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IL RITORNO DI MATT DAMON PER L'ULTIMATUM: 'BOURNE' STA TORNANDO A CASA... E SI RICORDA TUTTO
"Nei primi due film funzionavano bene le domande come motore della vicenda. 'Chi sono?' 'Chi ha ucciso la mia ragazza?' E le risposte che ottiene nei primi due film sono soddisfacenti ma non complete. Questo terzo film deve riguardare le risposte. Alla fine di questo film, dovrete capire come Jason Bourne è diventato Jason Bourne... Bourne è un vero uomo in un mondo reale impegnato in un'impresa mitica. La cosa stupenda è che si tratta di una storia di opposti. E' un killer o lo hanno reso un killer? E la sensazione che lo spettatore ha è che sia uno di noi in fuga da ‘loro’. Sta cercando di ottenere delle riposte, e non si fida di quelle persone. Sono tutti dei cattivi, e il sistema è corrotto. Raccontare tutto questo in maniera emozionante e in un ambiente contemporaneo è stato molto stimolante".
Il regista Paul Greengrass
(The Bourne Ultimatum USA 2007; Thriller di spionaggio; 111'; Produz.: Universal Pictures/Bourne Again/The Kennedy/Marshall Company/Ludlum Entertainment; Distribuz.: UIP)
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Titolo in italiano: The Bourne Ultimatum-Il ritorno dello sciacallo
Titolo in lingua originale:
The Bourne Ultimatum
Anno di produzione:
2007
Anno di uscita:
2007
Regia: Paul Greengrass
Sceneggiatura:
Tony Gilroy, Scott Z. Burns, George Nolfi
Soggetto: Storia basata sui classici del giallo di Robert Ludlum. Storia per il grande schermo di Tony Gilroy
Cast: Matt Damon (Jason Bourne) Julia Stiles (Agente Nicky Parsons) Joan Allen (Detective per gli affari interni della CIA Pamela Landy) David Strathairn (Noah Vosen) Scott Glenn (direttore della CIA Ezra Kramer) Paddy Considine (il giornalista inglese Simon Ross) Edgar Ramirez (Agente Paz) Albert Finney (Dottor Albert Hirsch)
Musica: John Powell
Costumi: Shay Cunliffe
Scenografia: Peter Wenham
Fotografia: Oliver Wood
Scheda film aggiornata al:
04 Marzo 2016
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Sinossi:
In The Bourne Identity (2002), cercava di scoprire chi fosse. In The Bourne Supremacy (2004) esigeva vendetta per quello che gli era stato fatto. Adesso, sta tornando a casa… e si ricorda tutto.
MATT DAMON ritorna nei panni dell'assassino addestrato Jason Bourne per la resa dei conti in The Bourne Ultimatum-Il ritorno dello sciacallo... Lo ritroviamo che non ha né un paese né un passato. Sottoposto ad un training brutale di cui non ha memoria da parte di persone che non può identificare, Bourne è stato trasformato in una sofisticata arma umana—per la CIA l'obbiettivo più impossibile da rintracciare. Da quando lo hanno ritrovato alla deriva nel Mar Mediterraneo a largo delle coste italiane diversi anni fa, si è imbarcato in un disperato viaggio alla ricerca della propria identità e di chi lo abbia addestrato ad uccidere.
Tuttavia, dopo l'assassinio della sua amante Marie da parte di un killer, tutto ciò che Bourne desiderava era vendicarsi. Una volta raggiunto il suo scopo, ciò che voleva era scomparire per sempre e dimenticare la vita che qualcuno gli aveva sottratto. Ma la prima pagina di un quotidiano londinese che pone degli interrogativi in merito alla sua esistenza pone fine a tale speranza e Bourne si trova ad essere nuovamente un bersaglio.
La Treadstone, l'operazione top-secret che ha creato questo super assassino, è ormai defunta. E' stata ricostituita come programma Blackbriar del Dipartimento della Difesa, con una nuova generazione di killer addestrati—nascosto alle ingerenze interne o estere—a disposizione del governo. Per loro Bourne è una minaccia difettosa da 30 milioni di dollari che deve essere eliminata una volta per tutte. Per lui, loro sono l'unico legame con una vita che ha tentato invano di dimenticare.
Bourne è alla fine della corsa. Questa volta a fermarlo non basteranno le vacue promesse dei suoi ex padroni nell'uccisione di coloro che lo inseguono senza tregua. Non avendo più nulla da perdere utilizzerà ogni sottile tecnica acquisita durante il suo addestramento e ogni tipo di istinto che ha affinato nel frattempo per perseguire i suoi creatori e porre fine al tutto.
La sua ricerca lo porterà da Mosca a Parigi e da Madrid a Londra e a Tangeri—sfuggendo, superando in astuzia e contromanovrando gli agenti del Blackbriar, gli agenti federali e la polizia locale minuto dopo minuto—in una disperata ricerca di risposte alle domande che lo tormentano. E il viaggio di Bourne alla fine lo porterà là dove tutto ha avuto inizio e dove tutto dovrà finire: le strade di New York.
Dal >Press-Book< di The Bourne Ultimatum-Il ritorno dello sciacallo
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
CHE COSA SUCCEDE QUANDO UN REGISTA DI INDISCUSSO TALENTO QUALE PAUL GREENGRASS E UN ATTORE DEL CALIBRO DI MATT DAMON UNISCONO LE LORO FORZE CALVALCANDO UN BLOCKBUSTER INVECE DI UN FILM, COSIDDETTO, D’AUTORE? IL RISULTATO NON E’ CERTO SENZA MACCHIA MA DI SICURO NON PERDE DI INTERESSE E L’OCCASIONE NON VIENE DEL TUTTO SPRECATA. COSI’ CI SEMBRA PER ‘THE BOURNE ULTIMATUM-IL RITORNO DELLO SCIACALLO’, ULTIMO ANELLO DELLA NOTA TRILOGIA DI ‘BOURNE’. SE LA PARTENZA E’ ALLA GRANDE E PROSEGUE PER LO PIU’ IN TUTTA LA PRIMA PARTE, CON UN RITMO MOZZAFIATO SCANDITO DA FRENETICO MONTAGGIO E DA MUSICHE SFERZANTI, E CON GLI ARTISTICI FOTOGRAMMI CHE RICREANO SUL GRANDE SCHERMO I FRAMMENTARI RICORDI DEL NOSTRO ANGOSCIATO PROTAGONISTA ALLA RICERCA DEI SUOI PERCHE’, LA BUCCIA DI BANANA DI MARCA HOLLYWOODIANA E’ LI’ AD ASPETTARLI DIETRO L’ANGOLO. COSI’ LO SPETTATORE ARRIVERA’ A CHIEDERSI: ‘QUALE SOPRANNATURALE POTERE AVRA’ ACQUISTATO IL NOSTRO BOURNE-DAMON PER |
SALTARE IN QUEL MODO DA UN PALAZZO ALL’ALTRO A DISTANZA NEPPURE TROPPO RAVVICINATA, E PER RIMANERE IMMANCABILMENTE ILLESO IN INCIDENTI DI NORMA MORTALI’? NEPPURE NELLE MIGLIORI ‘MISSIONS IMPOSSIBLE’ DI TOM CRUISE SI ARRIVAVA A TANTO! CHI E’ SENZA HOLLYWOOD SCAGLI LA PRIMA PIETRA
Due gambe incerte che fuggono da inseguitori presunti. Ecco il primo fotogramma di The Bourne Ultimatum-Il ritorno dello sciacallo che vede di nuovo Matt Damon nei panni di Jason Bourne, diretto, dopo The Bourne Supremacy (2004), dal regista di United 93 Paul Greengrass. Un fotogramma che sottoscrive il perno di tutta la pellicola, nonché lo stile impostato su un’azione immediata, frenetica e travolgente, complici montaggio e musiche. Un classico blockbuster cui d’altra parte la raffinata regia di Greengrass dota di una marcia in più. L’obiettivo è comunque puntato quasi in totale esclusiva su Jason Bourne, in fuga congiunta ad una cruciale ricerca personale sulla propria vera identità . E |
noi siamo con lui: chi c’è in realtà dietro l’identikit di cotanto implacabile killer reso invincibile da un nutrito carnet di ‘missions impossible’? Il nostro riferimento alle ‘missions impossible’ non è casuale, al contrario, del tutto intenzionale a sottoscrivere una sorta di feeling con l’altra trilogia blockbuster, appunto, di Mission Impossible, condotta sul grande schermo da Tom Cruise. Ma mentre il nostro Tom si lanciava in forsennate corse, complice la macchina da presa pronta a dilettarsi ritraendo i suoi lineamenti contratti negli incontenibili sforzi durante l’azione, qui Matt Damon, sempre all’altezza della situazione, si manifesta prioritariamente quale intensa icona introspettiva che avanza per lo più con calma relativamente raggelata nel tipico self control del serial killer professionista, salvo poi tradire improvvisi e momentaneamente incomprensibili cedimenti. Questo, d’altra parte, prima di lanciarsi anch’egli in mirabolanti, improbabili e surreali salti da una finestra all’altra, da un tetto ad un altro di esotici |
edifici a Tangeri, anche quando le distanze oggettivamente non lo consentirebbero affatto. Inoltre, la seconda parte insidia nello spettatore il forte dubbio che Jason Bourne possa essere di gomma, da come riesce a cavarsela in incidenti di norma mortali. Vengono in mente anche i tanti interscambiabili episodi di James Bond, avvicendatisi uno dietro l’altro in maniera per lo più vacua dopo l’epoca d’oro di Sean Connery. Ma questo è il solito hollywoodiano tranello in cui cadono volentieri anche registi di talento, convinti evidentemente che in un film d’azione come questo l’inverosimiglianza possa essere considerato un peccato ammissibile, che in qualche modo si sia disposti a perdonare in nome dello spettacolo in stile per così dire, ‘pirotecnico’. Stile che The Bourne Ultimatum-Il ritorno dello sciacallo, dall’indubbio ritmo mozzafiato, adotta pienamente. Ma sarebbe un fuorviante errore di fondo leggere l’intero film in questi termini: se queste nuances dominano senz’altro la seconda parte, |
la prima - forse la più interessante nell’insieme, fatta eccezione per qualche flessione esasperata sui tempi cinematografici sull’onda delle ricerche nella tipica ‘caccia del gatto al topo’- si articola spesso con i fantastici flashback di Bourne, ripetutamente aggredito da ricordi, per quanto estremamente frammentari. Ricordi che Greengrass ci porge in fotogrammi mossi, offuscati e patinati in una gamma coloristica quasi monocromatica, giocati su svariati effetti di macchina in movimento, ralenti e fermo immagine che arricchiscono di un fascino e di un’intensità particolari la dimensione angosciata del nostro protagonista. A tutto vantaggio dell’indubbio talento che sostiene la struttura del film, malgrado lo scivolone fumettistico di cui si è detto, c’è poi la sapiente gestione, nell’apparente disordine, di attente riprese dall’alto, alternate a generosi primissimi piani che, quando non gratuiti, non guastano mai.
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Commenti del regista
A proposito di MATT DAMON-Bourne:
"Matt è impeccabilmente accurato. C'è qualcosa in lui che fa capire al pubblico che è un personaggio positivo. E' uno straordinario interprete di ruoli oscuri. Il suo personaggio esprime questo desiderio di essere dalla parte dei giusti che arriva subito al pubblico, particolarmente ai giovani. Io e Matt condividiamo lo stesso atteggiamento istintivo nei confronti di Bourne, del film e della serie".
Riguardo agli spostamenti di Bourne nel mondo:
"Desideravo un paesaggio contemporaneo, e mi piaceva l'idea di unire Londra, Madrid e New York. Ci sono vari pezzi a Mosca ed una lunga sequenza a Tangeri. Tutti i film di Bourne non sono delle semplici ricerche, sono dei veri e propri viaggi".
Commenti dei protagonisti:
MATT DAMON (Jason Bourne) a proposito dell'amore perduto dal suo personaggio:
"Marie rappresentava il lato umano di Bourne. Ha un passato molto oscuro, nel quale ha fatto cose terribili e ne è consapevole. Marie lo aveva aiutato a comprendere alcuni dei gravi atti da lui compiuti e cosa significasse essere più umano. Scomparsa lei, lui non ha più nulla da perdere".
e, riguardo alla Tradstone, l'operazione top secret che lo reso assassino:
"La Treadstone rappresenta questo gruppo col quale lui non vuole avere mai più alcun tipo di contatto. Ha dato ai suoi membri un ultimatum alla fine di 'Identity'. Li combatterà con tutte le sue arti se se continueranno a seguirlo... (Ma...) Hanno imparato dai loro errori con gli agenti crollati per esaurimento nervoso, e così hanno migliorato l'addestramento e le modifiche comportamentali" (e al posto della Treadstone hanno creato la Blackbriar).
Altre voci dal set:
Il produttore FRANK MARSHALL:
"Matt ha tutto quello che Mr. Ludlum (autore di romanzi spionistici) ha messo nel suo personaggio. Per esempio, non sembra un assassino, sebbene sia stato addestrato allo scopo; è un nostro contemporaneo ed è capace di scivolare nel mondo in maniera invisibile. Questo è il personaggio che Ludlum ha creato... Gli elementi dei romanzi di Ludlum che ho sempre apprezzato erano i vari luoghi in cui si svolgevano. Abbiamo portato tali elementi nei film coinvolgendo il pubblico in un lungo viaggio e mostrandogli come sono nella realtà alcuni luoghi, e non solo dal punto di vista turistico".
Pressbook:
PRESSBOOK Completo in ITALIANO di THE BOURNE ULTIMATUM - IL RITORNO DELLO SCIACALLO
ENGLISH PRESSBOOK of THE BOURNE ULTIMATUM
Links:
Galleria Fotografica:
1
The Bourne Ultimatum.mov
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