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VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA IN 3D - IL PRIMO FILM NARRATIVO A SFRUTTARE IL 'FUSION SYSTEM', UN'ATTREZZATURA CON 2 CINEPRESE 3D AD ALTA RISOLUZIONE MONTATE UNA VICINO ALL'ALTRA PER SIMULARE L'OCCHIO DESTRO E SINISTRO DELLO SPETTATORE
"Gli ambienti descritti da Jules Verne sono già sufficienti per creare un'esperienza coinvolgente. Girare il film in 3D era perfetto per dar vita a questo senso di meraviglia e di avventura. Avendo una grande esperienza con i film in 3D per i parchi tematici ed una storia anche più lunga nel mondo degli effetti visivi, mi sentivo molto a mio agio a girare questo lungometraggio completamente in 3D."
Il regista ERIC BREVIG
“Ritengo che certe storie siano senza tempo e il racconto di tre esploratori improbabili che si aiutano in questo viaggio apparentemente impossibile è l'esempio giusto. L'idea che si possa realizzare quello che altri sognano soltanto è un concetto si cui si è scritto molto ed in fondo è un'idea con cui l'umanità si misura sin dagli albori della civiltà â€.
La produttrice CHARLOTTE HUGGINS
(Journey to the Center of the Earth 3D USA 2008; Avventura SciFi; 92'; Produz.: Walden Media/New Line Cinema; Distribuz.: 01 Distribution)
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Titolo in italiano: Viaggio al centro della terra 3D
Titolo in lingua originale:
Journey to the Center of the Earth 3D
Anno di produzione:
2008
Anno di uscita:
2009
Regia: Eric Brevig
Sceneggiatura:
Michael Weiss, Jennifer Falckett e Mark Levin
Soggetto: Dal romanzo Viaggio al centro della terra di Jules Verne
Cast: Brendan Fraser (Trevor) Josh Hutcherson (Sean) Anita Briem (Hannah) Giancarlo Caltabiano (Leonard) Kaniehtiio Horn (Ragazza Gum-Chewing) Garth Gilker (Haraldur Olafsson)
Musica: Andrew Lockington
Costumi: Mario Davignon
Scenografia: David Sandefur
Fotografia: Chuck Shuman
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
Trevor è un geologo che, insieme a suo figlio Sean, scopre un messaggio segreto in un antico manufatto, il volume originale di Viaggio al centro della terra di Jules Verne: cercando di risolvere l'enigma nascosto, i due intraprenderanno un fantastico viaggio che li condurrà fino al centro della terra in cui dovranno affrontare situazioni e creature mai viste prime.
Commento critico (a cura di PAOLO LOMBARDI)
DA CARROZZA A ZUCCA: IL FILM SENZA IL 3D SI FA ‘CENERENTOLO’ PRIMA MANIERA
Dopo aver visto il film si comprende bene il motivo dell’omissione del 3D nel titolo e dunque nella locandina italiani. Se controllate sul sito 01 Distribution (www.01distribution.it) dove si segnalano le rarissime sale adibite alla proiezione in 3D, rare come le lucciole in inverno, considerato che neppure Roma, la nostra beneamata capitale, può permettersi tanto, potete rendervi conto da soli. Come dire, una tecnica davvero avveniristico-fantascientifica, tant’è che è quasi impossibile vederla, almeno in Italia! Una grande innovazione che, al momento, ahimé, sembra destinata a rimanere sulla carta ancora per parecchio tempo.
Perché questo preambolo venato di una nota polemica? Perché purtroppo questa versione contemporanea del Viaggio al centro della terra di Eric Brevig è stata confezionata avendo in testa con priorità assoluta, il risultato ad effetto 3D. E, vedendo il film obbligatoriamente secondo la visione tradizionale, guardando |
alla selezionatissima gamma di scelte di visualizzazione, giocate sul contrasto tra campi lunghissimi e ravvicinati in primissimi piani, lo scorcio delle rocambolesche avventure, ma non solo, si riesce ad intuire e ad immaginare abbastanza agevolmente quello che avrebbe potuto essere lo stesso film secondo la visione tridimensionale, per il quale è stato confezionato. Forse negli States i ‘theatres’ saranno senz’altro in condizioni diverse da quel che si verifica in Italia, ma tolta questa fondamentale opzione, storia e film si riducono al nulla. Intendiamo dire che senza il 3D Viaggio al centro della terra si trasforma da carrozza in zucca: una piccola avventura fantasy per ragazzi là dove le rocambolesche avventure razziano peraltro idee e soluzioni qua e là tra i blockbusters più gettonati: da Indiana Jones a Jurassic Park, tanto per citare solo qualche esempio tra i più notabili.
C’è poi questa atmosfera virata sulla ‘farsa’ che si direbbe snaturare |
lo spirito originale di Jules Verne, per il quale l’avventura ‘avveniristico-fantascientifica’ era tutt’altro che motivo di comicità . Si salvano gli scenari paesistici che, di passo in passo portano i nostri protagonisti, nel cuore della Terra per trovare ‘un mondo nel mondo’.
Possiamo ben immaginarci che cosa devono essere in 3D quegli scorci ‘paradisiaci’ o anche solo, ad esempio, quel sentiero sospeso fatto di rocce magnetiche! Peccato che possiamo solo immaginarlo. Un’occasione desolatamente sprecata! Speriamo meglio per il futuro.
Solo un appunto a conclusione di queste amare note: a George Lucas, notoriamente fanatico e grande professionista di effetti speciali, non han mai fatto difetto ricchezza e spessore di contenuti, a tutto lustro di storia e sceneggiatura.
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Commenti del regista
Il regista ERIC BREVIG: "Quando si crea una storia fantasy, si prende la verità e ci si gioca. Abbiamo iniziato con i disegni preliminari, che sono stati il punto di riferimento per le scenografie, gli effetti visivi e la direzione della fotografia. L'aspetto finale nel film è il prodotto di una collaborazione strettissima tra quasi 200 artisti".
Altre voci dal set:
Il produttore BEAU FLYNN: “Il nostro compito come realizzatori è di trasportare il pubblico in un altro mondo. Vogliamo che gli spettatori si perdano nell'avventura. Inoltre, era importante per noi catturare un tono giusto per il film, in cui i personaggi sono decisamente reali ed accessibili, ma la storia non si prende mai troppo sul serioâ€.
Links:
Galleria Fotografica:
1
Journey... Versione originale.mov
Viaggio al centro della terra in 3D.mov
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