|
COVER BOY - L'ULTIMA RIVOLUZIONE: L'OMAGGIO MADE IN ITALY A TUTTI GLI ESCLUSI DALLA SOCIETA' DEI CONSUMI
"Io penso che il cinema debba avere anche una funzione sociale. La storia di Ioan e Michele vuole essere un ritratto degli esclusi dalla società dei consumi, in una Europa dove si moltiplicano i profitti e si alza sempre di più la soglia della povertà . Due persone che vivono con il sogno di una vita normale. Per Michele, precario, conquistare un lavoro è una guerra, il lavoro è la sola chiave che può farlo entrare nella fortezza dei 'normali'. Perchè non lavorare, significa essere esclusi e non poter amare. Così come è escluso Ioan, il ragazzo straniero, rumeno, che fa parte di quella schiera di erranti che si domandano: dove potrò dire sono a casa".
Il regista Carmine Amoroso
(Cover Boy - L'ultima rivoluzione, ITALIA 2006; drammatico; 97'; produz.: Augusto Allegra, Giuliano GAmba, Arturo Paglia; Distribuz.: Istituto Luce)
|
Titolo in italiano: Cover Boy - L'ultima rivoluzione
Titolo in lingua originale:
Cover Boy - L'ultima rivoluzione
Anno di produzione:
2006
Anno di uscita:
2006
Regia: Carmine Amoroso
Sceneggiatura:
Carmine Amoroso, Filippo Ascione
Soggetto: Carmine Amoroso
Cast: Eduard Gabia (Ioan) Luca Lionello (Michele) Chiara Caselli (Laura) Gabriel Spahiu (Florin) Luciana Littizzetto (padrona di casa)
Musica: Marco Falagiani Okapi
Costumi: Alessandro Bentivegna
Fotografia: Paolo Ferrari
Scheda film aggiornata al:
15 Marzo 2019
|
Sinossi:
Cover-boy racconta l’amicizia fra Ioan (Eduard Gabia) e Michele (Luca Lionello) l’uno rumeno e l’altro italiano. Due mondi che casualmente s’incontrano: l’esperienza di chi, figlio della rivoluzione post comunista, è fuggito dal proprio paese alla ricerca di un futuro migliore e l’esperienza di chi, precario, vive la crisi del lavoro occidentale. Come sfondo al rapporto fra il semplice ragazzo rumeno e il solitario ragazzo italiano, un occidente travagliato da una parte dal crollo dell’ideologia comunista e dall’altra dal mito di un capitalismo che ha assunto sempre più, come criterio vitale, la competitività e l’inasprimento della disuguaglianza sociale. Il film racconta della loro vita in comune ai margini della città , vessati da una padrona di casa (Luciana Littizzetto) e mostra come sia possibile opporre, alla ferocia dello scontro quotidiano per la sopravvivenza, il vincolo di una vera amicizia. L’incontro di Ioan con una famosa fotografa (Chiara Caselli), e il suo scambiare per amore un sentimento utilitaristico, servirà a rinsaldare ancor più l’unione con Michele e a guidarlo verso la meta finale del suo viaggio.
Commento critico (a cura di CATERINA D'AMBROSIO)
Ha il sapore dolce-amaro di un film alla Ken Loach il “Cover Boy†di Carmine Amoroso. Già regista di Come mi vuoi, storia d’amore di un transessuale per un poliziotto suo ex compagno di scuola con la coppia Cassel-Bellucci, Cover boy raccoglie il testimone della denuncia sociale. Ioan (l’esordiente Eduard Gabia) è un ragazzo rumeno fuggito dalla rivoluzione nel suo paese e alla ricerca di una lavoro nel più fortunato Occidente. Michele (Luca Lionello, che attore!) è invece un uomo che passata la quarantina perde il posto di inserviente alla Stazione Termini e, piuttosto che affrontare l’onta di essere un disoccupato, finge di continuare a lavorare. I due si incontrano proprio alla stazione e il giovane rumeno affitta una stanza in casa di Michele. Tutto sembra procedere, tra mille difficoltà quotidiane e il sogno di aprire un’attività tutta loro. Almeno fino a quando Ioan non viene immortalato da una fotografa |
che lo lancia nel ‘dorato’ mondo della pubblicità , rendendolo appunto un ragazzo copertina. La precarietà del lavoro, il fuoco fatuo delle illusioni, l’ipocrisia di una società che – se diverso dagli altri - ti condanna ai margini si rincorrono nel secondo lungometraggio di Amoroso provocando e suscitando discussione. Sceneggiatore di Monicelli in Parenti Serpenti, il regista abruzzese guida i suoi attori in un dedalo fatto di emozioni, lirismo e una grande forza poetica. L’incontro tra i due ragazzi è l’incontro tra culture, generazioni ed esistenze dolenti. “Si può essere stranieri in patria se non hai un lavoro†ha detto l’attore Luca Lionello “perché se a un uomo togli il lavoro lo privi del senso stesso della vitaâ€. Perché la mancanza di lavoro non ha cittadinanza: ci si sente stranieri ovunque si è: anche a casa propria. Un parto difficile quello di Cover Boy, girato in economia a causa dei tagli |
del 75% (!) ai finanziamenti statali previsti ma che – forse anche per il low budget- ha saputo utilizzare al meglio il sistema della ripresa digitale (HDV) dando maggiore densità e verità alla storia. Una storia fatta di immigrazione, precarietà , disoccupazione tutti ‘parenti serpenti’ della stessa cosa: il crollo delle ideologie, di qualsiasi colore esse siano. Il film, che annovera nel cast anche Chiara Caselli e Luciana Littizzetto, ha già ricevuto numerosi riconoscimenti e ha partecipato ad oltre 40 festival internazionali ma ciò non è bastato agli esercenti che hanno costretto l’Istituto Luce a distribuirlo in sole 10 sale, nonostante che la pellicola sia in circolazione già dal 2006. Da vedere assolutamente (a patto che riusciate a trovare la sala). Una perla in mezzo a tanti film inutili.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Links:
Galleria Fotografica:
1
<- torna alla pagina Movies & DVD
|
|
|