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'MY BLUEBERRY NIGHTS/UN BACIO ROMANTICO': UNA STORIA D'AMORE 'ON THE ROAD' PER IL PRIMO FILM AMERICANO DI WONG KAR WAI
Dal 60. Festival del Cinema di Cannes
"A volte ci può essere poca distanza fisica tra due persone, ma la distanza emotiva può essere enorme. 'My Blueberry Nights' parla di queste distanze, analizzandole da punti di vista diversi. Ho voluto esplorare queste distese, sia in senso figurato che in senso letterale, e la strada che bisogna percorrere per venirne a capo".
Il regista Wong Kar Wai
(My Blueberry Nights FRANCIA/CINA/HONG KONG 2007; Drammatico-romantico; 111'; Produz.: Block 2 Pictures/Jet Tone Production/Lou Yi Ltd./Studio Canal; Distribuz.: BIM)
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Titolo in italiano: Un bacio romantico
Titolo in lingua originale:
My Blueberry Nights
Anno di produzione:
2007
Anno di uscita:
2007
Regia: Wong Kar Wai
Sceneggiatura:
Wong Kar Wai e Lawrence Block
Soggetto: Wong Kar Wai
Cast: Norah Jones (Elizabeth) Jude Law (Jeremy) David Strathairn (Arnie) Rachel Weisz (Sue Lynne) Natalie Portman (Lesile) Chan Marshall (Katya)
Musica: Ry Cooder
Costumi: William Chang Suk Ping Globerson
Scenografia: William Chang Suk Ping
Fotografia: Darius Khondji (ASC, AFC)
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
Nel suo primo film in lingua inglese, l’acclamato regista Wong Kar Wai percorre il viaggio emotivo che dalla sofferenza approda ad un nuovo inizio di vita amorosa.
Dopo la dolorosa rottura di una relazione, Elizabeth (la cantante Norah Jones al debutto cinematografico) parte per un viaggio attraverso l’America. Si lascia alle spalle un bagaglio di ricordi, un sogno e un nuovo amico (il proprietario di un caffè interpretato da Jude Law) e va in cerca di una cura per il suo cuore spezzato. Durante il viaggio, Elizabeth lavora come cameriera e fa amicizia con diversi clienti - fra i quali un poliziotto tormentato (David Strathairn) e sua moglie che l’ha lasciato (Rachel Weisz), e una sfortunata giocatrice d’azzardo (Natalie Portman) con un grosso debito da saldare. Attraverso questi nuovi incontri Elizabeth arriva a conoscere i veri abissi della solitudine e dell’infelicità umana e capisce che il viaggio rappresenta solo l’inizio di una completa esplorazione del proprio io.
Dal >Press-Book< di Un bacio romantico
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
FLASH MOVIE:
Con My Blueberry Nights (Un bacio romantico) il regista Wong Kar Wai (Angeli perduti, Happy Together, Premio per la ‘Miglior Regia’ al Festival di Cannes del 1997, La mano, episodio di Eros, trilogia con Michelangelo Antonioni e Steven Soderbergh) offre allo spettatore una straordinaria ‘confezione’ che si apre ad un’umanità sofferta e affetta da solitudini di diversa estrazione, spinta dall’irrinunciabile bisogno, sentito come impellente necessità , di sfuggire all’isolamento fisico e psicologico. Straordinaria per la sua intima natura, in un certo qual modo, ‘psichedelica’, là dove il percorso all’interno dei rispettivi labirinti introspettivi dei protagonisti è affidato per lo più ad un sapiente uso tecnico della macchina da presa. E’ così che Wong Kar Wai plasma gradatamente i suoi microcosmi umani, affidando la sceneggiatura a immagini e musica, prima ancora che alla voce fuori campo dei rispettivi protagonisti. Ed è così che riesce a dar vita ad un caleidoscopio di |
girandole emotive giocate sui vari ralenti, fermo immagine e dominanti cromatiche virate sullo sfocamento in rosso o blue, accompagnate dall’assenza di sonoro che lascia il passo ad una selezionatissima gamma di spartiti musicali. La dimensione ‘psichedelica’ che ne deriva diventa per il regista un diktat totalmente asservito all’efficace resa emotiva dei vari personaggi, indagati a fondo anche con primissimi piani, così come gli oggetti, portati anch’essi in questo modo agli onori del protagonismo sul filo di metafore delle soggettive mentali degli stessi personaggi, in relazione all’importanza che questi hanno per loro. Dimensione interattiva anche con lo spiccato simbolismo che innerva tutto il film: i mazzi di chiavi, con il loro potenziale di riaprire o chiudere definitivamente una porta sulle storie dei vari spaccati di umanità che si portano dietro, la torta di mirtilli di per sé ottima che però nessuno vuole, la scelta di attraversare la strada sulla base di |
chi c’è ad aspettarci sull’altro lato, e così via. E’ difatti con questo scenario che, in un dialogo sinergicamente intimista, interagiscono il barista Jeremy (Jude Law), la ragazza dal cuore infranto Elizabeth (la cantante e pianista Norah Jones al suo debutto cinematografico), il poliziotto alcolista Arnie (l’intensissimo David Strathairn di Good Night and Good Luck), la sua ex moglie Sue Lynne (l’avvenente Rachel Weisz) e la giocatrice d’azzardo incallita Leslie (una apparentemente gradassa quanto depressa Natalie Portman).
Una telecamera aperta su veri abissi di solitudini e infelicità umane da cui prende avvio un viaggio imprevisto, quello che ben presto rivelerà la sua intima natura catartica: proprio là , su una strada lastricata di incroci introspettivi con cui ci si ritrova casualmente ad interagire. E’ lì che si apre difatti il sentiero dell’esplorazione del proprio io individuale, quello che conduce verso una graduale crescita personale: l’inizio di una rinascita celebrato, con tocco |
inedito, con uno dei baci più romantici della storia del cinema.
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