DUPLICITY: JULIA ROBERTS IN COPPIA CON CLIVE OWEN NEI PANNI DI DUE SPIE
Stasera, 15 Giugno, in TV, su IRIS, Canale 22, ore 21.10 - "I dati statistici sul giro d’affari legato ai furti aziendali indicano un ammontare variabile tra i 50 e i 100 milioni di dollari l’anno. Tutte le maggiori multinazionali presenti sul pianeta posseggono un reparto di investigazione privata dotato di una raccolta dati segreta sia per le azioni offensive che per quelle difensive che, in sostanza, rappresentano delle vere e proprie unità di spionaggio... (Il funzionario CIA Claire Stenwick e l'agente dei servizi segreti britannici Ray Koval) Non si dicono mai la verità e continuano a prendersi gioco dell’altro. Nulla, infatti, è mai come sembra... Cosa succede se entrambi gli innamorati sono degli inguaribili bugiardi? Non deve essere facile per nessuno dei due. Con chi altri potrebbero mai rapportarsi se non con un altro bugiardo? In realtà , appartengono alla stessa specie... I dubbi che nutrono uno nei confronti dell’altro costituiscono un elemento costante del film sia in merito alla sincerità del loro amore sia riguardo alla fiducia che possono nutrire uno nei confronti dell’altro e alla possibilità di sfruttare economicamente la guerra di spionaggio tra i due grandi magnati industriali".
Il regista Tony Gilroy
(Duplicity USA 2009; Thriller; 129'; Produz.: Laura Bickford Productions/Universal Pictures; Distribuz.: Universal Pictures International Italy)
Il nucleo centrale della storia ruota attorno alla battaglia tra gli amministratori delegati di due grandi aziende farmaceutiche rivali (Wilkinson e Thornton) che si ritroveranno invischiati in una truffa architettata da due spie rivali (Roberts e Owen) per manipolare la gara.
IN ALTRE PAROLE:
L'agente della CIA Claire Stenwick e l'agente dei servizi segreti britannici Ray Koval hanno lasciato i loro carichi governativi per un'attività decisamente più lucrativa mettendosi al servizio di due aziende private in perenne competizione. La loro missione: ottenere la formula di un prodotto che potrebbe fare la fortuna delle loro ripettive aziende. A intralciare questa guerra senza esclusione di colpi irrompe un fattore inatteso: un'attrazione fatale tra Claire e Ray.
IN DETTAGLIO:
I protagonisti del film, due spie industriali che s’imbarcano in una storia d’amore clandestina, lottano sui fronti opposti di un’aspra battaglia aziendale dove la parte più difficile del lavoro è stabilire se fidarsi della persona amata.
Il funzionario della CIA Claire Stenwick (Roberts) e l’agente dei servizi segreti britannici Ray Koval (Owen) abbandonano il mondo dei servizi segreti governativi per speculare su una guerra fredda dai profitti esorbitanti che infuria tra due multinazionali rivali. La loro missione? Entrare in possesso della formula di un prodotto che farà la fortuna della società che lo brevetterà per primo. Per i loro superiori — il magnate dell’industria Howard Tully (TOM WILKINSON, Michael Clayton e il film per la TV John Adams) e lo spregiudicato amministratore delegato Dick Garsik (PAUL GIAMATTI, Sideways – In Viaggio con Jack e il film TV John Adams) — nulla è fuori portata. Ma per Claire e Ray, coinvolti in un gioco dalla posta sempre più alta, il segreto più difficile da custodire è l’attrazione che provano l’una per l’altro. E mentre tentano di trarsi reciprocamente in inganno, i due carrieristi solitari finiscono col mettere a repentaglio i loro piani per salvare l’unica cosa sulla quale non possono bluffare: l’amore.
Dal >Press-Book< di Duplicity
Commento critico (a cura di ERMINIO FISCHETTI)
Ah, quanto ci mancano quei bei vecchi film di intrattenimento dove l’eroe si divideva fra azioni di spionaggio industriale e le lenzuola di seta della camera da letto di un hotel a cinque stelle, dove con il suo charme e il suo raffinato umorismo riusciva a condurre la donna conquistata, la quale a sua volta si rivelava altrettanto scaltra e cinica. Cinema di genere, che, in qualche modo, è riuscito ad entrare, spesso e a buon diritto, fra le maglie del cinema d’autore e ha reso i suoi registi grandi professionisti dall’eclettico uso della macchina da presa. Recentemente, le case di produzione hollywoodiane hanno voluto rielaborare quel tipo di scrittura e di racconto, proponendo allo spettatore pellicole, ammiccanti alla contemporaneità , come Ocean’s Eleven e i suoi sequel, Mr. & Mrs. Smith, ecc. Di conseguenza l’eleganza intramontabile di Cary Grant e Sean Connery ha lasciato il posto ai vari George Clooney,
Brad Bitt. E verrebbe già così da dire che il confronto non c’è. Ora in lizza c’è anche Clive Owen, già uscito con un personaggio simile e a pochissima distanza di tempo, in The International. Un po’ meglio? Ma! Dopo cinque anni, ebbene si, quest’ultimo è tornato a fare coppia con Julia Roberts sullo schermo. Questo film, Duplicità , è la seconda regia di Tony Gilroy, dopo quella di Michael Clayton (sue anche le sceneggiature della trilogia su Jason Bourne), e più che saccheggiare e rielaborare la spy story degli anni Cinquanta e Sessanta ammicca a fare l’ennesimo lavoro per incassare denaro ed emulare inutilmente, così, un’altra trilogia, quella di Ocean’s. Ma, se già quelle pellicole risultavano puro intrattenimento, a tratti divertente e autoironico, con un cast che nel complesso era piuttosto assortito, qui non c’è molto da poter elevare al rango di buon cinema.
La sceneggiatura, fondamentalmente, è piena di buchi,
lavoro in un mondo non disposto a investire in ruoli adatti alla loro fisicità , e per questo costretti, salvo rare occasioni, a partecipare a progetti di questo genere per sbarcare il lunario (si fa per dire). Un film che ammorba lo spettatore e di cui davvero non se ne sentiva il bisogno e sinceramente non è sufficiente, stavolta, la professionalità tecnica della confezione e l’opulenza che testimonia, ancora una volta, la mancanza di idee di Hollywood. Noia, noia, noia è il suo motto!