sue gesta eroiche, e dovrà affrontare le conseguenze della dichiarazione ‘Io sono Iron Man’. Cosa provoca una tale affermazione, quali problemi crea?".
    Lo sceneggiatore Justin Theroux

    (Iron Man 2 USA 2010; avventura sci-fi d'azione; 125'; Produz.: Paramount Pictures/Marvel Entertainment/Marvel Studios e Fairview Entertainment; Distribuz.: Universal Pictures International Italy)

    Locandina italiana Iron Man 2

    Rating by
    Celluloid Portraits:



    (See Flash Review by Brian Lowry, "www.variety.com", here - Voice: 'Il giudizio della critica' - 'International Press' and 'Integral review' as 'II° Comment')

    Titolo in italiano: Iron Man 2

    Titolo in lingua originale: Iron Man 2

    Anno di produzione: 2010

    Anno di uscita: 2010

    Regia: Jon Favreau

    Sceneggiatura: Justin Theroux

    Soggetto: Dal fumetto Marvel di Stan Lee.

    PRELIMINARIA:

    Tra i fumetti originali di Marvel Comics, Iron Man è fra i più popolari e la sua fortuna risale alla sua prima apparizione in Tales of Suspense, pubblicato da Marvel nell’aprile 1963. L’alter ego di Iron Man, Tony Stark, è diventato un fenomeno cinematografico il 2 maggio 2008, giorno in cui il film è uscito nelle sale e in cui ha registrato l’incredibile incasso di 98,6 milioni di dollari; il fatturato totale del film ammonta invece a 572 milioni in tutto il mondo. I fan e i critici internazionali sono rimasti conquistati da questo supereroe dal costume rosso e dorato. Il film ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, fra cui due nomination all’Oscar, diventando - a pieno diritto – un’icona dell’odierna cultura pop.

    Cast: Robert Downey Jr. (Tony Stark/Iron Man)
    Paul Bettany (Jarvis)
    Scarlett Johansson (Natasha Romanoff/Vedova nera)
    Sam Rockwell (Justin Hammer)
    Samuel L. Jackson (Nick Fury)
    Mickey Rourke (Ivan Vanko/Whiplash)
    Gwyneth Paltrow (Pepper Potts)
    Jon Favreau (Hogan)
    Kate Mara (Bethany Cabe)
    Leslie Bibb (Christine Everhart)
    Don Cheadle (Col. James 'Rhodey' Rodes/Macchina da guerra)
    Olivia Munn (Melina Vostokoff/Iron Maiden)
    John Slattery (Howard Stark)
    Helena Mattsson (Rebecca)
    Clark Gregg (Agente Phil Coulson)
    Cast completo

    Musica: John Debney

    Costumi: Mary Zophres

    Scenografia: J. Michael Riva

    Fotografia: Matthew Libatique

    Montaggio: Dan Lebental e Richard Pearson

    Effetti Speciali: John Fleming e Robert Spurlock

    Makeup: David Abbott, Allan A. Apone, Kim Ayers, Kate Biscoe (per Gwyneth Paltrow)

    Casting: Randi Hiller

    Scheda film aggiornata al: 22 Febbraio 2015

    Sinossi:

    IN BREVE:

    Il mondo ormai sa perfettamente che l’eccentrico miliardario Tony Stark (Robert Downey Jr.) incarna il supereroe Iron Man. Nonostante le pressioni a cui è sottoposto dal governo, dalla stampa e dal pubblico, affinché condivida la sua superiorità tecnologica con il dipartimento militare, Tony non ha nessuna intenzione di divulgare i segreti legati alla sua armatura di ferro, poiché teme che le informazioni possano finire nelle mani sbagliate. Con Pepper Potts (Gwyneth Paltrow) e James “Rhodey†Rhodes (Don Cheadle) al suo fianco, Tony stringe nuove alleanze e si confronterà con nuove e potenti forze nemiche.

    IN ALTRE PAROLE:

    Ora che il mondo sa che Iron Man altri non è che l’industriale miliardario Tony Stark (Robert Downey Jr.), questi cerca di perfezionare il costume di Iron Man, rilanciando la stravagante Fiera Mondiale Stark Expo, organizzata da suo padre, che presenta una serie di innovazioni tecnologiche rivolte al bene dell’umanità. Mentre il governo statunitense insiste affinché Tony consegni la rivoluzionaria arma ai militari, Ivan Vanko (Mickey Rourke), un oscuro personaggio legato al passato della famiglia Stark, si fa avanti per distruggere Tony con una nuova arma devastante, ispirata alla tecnologia Stark.
    Contrastato da tutti e tormentato dai demoni interiori, Tony dovrà fare appello a tutti i suoi alleati – vecchi e nuovi – per poter affrontare le forze che minacciano di distruggere l’umanità intera.

    Commento critico (a cura di ANTONIO CINTI)

    Quando Stan Lee (insieme a Larry Lieber) fece apparire per la prima volta Iron Man, nel lontano 1963 sul n°39 della prima serie di Tales of Suspence, non aveva la minima idea di come sarebbe andata, di quanto successo avrebbe goduto il suo personaggio. Certo, allora era già uscito Spiderman, l'anno precedente se non ricordo male, e anche allora c'era la stessa paura poiché un uomo, con poteri da ragno acquisiti e non mutanti sembrava un azzardo, ma tutto si risolse con un successo enorme per via del doppio carattere che era stato dato al personaggio, cioé come Peter Parker e come supereroe. Avrebbe funzionato anche con Tony Stark?

    Stan Lee dice: Il personaggio di Tony Stark è affascinante, vincente, eppure così vulnerabile, in fondo. Quando abbiamo iniziato a scrivere e a pubblicare i fumetti di ‘Iron Man’, le donne ci hanno inviato moltissime lettere di approvazione, più di quanto non

    fosse finora accaduto con gli altri fumetti da noi creati. Immagino che all’epoca, le donne che leggevano i fumetti di Iron Man, si innamoravano di Tony Stark così come accade oggi al pubblico femminile che va al cinema e si appassiona di Robert Downey Jr. Questo grande attore ha regalato forza e delicatezza al suo personaggio, sviluppando in lui un profondo lato umano.

    Ecco dove sta la tattica vincente in questo film, proprio come è accaduto nel precedente della serie. Iron Man/Tony Stark è un uomo, un puro e semplice uomo, ed è il punto di unione che lega i supereroi con il mondo reale. Un uomo con una “superprotesi ultratecnologica†(e non con un'arma addosso), come Stark stesso la definisce, è molto più credibile di un essere con poteri mutanti perché è molto più vicino alla realtà e questo colloca il film a metà strada, diventando appetibile a tutti, anche

    a chi non ha mai seguito il mondo dei fumetti.
    Inoltre si vede un personaggio che si pensa possa avere tutto, per via dei suoi soldi, della sua vena comica atta a mascherare la sua fragilità ed il suo male che lo spinge a sbagliare, proprio come può fare chiunque, in qualunque altro film. Senza contare di come si veda la vulnerabilità dell'armatura, danneggiabile tanto facilmente da non sembrare poi così invincibile, basta notare come viene ridotta la Mark IV dopo il primo scontro con Whiplash. Unendo questi fattori alle idee di chi sta dietro si crea un successo sicuro.
    Inoltre, l'idea di inserire War Machine è stata azzeccatissima, tutti lo aspettavano dopo il primo film. Memorabile il momento in cui Rhodey indossa l'armatura per la prima volta (ancora come Mark II).

    Passando oltre non si possono non spendere alcune parole per i personaggi che hanno interpretato i vari ruoli e non sono

    pochi. Già sappiamo dell'imprevedibile improvvisatore Robert Downey Jr., l'uomo che indossa l'armatura di Iron Man e dà vita a Stark, dandogli il carisma che ha reso questo personaggio amato da tutti, senza parlare di Pepper Pots (Gwyneth Paltrow) e delle sue crisi isteriche con balbuzie, ma non sono loro lo scoop. Per primo Don Cheadle: la parte di War Machine si può dire più adatta a lui che a Terrence Howard. Don è un attore intelligente e di talento, capace di immedesimarsi completamente nel personaggio. Ha stretto una forte amicizia con Robert, quasi alchemica e questo ha giovato molto alla produzione.
    Di seguito troviamo Mickey Rourke, arrivato a recarsi in Russia per visitare una prigione e studiarla, per rendere al meglio il personaggio. Ha persino imparato una parte di russo per sentirsi Ivan Vanko.
    Poi c'è il personaggio di Justin Hammer, interpretato da Sam Rockwell: chi non lo ricorda ne Il miglio

    verde?. Nel vederlo nel film si ha la vera tentazione di prenderlo a pugni per via della stupidità che dimostra il suo personaggio; un'interpretazione davvero magistrale.
    E per ultimo il fiore all'occhiello, la Vedova nera alias Scarlett Johansson, un'attrice che si è rivelata completa in tutto. Dopo ruoli di vario tipo, tra comici e drammatici è giunta all'azione in questo film, dove mostra le sue grandi doti atletiche apprese con impegno e sacrificio. Con l'aiuto di Tommy Harper, coordinatore stunt, Scarlett ha imparato tutto ciò che gli serviva, ogni acrobazia vista nel film è opera sua, non di controfigure.
    In questo film appare, anche se solo per qualche istante, Samuel L.Jackson nella parte di Nick Fury.

    Anche per ciò che riguarda le ambientazioni non si è badato a spese. John Favreau e Marvel Studio hanno deciso di chiedere la collaborazione del Dipartimento della difesa, girando con militari veri nella Edwards Air Force Base

    di Rosamond, in California, praticamente un set cinematografico completo di tutto in cui girare molte parti importanti.
    Proseguendo si potrebbe arrivare anche alle nozioni tecniche, ai materiali con cui sono costruite le varie armature, di come sia stato difficile adattare il costume nuovo perché potesse essere realmente calzato senza dover ricorrere continuamente al digitale ma ciò che mi preme, prima di chiudere questo mio spazio, è ciò che può dare questo film a chi lo vede: un'emozione pari a quella del primo film.
    La trama è ben distesa, senza punti vuoti o dispersiva. Si nota come Tony sia un uomo con tanti difetti, con le debolezze che caratterizzano l'essere umano pur essendo non solo un personaggio importante ma un supereroe da cui possono dipendere migliaia di vite umane. Le difficoltà con la donna che ama, il rischio di rottura dell'amicizia con Rhodey per la sua stupidità dovuta alla paura. Si scoprono

    segreti di famiglia, si conoscerà il padre Howard... ogni cosa al posto giusto insomma.
    Per la sceneggiatura si è deciso di chiamare Justin Theroux, fan accanito del personaggio e si è visto da come la storia si dipana nel tempo, proprio come leggere un vecchio albo, in cui si vedono quel paio di scene leggermente macabre con quel colore rosso che potrebbe essere sangue ma che non infastidisce. Una scena con Vanko ne è l'esempio; chi vedrà mi darà conferma.

    Inoltre sono stati inseriti cameo di ogni tipo lungo la storia, dallo scudo di Capitan America al Mjollnir di Thor, oggetti che fanno pensare a futuri progetti già in cantiere.
    Insomma, in poche parole un film per tutti che non mancherà di appassionare fan e non. E' ovvio che chi segue le gesta del personaggio da anni e conosce la storia del fumetto vedrà delle incongruenze dovute alle limitazioni temporali ma non avrà

    problema a dire che questo film è un gioiello, sicuramente più elevato di film come Hulk o Spiderman, anche se non si possono comunque ignorare i gusti del singolo.
    Il mio voto? 4 stelle!
    Buona visione a tutti!

    Secondo commento critico (a cura di BRIAN LOWRY - www.variety.com)

    Iron Man 2 isn't as much fun as its predecessor, but by the time the smoke clears, it'll do. Much like 'The Dark Knight', this Paramount release brings an enormous stash of goodwill to the party, thanks to a well-crafted origin tale whose popularity fueled anticipation for a follow-up. Yet while the first go-round for this lesser-known Marvel hero benefited from its freshness and visual flair, the beats here are more familiar, the pacing more uneven. Given the demand, though, that will hardly matter, and this armored adventure promises to be a money-making machine that clicks on all cylinders.

    In a sense, the virtues and weaknesses of the latest movie are reversed from those of the original. That film cleverly buzzed along in detailing how Iron Man came to be -- while establishing Robert Downey Jr. as a niftily cool, smartass superhero -- then fizzled a bit toward the end,

    amid a so-so CGI melee.
    Here, the movie bounces through various travails assailing its hero, Downey's Tony Stark -- whose high-tech heart gizmo is also wreaking havoc on his body -- in less compelling fashion. Fortunately, that gives way to a final 35 minutes or so that delivers the goods, with two Iron Men (with the sidekick now played by Don Cheadle) in full-throttle action. Throw in Scarlett Johansson kicking butt as an acrobatic super-spy in a skin-tight suit (perhaps wisely never referred to by her comicbook name, Black Widow) and, well, what's not to like?
    If there are more heroes around, as is so often the case with sequels, there's villain inflation as well. Stark's enemies include a Russian physicist (Mickey Rourke, much closer to his role in "Sin City" than "The Wrestler") with his own access to advanced technology and a long-simmering grudge against the Stark family; and

    Justin Hammer (Sam Rockwell), an oily defense contractor desperate for his own super-suit.
    There are enough fun moments in Jon Favreau's playful direction (from Justin Theroux's workmanlike script) and Downey's performance -- a tycoon who's equal parts Warren Buffett and Kid Rock -- to satisfy a weekend audience, but one needs a forgiving nature to get past the flabby midsection. The special effects, meanwhile, are more plentiful and polished once they fully kick into high gear, though there are still shots where that gleaming suit looks a bit more animated than it should.
    All told, "Iron Man 2" suffers the same fate as many a sequel. Where the first film felt buoyant and occasionally inspired in helpfully demonstrating that, done right, there's considerable treasure to be culled even from second-tier occupants of the Marvel universe, the new pic feels more duty-bound and industrial. As further evidence of the apparent desire

    to cover all bases, there are cameos by Christiane Amanpour (then still at CNN) and Fox News' Bill O'Reilly, as well as a slimy senator (Garry Shandling) being interviewed on MSNBC.
    That's not to say the movie lacks its charms. But as Tony Stark's free-spirited CEO might attest, while serving the needs of a major conglomerate has its perks, the task also comes with more than its share of obligations.

    Commenti del regista

    "Dopo aver valutato le varie strade da seguire, abbiamo deciso di far cominciare il film a distanza di sei mesi dalla famosa conferenza stampa di Tony. Un periodo di tempo in cui Tony è stato al centro di molta pubblicità e ha cercato di capire cosa fare con le Stark Industries proprio perché non intende più fabbricare armi. Se alla fine del primo film era senza dubbio l’uomo più famoso d’America, in questo secondo capitolo la sua fama ha varcato ogni confine nazionale... Alla fine del primo film, il pubblico ha sviluppato un forte affetto per Tony Stark perché ha reso il mondo un luogo stabile e pacifico; tuttavia il governo si sente minacciato dalla sua presenza perché Tony non intende obbedire realmente a nessuno. Finora è andato tutto bene, ma c’è grande preoccupazione all’idea che un singolo cittadino possieda una potente armatura con il potenziale per una distruzione di massa, oltretutto Tony non è affatto considerato una personalità fra le più stabili. Volevamo cogliere l’occasione di mostrare Tony Stark come qualcuno in grado di catturare l’immaginazione non solo degli americani ma della gente di tutto il mondo: Tony diventa una forza globale significante".

    Altre voci dal set:

    Il Presidente di Marvel Studios e produttore di Iron Man 2 KEVIN FEIGE:

    "Abbiamo voluto restare fedeli ai personaggi descritti nella storia a fumetti, tuttavia abbiamo corso dei rischi calcolati nell’apportare alcune modifiche necessarie. Ma eravamo convinti di poterlo fare, poiché sia la storia che i personaggi del fumetto sono molto solidi. In fondo anche all’inizio, quando uscì il fumetto, era stato corso il rischio di presentare un playboy miliardario, chiuderlo all’interno di un costume di ferro e farlo volare in giro per il mondo per salvare vite umane. Non era una storia tipica nel 1962, e tutto sommato non lo è neanche oggi. Ma abbiamo scelto di non conformarci e il risultato ottenuto ci ha dato ragione".

    Il produttore esecutivo STAN LEE:

    "Ciò che mi ha spinto a creare un personaggio come ‘Iron Man’, era il desiderio di vedere qualcosa di diverso rispetto al solito supereroe. Il personaggio di Tony Stark è affascinante, vincente, eppure così vulnerabile, in fondo. Quando abbiamo iniziato a scrivere e a pubblicare i fumetti di 'Iron Man', le donne ci hanno inviato moltissime lettere di approvazione, più di quanto non fosse finora accaduto con gli altri fumetti da noi creati. Immagino che all’epoca, le donne che leggevano i fumetti di Iron Man, si innamoravano di Tony Stark così come accade oggi al pubblico femminile che va al cinema e si appassiona di Robert Downey Jr.. Questo grande attore ha regalato forza e delicatezza al suo personaggio, sviluppando in lui un profondo lato umano".

    Il coproduttore JEREMY LATCHAM:

    "Il tono creato per il primo film era fresco e nuovo, e abbiamo cercato di conservarlo nel sequel. Il tono è l’elemento che distingue ‘Iron Man’ dagli altri film del genere: è simpatico, tagliente, non diventa mai pesante, non si addentra in meccanismi eccessivamente politici o filosofici. Non è neanche un film che vuole sembrare la copia 'live action' di un cartone. Uno dei nostri scopi principali, quando abbiamo sviluppato la storia e i personaggi, è stato proprio quello di assicurare la continuità del tono che era stato scelto nel primo film".

    Bibliografia:

    Scheda film pubblicata il 2 Febbraio 2010

    Nelle pagine della galleria fotografica sono riportati alcuni Wallpaper in varie risoluzioni e le icone dei personaggi del film.

    Pressbook:

    PRESSBOOK Completo in ITALIANO di IRON MAN 2

    Links:

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    Galleria Video:

    Iron Man 2 - trailer.flv

    Iron Man 2 - trailer 2.flv

    Iron Man 2 - trailer (versione originale).flv

    Iron Man 2 - trailer HD (versione originale).mp4

    Iron Man 2 - i protagonisti ci raccontano i personaggi del film (versione originale sottotitolata).flv

    Iron Man 2 - i protagonisti introducono la scena della corsa di Montecarlo (versione originale sottotitolata).flv

    Iron Man 2 - clip 'Expò'.flv

    Iron Man 2 - clip 'I need an Assistant'.flv

    Iron Man 2 - clip 'Suitcase'.flv

    Iron Man 2 - spot 'Attitude'.flv

    Iron Man 2 - spot 'Personality'.flv

    Iron Man 2 - video della canzone 'Highway to Hell' degli AC_DC colonna sonora del film.mp4

    Il giudizio della critica

    The Best of Review

    International Press

    BRIAN LOWRY, "www.variety.com"
    "'Iron Man 2' isn't as much fun as its predecessor, but by the time the smoke clears, it'll do. Much like 'The Dark Knight', this Paramount release brings an enormous stash of goodwill to the party, thanks to a well-crafted origin tale whose popularity fueled anticipation for a follow-up. Yet while the first go-round for this lesser-known Marvel hero benefited from its freshness and visual flair, the beats here are more familiar, the pacing more uneven. Given the demand, though, that will hardly matter, and this armored adventure promises to be a money-making machine that clicks on all cylinders".

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