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SPIDERMAN: UN EROE 'NECESSARIO'
(Spiderman 2; Usa 2004; Azione-Avventura, 127'; Produz.: Columbia Pictures presenta una produzione Marvel Studios/Laura Ziskin; Distribuz.: Sony Pictures Releasing Italia)
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Titolo in italiano: Spiderman 2
Titolo in lingua originale:
Spiderman 2
Anno di produzione:
2004
Anno di uscita:
2004
Regia: Sam Raimi
Sceneggiatura:
Alfred Gough, Miles Millar, Michael Chabon, Alvin Sargent
Soggetto: Dal fumetto di Stan Lee e Steve Ditko (Marvel Comics)
Cast: Tobey Maguire (Peter Parker/Spiderman ) Kirsten Dunst (Mary Jane Watson ) James Franco, (Harry Osborn ) Alfred Molina (Dottor Otto Octavius/Dottor Octopus Rosemary Harris) J.K. Simmons (J.Jonah Jameson) Donna Murphy, (Rosalie Octavius) Daniel Gillies (John Jameson) Dylan Baker (Dottor Curt Connors ) Bill Nunn (Robbie Robertson ) Vanessa Ferlito (Louise ) Elizabeth Banks (Betty Brant ) Ted Raimi (Hoffman ) Cliff Robertson (Ben Parker ) Willem Dafoe (Norman Osborn/Green Goblin.)
Musica: Danny Elfman
Costumi: James Acheson, Gary Jones
Scenografia: Neil Spisak
Fotografia: Anette Haellmigk, Bill Pope
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
Peter Parker non si sente soddisfatto di sè, dopo anni in cui ha combattuto il crimine sotto le spoglie di Spiderman, la sua vita ha cominciato a prendere una piega fortemente combattuta. La ragazza di cui è innamorato si fidanza con un altro, e durante il suo lavoro al Daily Bug si rende conto come giorno dopo giorno il profilo di Spiderman sia tracciato sempre più come quello di un criminale.
Peter pensa che sia venuto il momento, nonostante tutti i suoi sforzi, di abbandonare quel ruolo; in gioco la possibilità di una vita normale, senza compromessi e sotterfugi.
Ma quando in seguito ad un esperimento il famoso Dottor Octavius si trasforma nel malvagio Doc Ock, Peter si rende conto che qualcuno di importante ha ancora bisogno di lui….
Commento critico (a cura di ENRICA MANES)
... Perchè in un mondo come il nostro c’è davvero bisogno di un eroe autentico che indichi la strada, che “ci faccia stare fermi sotto la pioggia per ore ad attendere†la sua sagoma proiettata all’orizzonte, di qualcuno che “dia la forza per resistere, anche solo un attimo di piùâ€
Per tutti quelli che credono ancora che dietro alle storie di fumetto ci siano solo pretesti per un intrattenimento temporaneo, da bambini. Questo film dà lezione. Morale, di vita. Perché tutti abbiamo bisogno di eroi, e perché essere eroe è difficile.
Perfetto connubio tra cinema e fumetto, tecnologia e tradizione, questo Spiderman ha il pregio di riportare antichi valori in un mondo moderno che dimentica con facilità . Dell’eroe classico c’è la prova, di una svolta che il destino ha operato nella vita e che ha trasformato il “qualunque†in eroe. E delle paure di un’epoca, i grattacieli di una New York dove |
il pericolo è uno scienziato che si è fatto prendere la mano. Peter Parker, eroe moderno sofferente come l’antico, porta il suo dono come un “marchioâ€, una maschera che lo allontana dalla realtà che vorrebbe vivere. E quante vicissitudini ha passato quel costume! Questo film ha tutto. Dalla scena topica della folle corsa di un treno fuori controllo con decine di passeggeri a bordo e combattimento feroce sul tetto, al tema tutto esistenziale della tentazione di lasciare un compito difficile, che fa soffrire, e la volontà di tornare e combattere. E la crisi del protagonista non è solo quella di un ragazzo, ma di un eroe tale per scelta. Una scelta che tutti noi siamo portati a fare e che tanti non capiscono. O non vogliono capire. Capire un eroe è difficile; difficile come accettare la verità .
Ma è l’ingenua bontà di una promessa di bambino che fa dell’eroe un uomo, |
anche senza costume, quel “non lo diremo a nessunoâ€, quando il volto si scopre senza veli, che diventa presa di coscienza. E nuovo coraggio per Peter che ora è eroe anche dentro, eroe vero nell’affrontare il pericolo, ma anche la scelte di vita e l’amore. Perché “non si può vivere solo una parte di noi stessiâ€. Una saggezza antica che parla un codice moderno, attraverso le rapidissime carrellate che guidano lo spettatore per le vie della Grande Mela, salendo le pareti dei grattacieli luccicanti e appendendo il fiato a un filo sottile di ragnatela.
Vorticoso il muoversi della visuale attorno al protagonista, a indicarne emozioni e insicurezze; folli le corse in motorino nella giornata “nera†di apertura.
Un film che non scade nella banalità nemmeno nel finale, quando la scelta di Mary Jane segna la svolta, né nel trattare il tema del “cattivoâ€.
Un potere da tenere nelle proprie mani fa di |
Octavius un mostro e una vendetta da covare in silenzio per anni trasforma in Goblin un ragazzo e pone le premesse di un sequel avvincente.
Mai scontate nemmeno le parole della zia May, nel suo catalogo dei valori, perchè in un mondo come il nostro c’è davvero bisogno di un eroe autentico che indichi la strada, che “ci faccia stare fermi sotto la pioggia per ore ad attendere†la sua sagoma proiettata all’orizzonte, di qualcuno che “dia la forza per resistere, anche solo un attimo di piùâ€.
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