67. Mostra del Cinema di Venezia (1-11 Settembre 2010) - NUOVI VENTI INVESTONO LA LAGUNA (A cura dell'inviata SONIA CINCINELLI)
Oggi, 29 Luglio è stato presentato a Roma il programma della Mostra del Cinema di Venezia, 'svecchiata' dall'introduzione di alcune novità.
29/07/2010
- Roma, 29 Luglio 2010 - Il 29 luglio è stato presentato a Roma il programma della mostra del cinema di Venezia, che si svolgerà dal 1° all’11 settembre al Lido di Venezia. Presentata dal direttore Marco Muller e dal presidente della Biennale Paolo Baratta, quest’anno la mostra è stata “svecchiata” da un programma ricco di novità, tra queste aumentano le proiezioni dei film asiatici, grazie ad una collaborazione del Festival con il Far East Film Festival di Udine.
Il ministro Bondi probabilmente sarà uno dei grandi assenti in Laguna, mentre Tarantino sarà il presidente della giuria. Tra i giurati spiccano GABRIELE SALVATORES e LUCA GUADAGNINO. Nella gara internazionale sono presenti i film:LA PASSIONE di CARLO MAZZACURATI, NOI CREDEVAMO di Mario Martone, LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI di Saverio Costanzo e LA PECORA NERA atteso esordio di Ascanio Celestini.
Sono ufficialmente cinque, invece, i film Usa in concorso: oltre all’annunciata pellicola d’apertura, BLACK SWAN, del regista DARREN ARONOFSKY ( già Leone d'oro alla 65. Mostra nel 2008 per THE WRESTLER), si fronteggieranno anche SOMEWHERE di SOFIA COPPOLA, PROMISES WRITTEN IN WATER di Vincent Gallo, ROAD TO NOWHERE di Monte Hellman e MEEK'S CUTOFF di Kelly Reichardt.
Al grande JOHN WOO va il meritato Leone d’Oro alla carriera, in quanto uno tra i maggiori innovatori del linguaggio cinematografico contemporaneo, che è riuscito a sposare in modo sublime le visioni orientali con quelle occidentali. Madrina delle cerimonie di apertura e chiusura è Isabella Ragonese applaudita di recente alla Mostra, nel film rivelazione di Controcampo italiano 2009, Dieci inverni del giovane Valerio Mieli.
Marco Muller ha dichiarato: “Al di là delle scelte che tutti si aspettano, come sempre abbastanza pilotate da Rai Cinema e Medusa, abbiamo voluto portare una ventata nuova al Festival, che non vuole essere schizzofrenico, ma con la presenza di cineasti che hanno saputo dare una loro personale impronta anche nel cinema commerciale e di serie. Una mostra che non può che essere in presa diretta e al passo con lo spirito del tempo. Un cinema perlopiù fatto dalla generazione dei quarantenni, quindi giovane e di questo ne siamo fieri”
Sarà la regista Roberta Torre ad aprire la sezione Controcampo italiano con I baci mai dati, la giuria di questa sezione giudicherà le opere di lungometraggio, al massimo sette tra fiction e non fiction, tutte in prima mondiale, ed è composta dal presidente Valerio Mastandrea, vincitore quest’anno del David di Donatello come miglior attore per La prima cosa bella di Paolo Virzì. La giuria annovera anche la regista rivelazione Susanna Nicchiarelli, vincitrice della prima edizione della sezione nel 2009 con Cosmonauta, pluripremiata opera prima e infine dal critico cinematografico Dario Edoardo Viganò.
Sarà proiettato in prima mondiale al Festival Vittorio racconta Gassman, Una vita da Mattatore, il film su Vittorio Gassman, a dieci anni dalla morte, una “confessione” ricchissima d’inediti, realizzato da Giancarlo Scarchilli con la collaborazione di Alessandro Gassman. Grande attenzione sarà data anche ai film spagnoli, una cinematografia in espansione, e non eccessivamente a quelli sud americani.
La sezione Orizzonti, che ha subito maggiori cambiamenti, quest’anno è rivolta al cinema di ricerca, in cui trova collocazione anche il documentario Un anno dopo – Progetto Memory Hunters di Carlo Liberatore, Matteo Di Bernardino, Antonio Iacobone, Stefano Ianni, Marco Castellani e altri, sul terremoto aquilano. Opera supervisionata da Gianfranco Rosi e Stephen Natanson, del progetto Memory Hunters (cacciatori di memoria) realizzato con la collaborazione degli studenti del III anno dell’Accademia dell’Immagine dell'Aquila.
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