L'ORCO PIU' AMATO TORNA ANCORA UNA VOLTA AL CINEMA E QUESTA VOLTA SARA' UNO SPETTACOLO DEGNO DI UN RE

La curiosita’ ci ha trascinati al cinema per questo “Shrek il terzo” perche’ il secondo della serie era molto piu’ divertente del primo e con il pensiero che “Non c’e’ due senza tre” chi avrebbe mai detto che questa volta “Shrek il terzo” sarebbe stato quasi un fiasco? A parte la sorprendente tecnica d’animazione; a parte il cast pieno di stelle del cinema che prestano le loro voci, la storia e’ lenta, senza entusiasmo e senza nuove idee. C’e’ la solita manciata di battute “sporche” – perfette per essere raccontate in bagno dato l’argomento – tanto per strappare un paio di risate al pubblico. [Purtroppo qui il mio giudizio critico si limita all’edizione in originale, e di questo mi scuso con i lettori] Nella versione originale l’attore che da la voce a Shrek (Mike Myers) e’ decisamente pronto per sfida e questa volta viene affiancato da un nuovo compagno, nuovo

nel prestare la voce, ossia Justin Timberlake (ex membro del gruppo ‘N Sync). Timberlake e’ sorprendentemente bravo in questa nuova avventura. Continua la tradizione iniziata dai primi due film della serie e cosi “Shrek il terzo” contiene molti riferimenti alla cultura popolare, storia, fiabe e leggende che riescono ad essere divertenti se riuscite a capirli tutti; riesce persino a introdurre un accenno a due film dell’orrore (“L’esorcista” e “Rosemary’s Baby – nastro rosso a New York”) in un colpo solo. Considerando l’eccezionale cast delle voci, la stupefacente animazione possiamo sedere per un’ora e mezza a guardare questa storia abbastanza noiosa.