PROSEGUE LA FESTA DEL CINEMA ALL'ARSENALE DI PISA. Fino a Giovedì 16 Maggio 2013
Oltre all'ingresso ridotto (3E.), vi attendono una mostra di manifesti e locandine (50 titoli), la Retrospettiva di Olivier Assays e un gadget.
13/05/2013
- Prosegue fino a giovedi la Festa del Cinema: all'Arsenale oltre all'ingresso ridotto (3,00) potete trovare i corti dell'ultima edizione dei Raccorti sociali (in collaborazione con Cesvot), il Cinema si Mostra ovvero esposizione di manifesti e locandine (ben 50 titoli) di film che parlano di film e un gadget originale!
La retrospettiva di Olivier Assayas vede due titoli molto diversi tra loro: Clean, una vita da ricostruire momento per momento interpretato dalla musa di Assayas, Maggie Cheung, e un film nel film, dove Assayas fa i conti con la sua storia e la sua idea di cinema, Irma Vep, con Jean Pierre Leaud.
Ancora una versione originale con i sottotitoli, un film sceneggiato dai Coen e magistralmente interpretato da Colin Firth e Cameron Diaz, Gambit, remake del film con Michael Caine del 1966.
E a proposito di remake, per La storia del Cinema al Cinema, da non perdere Scarface, l'originale del 1932 di Howard Hawks, un capolavoro del gangster movie anni '30 con degli interpreti indimenticabili come Paul Muni e Boris Karloff
Clean
Si può costruire un film interamente su un’attrice, inventando un personaggio multiforme e intrigante, a cavallo di tre culture diverse? Si può, se l’attrice è Maggie Cheung, è multiforme e intrigante e si colloca a cavallo di tre culture diverse: cinese d’origine, francese di adozione, nordamericana per lavoro. Il film è Clean , ambientato dal regista Olivier Assayas tra Parigi, Vancouver, San Francisco e Londra con una protagonista che parla in mandarino, inglese e francese: è una donna dalla vita ”maledetta” e, dopo la morte del compagno per overdose, fa di tutto per tornare ”clean”, pulita, e recuperare così l’affetto del suo bambino affidato al nonno, un formidabile Nick Nolte. (Gloria Satta, il Messaggero 6/04/2005)
Irma Vep
Girato in Super16, camera a mano, in quattro settimane, è un film sul cinema che trabocca di amore competente per la cinefilia del muto, il cinema d'azione (Hong Kong/Hollywood) e il cinema europeo d'autore in un frenetico andirivieni di scambi tra realtà e finzione, cinema e vita, il reale e il possibile. (il Morandini, Dizionario dei Film)
Gambit
"Il remake di 'Gambit' firmato alla sceneggiatura dai fratelli Coen farà storcere il naso a qualche purista snob ma in realtà è nettamente superiore rispetto all'originale del 1966 di Ronald Neame con la coppia Michael Caine-McLaine (...) Titoli di testa animati alla 'Pantera rosa', tipica passione coeniana per nomi impronunciabili (la Diaz si chiama RI Puznowski) e Firth che gira in mutande al Savoy di Londra per mezzo film senza perdere un briciolo del suo irresistibile aplomb. Sarà forse più rozzo (c'è una gag con peto ma è degna di quelle sublimi di 'Ted') del 'Gambit' di Neame e non raggiungerà le vette de 'Il pesce di nome Wanda' per quanto riguarda la guerra dei sessi Usa-Gran Bretagna, ma questo è cinema popolare autenticamente, e dannatamente, divertente". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 21 Febbraio 2012)
Scarface
La storia di Scarface s’ispira alla biografia di Al Capone: a Chicago, in pieno proibizionismo, le bande di gangsters e bootleggers si decimano a vicenda. Scarface si libera del suo capo, diventa ricchissimo e potentissimo, liquida anche il suo luogotenente credendolo autore d’una violenza ai danni della sorella, e finalmente cade crivellato dai colpi della polizia. Il capolavoro di Howard Hawks e del cinema gangster. Il film fu realizzato con un’asciuttezza di linguaggio e un’essenzialità di particolari non ritrovabile in altri esemplari, anche famosi, del genere. (Gian Piero Dell'Acqua)
LA REDAZIONE
Nota: Si ringrazia il Cineclub Arsenale di Pisa.
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